Joe fa strada sulla veranda del motel, suonando il campanello. Dietro di lui Jerry viene sorretto in stato di semi incoscienza da Greg e Rudy, sotto lo sguardo apprensivo di Lina.
La signora Sterling apre la porta esibendo un caldo sorriso. Joe entra, seguito dai compagni.
- Oh, poveretto! - esclama la vecchietta, notando il pallore mortale di Jerry - Sembra molto stanco.
- No signora, non è stanco, ha solo esagerato con il whiskey! - risponde prontamente Joe, anticipando le preoccupazioni dei compagni - Nulla che una buona dormita non possa rimediare. Adesso lo portiamo in stanza...
- Vi ho assegnato le stanze più vicine alla reception, sono le prime che danno sui corridoi al lato del bancone. Ecco queste... - dice la Sterling, estraendo da una credenzina una vecchia planimetria del motel, usata in passato per indicare le uscite di emergenza. Il suo dito scorre sulle sei stanze, numerate dalla 312 alla 314, dalla 317 alla 319.
- Sono ancora un po' freddine, ma si scalderanno presto, non temete - dice la signora con fare rassicurante - Nel frattempo vi ho scaldato la cena.
Il rumore delle posate accompagna una cena silenziosa e carica di preoccupazioni, dettata più dalla necessità di nutrirsi che dalla fame. Tensione che contrasta duramente con l'atmosfera natalizia della stanza e con le continue premure della signora Sterling.
- Funziona quella radio? - chiede Yuri senza preamboli, spezzando il silenzio. Il russo ha puntato il suo sguardo su una vecchia radiolona a valvole impolverata, abbandonata in cima allo scaffale dei tabacchi dietro il banco di ricevimento.
La signora rimane un attimo spaesata per la domanda improvvisa, poi fa un gran sorriso: - No, caro, purtroppo no. E' un peccato perché mi teneva una gran compagnia. Si è rotta proprio poco tempo fa, e sto aspettando che Trevor me ne porti una nuova.
- Trevor? - chiede Madronich, prima che Joe lo possa intercettare per impedirgli di porre la domanda. Maledetti lui e Greg quando non si sono soffermati sul raccontare ai compagni chi è Trevor...
- Sì, il mio caro nipote! Che sbadata, non ve ne ho mai parlato? O forse sì? E' lui che mi aiuta tanto... bla, bla, bla... - la voce della vecchietta diventa un suono monotono e ripetitivo nella testa di Yuri, come quello dei floppy disk in lettura. E come con i floppy disk, ci vuole pazienza prima di estrarli, e attendere che finiscano.
- ...bla, bla, bla ... non verrà prima di capodanno, col tempaccio che c'è. E poi, anche lui caro figliolo vorrà passare le feste con i suoi a Rockford e non con una povera vecchia rimbambita!
Yuri coglie prontamente l'occasione di una pausa nel discorso della Sterling: - Posso ripararla. La radio. In stanza, però.
- Davvero? Che bravo ragazzo! - esclama la signora - Ma certo fai pure! Portala nella tua camera, così stai comodo. Bene, ora si è fatto tardi, sarete stanchi. Lasciate pure, ci penso io a sparecchiare e lavare le stoviglie.
La signora Sterling raccoglie i piatti, e col suo piatto strascicato si avvia verso la porta alla destra del banco, verso le sue stanze, mentre canticchia a labbra strette il "White Christmas".

1.18 - WHITE CHRISTMAS

Joe fa strada sulla veranda del motel, suonando il campanello. Dietro di lui Jerry viene sorretto in stato di semi incoscienza da Greg e Rudy, sotto lo sguardo apprensivo di Lina.
La signora Sterling apre la porta esibendo un caldo sorriso. Joe entra, seguito dai compagni.
- Oh, poveretto! - esclama la vecchietta, notando il pallore mortale di Jerry - Sembra molto stanco.
- No signora, non è stanco, ha solo esagerato con il whiskey! - risponde prontamente Joe, anticipando le preoccupazioni dei compagni - Nulla che una buona dormita non possa rimediare. Adesso lo portiamo in stanza...
- Vi ho assegnato le stanze più vicine alla reception, sono le prime che danno sui corridoi al lato del bancone. Ecco queste... - dice la Sterling, estraendo da una credenzina una vecchia planimetria del motel, usata in passato per indicare le uscite di emergenza. Il suo dito scorre sulle sei stanze, numerate dalla 312 alla 314, dalla 317 alla 319.
- Sono ancora un po' freddine, ma si scalderanno presto, non temete - dice la signora con fare rassicurante - Nel frattempo vi ho scaldato la cena.
Il rumore delle posate accompagna una cena silenziosa e carica di preoccupazioni, dettata più dalla necessità di nutrirsi che dalla fame. Tensione che contrasta duramente con l'atmosfera natalizia della stanza e con le continue premure della signora Sterling.
- Funziona quella radio? - chiede Yuri senza preamboli, spezzando il silenzio. Il russo ha puntato il suo sguardo su una vecchia radiolona a valvole impolverata, abbandonata in cima allo scaffale dei tabacchi dietro il banco di ricevimento.
La signora rimane un attimo spaesata per la domanda improvvisa, poi fa un gran sorriso: - No, caro, purtroppo no. E' un peccato perché mi teneva una gran compagnia. Si è rotta proprio poco tempo fa, e sto aspettando che Trevor me ne porti una nuova.
- Trevor? - chiede Madronich, prima che Joe lo possa intercettare per impedirgli di porre la domanda. Maledetti lui e Greg quando non si sono soffermati sul raccontare ai compagni chi è Trevor...
- Sì, il mio caro nipote! Che sbadata, non ve ne ho mai parlato? O forse sì? E' lui che mi aiuta tanto... bla, bla, bla... - la voce della vecchietta diventa un suono monotono e ripetitivo nella testa di Yuri, come quello dei floppy disk in lettura. E come con i floppy disk, ci vuole pazienza prima di estrarli, e attendere che finiscano.
- ...bla, bla, bla ... non verrà prima di capodanno, col tempaccio che c'è. E poi, anche lui caro figliolo vorrà passare le feste con i suoi a Rockford e non con una povera vecchia rimbambita!
Yuri coglie prontamente l'occasione di una pausa nel discorso della Sterling: - Posso ripararla. La radio. In stanza, però.
- Davvero? Che bravo ragazzo! - esclama la signora - Ma certo fai pure! Portala nella tua camera, così stai comodo. Bene, ora si è fatto tardi, sarete stanchi. Lasciate pure, ci penso io a sparecchiare e lavare le stoviglie.
La signora Sterling raccoglie i piatti, e col suo piatto strascicato si avvia verso la porta alla destra del banco, verso le sue stanze, mentre canticchia a labbra strette il "White Christmas".

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Per il sondaggio: "Dai un cognome a Lavecchia"
io propongo le seguenti scelte:
1) Romagna
2)Brambilla-Fumagalli-Ahiehie

Dario ha detto...

io pensavo più a Dimmerda

Ale ha detto...

ancora un paio di opzioni e apro il sondaggio! venghino siori venghino!