Le voci nel locale si spengono, occhiate confuse cercano risposte. La musica rimane l'unico sottofondo di quel silenzio improvviso per alcuni secondi.
Poi un violento tremore scuote la base, accompagnato dal rumore sordo di un'esplosione. Un'enorme nube di detriti investe le vetrate del Sentri Lounge che vanno in frantumi con uno schianto secco.
Le luci si spengono e la musica s'interrompe, mentre l'aria fischia risucchiata verso l'esterno e la temperatura cala rapidamente.
La gente urla impazzita in preda al panico. Nell'oscurità dell'universo ostile, la sottile barriera che preserva la vita è crollata, e l'atavico terrore per l'ignoto paralizza i presenti.
Passano solo pochi attimi prima che le luci di emergenza verde marcio subentrino illuminando il locale in modo spettrale.
Gli schermi sigillanti di emergenza iniziano a discendere per richiudere le falle delle vetrate distrutte, ma incedono con fatica nelle loro guide, per poi bloccarsi definitivamente a metà processo.
Dopo l'iniziale smarrimento, nel locale esplode la confusione. Nessuno comprende cosa stia accadendo, tutti si accalcano febbrilmente verso l'uscita urlando, schiacciando, calpestando.
Isaac è pallido come un cadavere in quella luce tremolante, tuttavia sembra mantenere un'inaspettata lucidità. Scuote i compagni ancora paralizzati dalla paura.
"Rischiamo di morire soffocati o assiderati nel giro di pochi minuti se non facciamo qualcosa!"
"Dobbiamo scappare, testa di cazzo!" sbraita malamente Travis.
"N-no! Finiremo ammazzati nella calca e comunque non usciremo in tempo. Quelle uscite sono insufficienti!"
"Come lo sai?!" urla April.
"Ho scaricato ed esaminato le piante del locale prima di venire qui. Per sicurezza..." dice Isaac sfogliandole nervosamente sul PDA.
"Tu sei malato!" grugnisce Travis.
"Dobbiamo sigillare le vetrate. Sul retro, oltre le cucine, c'è un locale di servizio con il pannello dei comandi" Isaac lo indica sul suo dispositivo.
"Non sembra esserci elettricità" obietta April.
"Ha di sicuro delle procedure manuali di rilascio delle sicure o qualcosa di simile. La gravità farà il resto. Non sarà delicato, ma dovrebbe salvarci. In alternativa, siamo morti lo stesso" dichiara freddo l'ingegnere con un macabro sorriso.
Travis fa strada verso il bancone spintonando chiunque si trovi davanti. I tre balzano oltre, avvicinandosi ad una porta a spinta con una vistosa scritta "privato" su di essa. Nello stesso istante, un cuoco dai tratti orientali esce di corsa urtando Isaac, a cui per poco non cade il PDA. L'ingegnere trema al pensiero di perdere il suo preziosissimo strumento.
Travis afferra il cuoco e lo scaglia via con rabbia. Questi incespica e cade portando con se bicchieri e bottiglie abbandonate sul banco. Ignorando le sue lamentele, Travis fa cenno agli altri di entrare, pronto ad occuparsi di una sua eventuale reazione violenta.
Isaac si muove sicuro verso lo sgabuzzino col pannello, attraversando le cucine.
Localizzato il locale di servizio, si avventa sul quadro dei comandi. Muove alcuni interruttori, poi collega il PDA.
"Ecco. Lo sapevo, c'è una batteria secondaria. Ma perché diavolo non è subentrata... chi ha fatto questo pannello andrebbe denunciato! Ora la collego... perfetto!"
Travis, sulla porta, butta un occhio sul locale: "Cazzo, gli schermi sigillanti sono ripartiti! Bel lavoro, lo ammetto! Hai salvato il culo a tutti quanti!"

