Rudy apre il portone malandato della rimessa sfilando il catenaccio. Il veterano spinge le ante di legno traballanti, forzando la loro corsa nella neve.
La luce grigia del mattino illumina l'interno del capanno. Il vecchio furgone del sagrestano è lì, proprio come aveva suggerito la vecchia, abbandonato e impolverato. Sul fondo si scorge anche un banchetto da lavoro pieno di arnesi, minuziosamente ordinati in comparti di compensato o nel porta attrezzi appeso alla parete.
- Non potevo desiderare di meglio! - esclama Joe. Senza esitare apre il cofano del vecchio mezzo, e con sguardo avido esamina le parti ancora buone da utilizzare per la riparazione del Land Rover.
- La cinghia di distribuzione non è messa male, farà al caso nostro.
Joe prende dal banchetto il necessario per smontare il ricambio, assieme a uno straccio per pulirsi dall'olio. Ha sempre apprezzato quel nero che il motore ti lascia sulla pelle, quello sporco che è una sorta di marchio in grado di distinguerti dai profani, che racconta a tutti "io ci so mettere le mani".
Non ci mette molto a recuperare i pezzi che gli servono, ed è proprio mentre conclude che Greg si affaccia alla rimessa.
- Eccoti, dove ti eri cacciato? - chiede Rudy, ma subito il suo tono si fa preoccupato vedendo il pallore sul volto del compagno. - Ehi... ma... qualcosa non va?
Greg fa per dire qualcosa, ma non ne ha il tempo. Un latrato rauco rompe il silenzio.
L'ex minatore nel panico si getta nel capanno per trovare riparo, inspiegabilmente.
-Chiudi! Chiudi! - urla spasmodicamente; la paura lo attanaglia da dentro.
Martinez imbraccia istintivamente l'M16. E' abituato alla tensione, all'adrenalina del pericolo. In pochi attimi osserva la situazione, valuta le minacce.
Il mastino galoppa rapido verso il capanno, con la bava alla bocca e la lingua penzoloni, lasciandosi alle spalle una scia rossa sulla neve.
Rudy alza il fucile portando il mirino in linea col suo sguardo, e si prepara al rinculo. Troppo facile.
La leggera pressione dell'indice sul grilletto dà il via alla rapida sequenza di colpi che falciano senza pietà la bestia, rimbombando assieme ai guaiti dell'animale nel silenzio che li circonda.
"Era già ferito, cane di merda" pensa Rudy osservando la striscia di sangue lungo il percorso della bestia, mentre con Joe si avvicina al corpo straziato.
- Dio mio... non è possibile...
Martinez sente una vertigine improvvisa, non crede ai suoi occhi. Un ampio squarcio di coltello si apre sulla gola del mastino.

1.35 - PEZZI DI RICAMBIO

Rudy apre il portone malandato della rimessa sfilando il catenaccio. Il veterano spinge le ante di legno traballanti, forzando la loro corsa nella neve.
La luce grigia del mattino illumina l'interno del capanno. Il vecchio furgone del sagrestano è lì, proprio come aveva suggerito la vecchia, abbandonato e impolverato. Sul fondo si scorge anche un banchetto da lavoro pieno di arnesi, minuziosamente ordinati in comparti di compensato o nel porta attrezzi appeso alla parete.
- Non potevo desiderare di meglio! - esclama Joe. Senza esitare apre il cofano del vecchio mezzo, e con sguardo avido esamina le parti ancora buone da utilizzare per la riparazione del Land Rover.
- La cinghia di distribuzione non è messa male, farà al caso nostro.
Joe prende dal banchetto il necessario per smontare il ricambio, assieme a uno straccio per pulirsi dall'olio. Ha sempre apprezzato quel nero che il motore ti lascia sulla pelle, quello sporco che è una sorta di marchio in grado di distinguerti dai profani, che racconta a tutti "io ci so mettere le mani".
Non ci mette molto a recuperare i pezzi che gli servono, ed è proprio mentre conclude che Greg si affaccia alla rimessa.
- Eccoti, dove ti eri cacciato? - chiede Rudy, ma subito il suo tono si fa preoccupato vedendo il pallore sul volto del compagno. - Ehi... ma... qualcosa non va?
Greg fa per dire qualcosa, ma non ne ha il tempo. Un latrato rauco rompe il silenzio.
L'ex minatore nel panico si getta nel capanno per trovare riparo, inspiegabilmente.
-Chiudi! Chiudi! - urla spasmodicamente; la paura lo attanaglia da dentro.
Martinez imbraccia istintivamente l'M16. E' abituato alla tensione, all'adrenalina del pericolo. In pochi attimi osserva la situazione, valuta le minacce.
Il mastino galoppa rapido verso il capanno, con la bava alla bocca e la lingua penzoloni, lasciandosi alle spalle una scia rossa sulla neve.
Rudy alza il fucile portando il mirino in linea col suo sguardo, e si prepara al rinculo. Troppo facile.
La leggera pressione dell'indice sul grilletto dà il via alla rapida sequenza di colpi che falciano senza pietà la bestia, rimbombando assieme ai guaiti dell'animale nel silenzio che li circonda.
"Era già ferito, cane di merda" pensa Rudy osservando la striscia di sangue lungo il percorso della bestia, mentre con Joe si avvicina al corpo straziato.
- Dio mio... non è possibile...
Martinez sente una vertigine improvvisa, non crede ai suoi occhi. Un ampio squarcio di coltello si apre sulla gola del mastino.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Povera bestiola, mi sa Ale che qui gli animalisti ti querelano i personaggi! XD

Ale ha detto...

tutte le querele a Dedo, è lui che l'ha accoppato, io mi chiamo fuori!