I due li osservano in silenzio.
I ribelli avanzano tranquilli ma è chiaro che la loro destinazione è l’imbarcadero.
Alle loro spalle il fiume è una distesa placida, l’ansa più lontana, circa 200 metri più indietro non mostra alcuna nave in arrivo.
“Li attacchiamo, sperando che l’effetto sorpresa ci permetta di guadagnare tempo”.

Heinz si fa portare dietro un grosso sasso da dove, sporgendosi può colpire la piana, Narbondel si posiziona in un anfratto, Soweig carica la balestra e si tiene pronta vicino al capitano.
Otto e l’ultimo soldato sono pronti a difendere il ponticello di pietra.
I ribelli avanzano nella piana in gruppo, parlottando tra di loro.
A un certo punto il capogruppo li ferma e inizia a osservare la zona dell’imbarco.
“Ha notato che non ci sono le sue sentinelle” pensa Narbondel e rapido balza in piedi arco in pugno e scocca una freccia.
Contemporaneamente Soweig scocca il suo quadrello e Heinz spara nel mucchio.
L’effetto è devastante, il colpo di Heinz trapassa un ribelle, poi continua la sua corsa spaccando un polso all’uomo dietro.
La freccia di Narbondel si pianta nella gola di un uomo della retroguardia mentre il quadrello di Soweig colpisce alla schiena un ribelle pur non riuscendo a passare l’armatura.

I ribelli si sparpagliano, cercano di portare i feriti al coperto, altri mettono mano alle armi.
La seconda raffica di frecce li spinge a cercare riparo ferendone un terzo.

 “Tra poco capiranno che siamo pochi e attaccheranno!”
“Vi continuate a colpirli noi teniamo il ponte!”
“Guardate la!” urla Soweig.
Oltre l’ansa del fiume una grossa nave da carico ondeggia lenta scendendo la corrente.
Sul ponte della nave alcuni balestrieri stanno bersagliando le rive, dalle quali arrivano alcune frecce incendiarie.
“La nave! È stata attaccata dai ribelli!”
La pesante imbarcazione si avvicina lentamente portata dal fiume.
“Sta venendo in questa direzione! Cerchiamo di tener lontani di ribelli!”

28 - LOTTA DISPERATA

I due li osservano in silenzio.
I ribelli avanzano tranquilli ma è chiaro che la loro destinazione è l’imbarcadero.
Alle loro spalle il fiume è una distesa placida, l’ansa più lontana, circa 200 metri più indietro non mostra alcuna nave in arrivo.
“Li attacchiamo, sperando che l’effetto sorpresa ci permetta di guadagnare tempo”.

Heinz si fa portare dietro un grosso sasso da dove, sporgendosi può colpire la piana, Narbondel si posiziona in un anfratto, Soweig carica la balestra e si tiene pronta vicino al capitano.
Otto e l’ultimo soldato sono pronti a difendere il ponticello di pietra.
I ribelli avanzano nella piana in gruppo, parlottando tra di loro.
A un certo punto il capogruppo li ferma e inizia a osservare la zona dell’imbarco.
“Ha notato che non ci sono le sue sentinelle” pensa Narbondel e rapido balza in piedi arco in pugno e scocca una freccia.
Contemporaneamente Soweig scocca il suo quadrello e Heinz spara nel mucchio.
L’effetto è devastante, il colpo di Heinz trapassa un ribelle, poi continua la sua corsa spaccando un polso all’uomo dietro.
La freccia di Narbondel si pianta nella gola di un uomo della retroguardia mentre il quadrello di Soweig colpisce alla schiena un ribelle pur non riuscendo a passare l’armatura.

I ribelli si sparpagliano, cercano di portare i feriti al coperto, altri mettono mano alle armi.
La seconda raffica di frecce li spinge a cercare riparo ferendone un terzo.

 “Tra poco capiranno che siamo pochi e attaccheranno!”
“Vi continuate a colpirli noi teniamo il ponte!”
“Guardate la!” urla Soweig.
Oltre l’ansa del fiume una grossa nave da carico ondeggia lenta scendendo la corrente.
Sul ponte della nave alcuni balestrieri stanno bersagliando le rive, dalle quali arrivano alcune frecce incendiarie.
“La nave! È stata attaccata dai ribelli!”
La pesante imbarcazione si avvicina lentamente portata dal fiume.
“Sta venendo in questa direzione! Cerchiamo di tener lontani di ribelli!”

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