03 - EMERGENZA

Le voci nel locale si spengono, occhiate confuse cercano risposte. La musica rimane l'unico sottofondo di quel silenzio improvviso per alcuni secondi.
Poi un violento tremore scuote la base, accompagnato dal rumore sordo di un'esplosione. Un'enorme nube di detriti investe le vetrate del Sentri Lounge che vanno in frantumi con uno schianto secco.
Le luci si spengono e la musica s'interrompe, mentre l'aria fischia risucchiata verso l'esterno e la temperatura cala rapidamente.
La gente urla impazzita in preda al panico. Nell'oscurità dell'universo ostile, la sottile barriera che preserva la vita è crollata, e l'atavico terrore per l'ignoto paralizza i presenti.
Passano solo pochi attimi prima che le luci di emergenza verde marcio subentrino illuminando il locale in modo spettrale.
Gli schermi sigillanti di emergenza iniziano a discendere per richiudere le falle delle vetrate distrutte, ma incedono con fatica nelle loro guide, per poi bloccarsi definitivamente a metà processo.
Dopo l'iniziale smarrimento, nel locale esplode la confusione. Nessuno comprende cosa stia accadendo, tutti si accalcano febbrilmente verso l'uscita urlando, schiacciando, calpestando.
Isaac è pallido come un cadavere in quella luce tremolante, tuttavia sembra mantenere un'inaspettata lucidità. Scuote i compagni ancora paralizzati dalla paura.
"Rischiamo di morire soffocati o assiderati nel giro di pochi minuti se non facciamo qualcosa!"
"Dobbiamo scappare, testa di cazzo!" sbraita malamente Travis.
"N-no! Finiremo ammazzati nella calca e comunque non usciremo in tempo. Quelle uscite sono insufficienti!"
"Come lo sai?!" urla April.
"Ho scaricato ed esaminato le piante del locale prima di venire qui. Per sicurezza..." dice Isaac sfogliandole nervosamente sul PDA.
"Tu sei malato!" grugnisce Travis.
"Dobbiamo sigillare le vetrate. Sul retro, oltre le cucine, c'è un locale di servizio con il pannello dei comandi" Isaac lo indica sul suo dispositivo.
"Non sembra esserci elettricità" obietta April.
"Ha di sicuro delle procedure manuali di rilascio delle sicure o qualcosa di simile. La gravità farà il resto. Non sarà delicato, ma dovrebbe salvarci. In alternativa, siamo morti lo stesso" dichiara freddo l'ingegnere con un macabro sorriso.
Travis fa strada verso il bancone spintonando chiunque si trovi davanti. I tre balzano oltre, avvicinandosi ad una porta a spinta con una vistosa scritta "privato" su di essa. Nello stesso istante, un cuoco dai tratti orientali esce di corsa urtando Isaac, a cui per poco non cade il PDA. L'ingegnere trema al pensiero di perdere il suo preziosissimo strumento.
Travis afferra il cuoco e lo scaglia via con rabbia. Questi incespica e cade portando con se bicchieri e bottiglie abbandonate sul banco. Ignorando le sue lamentele, Travis fa cenno agli altri di entrare, pronto ad occuparsi di una sua eventuale reazione violenta.
Isaac si muove sicuro verso lo sgabuzzino col pannello, attraversando le cucine.
Localizzato il locale di servizio, si avventa sul quadro dei comandi. Muove alcuni interruttori, poi collega il PDA.
"Ecco. Lo sapevo, c'è una batteria secondaria. Ma perché diavolo non è subentrata... chi ha fatto questo pannello andrebbe denunciato! Ora la collego... perfetto!"
Travis, sulla porta, butta un occhio sul locale: "Cazzo, gli schermi sigillanti sono ripartiti! Bel lavoro, lo ammetto! Hai salvato il culo a tutti quanti!"

27 commenti:

rocco ha detto...

evviva!!!il post nuovo!ci hai lasciati col fiato sospeso ma ne valeva la pena! dev'esserci stato un bel botto fuori!

MaxDZ8 ha detto...

👍 Molto ben riuscito, aspettavo la continuazione!

Mr. Mist ha detto...

Post bellissimo, adesso Ale rilassati fai un respiro lungo! :)

andrea ha detto...

Il tecnico nerd come al solito spacca! =D

Strano, il bulletto ammette che lo "sfigato" ha risolto la situazione... ah, già! Stiamo parlando di fantascienza! XD

Mr. Mist ha detto...

Io già speravo che il tamarro seguisse la folla isterica e che la selezione naturale facesse il suo corso! :D

Mi sa che presto nascerà il gruppo: "Travis deve morire" io, Jamila ed Andrea avremo le prime tessere! XD

Nicholas ha detto...

