La cabina di pilotaggio è calda, pesanti tendaggi ricoprono tutti i muri, grossi cuscini e divani di inizio ‘900 sono ammonticchiati alla rinfusa.
La ruota del timone fa ancora bella mostra di se a fianco all’alloggiamento della bussola.
Ma la bussola non c’è.
Al suo posto c’è un teschio lucente, finemente levigato che brilla emanando un fioca luce in tutto l’ambiente.
Al posto di comando un uomo.
Capelli lunghi, sfilacciati, indossa una divisa da capitano scolorita e rammendata, troppo grande per lui.
Il corpo magro e secco, quasi scheletrico, gli occhi incavati e la pelle tirata sul cranio.
Fissa intensamente il teschio poi, con un gesto lento si gira a osservare i due nuovi arrivati.

Ryan alza la pistola e spara.
Il proiettile colpisce l’uomo al petto e fuoriesce dalla schiena ma lui non cade.
Il sangue non esce dalla ferita e la sua espressione non cambia.
Ryan esplode altri 2 colpi, il primo disintegra la vetrata frontale il secondo raggiunge nuovamente il petto dell’uomo facendolo appena sobbalzare.
Prima che abbia il tempo di tirare di nuovo il grilletto la figura gli si lancia contro con una vecchia sciabola di marina urlando come un indemoniato.
La lama arrugginita è brandita con una forza sovrumana, Ryan indietreggia sotto i colpi.
Connor prende la mira e spara ma i colpi rimbalzano per la cabina.
Ryan si butta dietro un divano e esplode due colpi, vede la testa dell’avversario girarsi di scatto ma subito dopo torna in posizione con un grosso foro subito sopra l’occhio.
- Non è possibile!
 La sciabola spezza a metà il riparo del sergente che si butta di lato.
Connor intanto si muove verso il teschio.
Come guidato da una percezione istintiva la creatura scatta verso di lui frapponendosi tra il professore e l’oggetto.
La sciabola lo colpisce a un braccio.
Connor urla tenendosi l’arto spezzato.
Ryan spara di nuovo avvicinandosi e cercando di distrarre l’avversario dal professore.
La figura si butta avanti con un fendente.
Il soldato alza istintivamente le mani e la sciabola colpisce la sua pistola scagliandola lontano.
Connor si getta verso il teschio, la creatura anche.
Si urtano, crollano sul timone, il teschio rotola in terra.
Connor cerca di tenersi alla ruota del timone ma questa non è fissata e si mette a ruotare togliendogli l’appiglio.
L’essere si volta cercando il teschio e Connor lo colpisce con un calcio cercando di farlo cadere.
L’avversario lo trafigge con la sciabola, la lama penetra nella spalla e si pianta nel legno sottostante.
Connor urla afferrando la lama con l’unico braccio che gli rimane.
- Ehi Neuvelle!
L’uomo di gira verso la voce.
Ryan ha il teschio in mano.

La creatura si getta verso d lui a mani nude.
Ryan scaglia il teschio oltre la vetrata distrutta.
L’oggetto descrive una lunga parabola, vola per decine di metri prima di colpire il ponte sottostante esplodendo in migliaia di pezzi minuti.
Il suo avversario si blocca, si piega come colpito da un dolore lancinante, il suo corpo trema e si rattrappisce, la pelle si lacera mentre le ossa si aprono la strada verso l’esterno.
Pochi secondi e tutto quello che rimane è un’uniforme con uno scheletro rinsecchito dentro.

Ryan svelle la sciabola dal pavimento e aiuta Connor a rialzarsi.
- E’ finita professore.
Mentre Connor si lascia cadere su un divanetto Ryan da un’occhiata alle spoglie rimaste sul pavimento.In una tasca trova un vecchio passaporto inglese consunto dall’umidità.
Lo apre e poi lo passa a Connor.
- Seman Neuvelle - dice a voce bassa - Alla fine ti abbiamo trovato.

