Sand Cove, Gennaio 21, 1929, Mattina

La brezza salmastra e il rumore della risacca coprono le parole.
Bisogna urlare per farsi sentire.
- Sei sicuro che sia qui!
- Sì la mappa dice così!
Una sferzata di vento quasi strappa il foglio di mano a Perlenbacher.
Lui e McCormac stanno indossando le mute, si preparano a una visita preliminare.
Sopra di loro torreggia la scogliera.
La caletta è seminascosta, quasi sul margine del promontorio, a 5 km da Sand Cove e a 2 km dal pozzo.
- Noi andiamo, voi tenete d'occhio la zona.
 L'acqua è gelida ma la muta protegge bene.
Con pochi colpi di pinna i due iniziano a spostarsi tra gli scogli cercando di resistere alle correnti.
Una decina di minuti dopo McCormac fa cenno indicando una rientranza sotto la scogliera.
Si infila nel budello.
La torcia sciabola le pietre coperte di alghe viscide.
Il passaggio e stretto.
Le bombole si incastrano.
Grattano tra le pietre piccole schegge gialle.
McCormac avanza al tatto.
Dopo circa venti minuti nel buio il canale si allarga.
La pressione si fa subito fortissima ma ancora sopportabile, ci deve essere una specie di campana.
Le bombole sono circa a metà, giusto il tempo di tornare indietro.
I due si girano e scompaiono nel condotto.

- Abbiamo trovato il passaggio.
McCormac sta indossando un pesante maglione, la pelle è livida per il freddo.
- Abbiamo bisogno di più bombole però.
- Proporrei di andare a Digby, il centro abitato più vicino a rifornirci.
- Bene, mentre voi sarete li io credo farò un altro giro al museo, ho visto alcuni archivi sulle spedizioni di recupero passate, vediamo se salta fuori qualcosa.
- D'accordo professore, ma adesso torniamo indietro che mi sto congelando.

38 - IL PASSAGGIO DI O'HALEY

Sand Cove, Gennaio 21, 1929, Mattina

La brezza salmastra e il rumore della risacca coprono le parole.
Bisogna urlare per farsi sentire.
- Sei sicuro che sia qui!
- Sì la mappa dice così!
Una sferzata di vento quasi strappa il foglio di mano a Perlenbacher.
Lui e McCormac stanno indossando le mute, si preparano a una visita preliminare.
Sopra di loro torreggia la scogliera.
La caletta è seminascosta, quasi sul margine del promontorio, a 5 km da Sand Cove e a 2 km dal pozzo.
- Noi andiamo, voi tenete d'occhio la zona.
 L'acqua è gelida ma la muta protegge bene.
Con pochi colpi di pinna i due iniziano a spostarsi tra gli scogli cercando di resistere alle correnti.
Una decina di minuti dopo McCormac fa cenno indicando una rientranza sotto la scogliera.
Si infila nel budello.
La torcia sciabola le pietre coperte di alghe viscide.
Il passaggio e stretto.
Le bombole si incastrano.
Grattano tra le pietre piccole schegge gialle.
McCormac avanza al tatto.
Dopo circa venti minuti nel buio il canale si allarga.
La pressione si fa subito fortissima ma ancora sopportabile, ci deve essere una specie di campana.
Le bombole sono circa a metà, giusto il tempo di tornare indietro.
I due si girano e scompaiono nel condotto.

- Abbiamo trovato il passaggio.
McCormac sta indossando un pesante maglione, la pelle è livida per il freddo.
- Abbiamo bisogno di più bombole però.
- Proporrei di andare a Digby, il centro abitato più vicino a rifornirci.
- Bene, mentre voi sarete li io credo farò un altro giro al museo, ho visto alcuni archivi sulle spedizioni di recupero passate, vediamo se salta fuori qualcosa.
- D'accordo professore, ma adesso torniamo indietro che mi sto congelando.

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