88 - IL TESCHIO DI CRISTALLO

La cabina di pilotaggio è calda, pesanti tendaggi ricoprono tutti i muri, grossi cuscini e divani di inizio ‘900 sono ammonticchiati alla rinfusa.
La ruota del timone fa ancora bella mostra di se a fianco all’alloggiamento della bussola.
Ma la bussola non c’è.
Al suo posto c’è un teschio lucente, finemente levigato che brilla emanando un fioca luce in tutto l’ambiente.
Al posto di comando un uomo.
Capelli lunghi, sfilacciati, indossa una divisa da capitano scolorita e rammendata, troppo grande per lui.
Il corpo magro e secco, quasi scheletrico, gli occhi incavati e la pelle tirata sul cranio.
Fissa intensamente il teschio poi, con un gesto lento si gira a osservare i due nuovi arrivati.

Ryan alza la pistola e spara.
Il proiettile colpisce l’uomo al petto e fuoriesce dalla schiena ma lui non cade.
Il sangue non esce dalla ferita e la sua espressione non cambia.
Ryan esplode altri 2 colpi, il primo disintegra la vetrata frontale il secondo raggiunge nuovamente il petto dell’uomo facendolo appena sobbalzare.
Prima che abbia il tempo di tirare di nuovo il grilletto la figura gli si lancia contro con una vecchia sciabola di marina urlando come un indemoniato.
La lama arrugginita è brandita con una forza sovrumana, Ryan indietreggia sotto i colpi.
Connor prende la mira e spara ma i colpi rimbalzano per la cabina.
Ryan si butta dietro un divano e esplode due colpi, vede la testa dell’avversario girarsi di scatto ma subito dopo torna in posizione con un grosso foro subito sopra l’occhio.
- Non è possibile!
 La sciabola spezza a metà il riparo del sergente che si butta di lato.
Connor intanto si muove verso il teschio.
Come guidato da una percezione istintiva la creatura scatta verso di lui frapponendosi tra il professore e l’oggetto.
La sciabola lo colpisce a un braccio.
Connor urla tenendosi l’arto spezzato.
Ryan spara di nuovo avvicinandosi e cercando di distrarre l’avversario dal professore.
La figura si butta avanti con un fendente.
Il soldato alza istintivamente le mani e la sciabola colpisce la sua pistola scagliandola lontano.
Connor si getta verso il teschio, la creatura anche.
Si urtano, crollano sul timone, il teschio rotola in terra.
Connor cerca di tenersi alla ruota del timone ma questa non è fissata e si mette a ruotare togliendogli l’appiglio.
L’essere si volta cercando il teschio e Connor lo colpisce con un calcio cercando di farlo cadere.
L’avversario lo trafigge con la sciabola, la lama penetra nella spalla e si pianta nel legno sottostante.
Connor urla afferrando la lama con l’unico braccio che gli rimane.
- Ehi Neuvelle!
L’uomo di gira verso la voce.
Ryan ha il teschio in mano.

La creatura si getta verso d lui a mani nude.
Ryan scaglia il teschio oltre la vetrata distrutta.
L’oggetto descrive una lunga parabola, vola per decine di metri prima di colpire il ponte sottostante esplodendo in migliaia di pezzi minuti.
Il suo avversario si blocca, si piega come colpito da un dolore lancinante, il suo corpo trema e si rattrappisce, la pelle si lacera mentre le ossa si aprono la strada verso l’esterno.
Pochi secondi e tutto quello che rimane è un’uniforme con uno scheletro rinsecchito dentro.

Ryan svelle la sciabola dal pavimento e aiuta Connor a rialzarsi.
- E’ finita professore.
Mentre Connor si lascia cadere su un divanetto Ryan da un’occhiata alle spoglie rimaste sul pavimento.In una tasca trova un vecchio passaporto inglese consunto dall’umidità.
Lo apre e poi lo passa a Connor.
- Seman Neuvelle - dice a voce bassa - Alla fine ti abbiamo trovato.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

E almeno per il momento non dovrfebbero esserci altri decessi nelle file del gruppo, speriamo che adesso ci siano gli elementi per chiarire un po' questa vicenda!

Nicholas ha detto...

Mmm, in realtà no, la vicenda si è dipanata lungo tutti post e mi sono limitato a descriverne l'azione.
Però renderò disponibile l'intera avventura per chi la volesse giocare o per chi fosse curioso dei retroscena ;)