Povero Travis!
Tre post e già lo odiano tutti :D
Mi ero fatto l'idea che l'intero cratere fosse pressurizzato, invece così è molto più divertente.

Cmq plaudo ad Ale per non essere caduto nella trappola de "un buco nell'astronave! Saremo risucchiati fuori!" e aver descritto una situazione molto più realistica di mancanza di ossigeno/ipotermia.

Mr. Mist ha detto...

Si però se tutti seguissero pedissequamente la scienza allora:

Ripley sarebbe morta per colpa dell'alien,

in Star Wars tutti i combattimenti nello spazio sarebbero di una noia mortale senza poter sentire l'urlo del caccia TIE!

:)

Nicholas ha detto...

Eheh vero.
E non si userebbero le armi a due mani o i foderi sulle spalle, ne si userebbe la destrezza per tirare frecce, le lame non perforerebbero le armature e i draghi non volerebbero etc. etc.
Sono il primo a sacrificare la correttezza alla dinamicità ma esplorare anche altre possibilità, come in questo caso, è sempre una buona idea.

Ale ha detto...

Immaginavo che Travis non sarebbe stato particolarmente simpatico :)

Comunque, solo le cupole e i locali sono pressurizzati, fuori c'è l'atmosfera lunare.
Ho cercato mantenere il più possibile coerenza scientifica, ma sono consapevole che qua e là qualche "licenza poetaica" me la dovrete concedere!

Ale ha detto...

Correggo... *non* c'è l'atmosfera lunare... :D

Nicholas ha detto...

Ci mancherebbe!
Giocare ai GDR fa imparare un sacco di cose ma non per questo bisogna sacrificare l'avventura alla scienza (ad esempio mi sono fatto una cultura sul libbraggio degli archi da guerra e sulla penetrazione delle armature... salvo poi permettere ai pg di traforare una armatura pesante usando la destrezza :P).

Mr. Mist ha detto...

Su di un sito di GDR stimavano che ci vuole una forza elevata per tendere, tener teso e scoccare con arco da guerra immaginando di doverlo fare per tempi abbastanza prolungati fa pensare che un arciere debba avere abbastanza forza nelle braccia per ammazzarti a schiaffi e pensare che nel gdr ai ladri ed ai mingherlini la prima arma che si da è un arco! ;)

Io personalmente per GUS mi sono fatto una cultura su armi da fuoco moderne calibri ed altre amenità, spero di potervi poi mostrare il risultato delle mie fatiche!

Nicholas ha detto...

Ti dico solo questo per non scendere troppo nei dettagli e andare troppo OT.
Gli archi lunghi inglesi avevano libbraggi intorno ai 170, il che significa tirare con una mano sola 75 kg.
Certo ci si aiutava con la schiena e con le gambe ma ci voleva cmq una forza fuori dal normale.
Infatti uno dei detti medievale era "per fare un lavoro duro prenditi un paio di arcieri" che erano degli omaccioni enormi.

Gli arcieri stessi si allenavano anni per poter scoccare rapidamente e sopratutto "in linea" con gli altri e provenivano dalla piccola borghesa rurale, ossia non erano soldataglia, erano soldati esperti.

Questo spiega anche il successo della balestra, l'arco era superiore come prestazioni ma richiedeva un allenamento lunghissimo e una forza fisica notevole, la balestra invece era un accrocchio che potevi caricare in tutti modi, potevi tirare sta maledetta corda con i piedi, con due mani, con un verricello se necessario, e avevi poi abbastanza libbraggio da fare male.
In pratica potevi trasformare un contadino in un balestriere in un mesetto, e questo decretò il successo dell'arma.

Per le armi da fuoco io ho seguito un percorso simile per CP, se ti interessa ho un file enorme di armi e calibri :)

Mr. Mist ha detto...

Inoltre considera che molti balestrieri operavano dietro ripari visto che dovevano ricaricare la balestra ed erano meno esposti al tiro di risposta, se ovviamente i ripari non c'erano la cosa cambiava drasticamente.

Io ho cercato di fare una cosa standard e mirata, mettendo armi abbastanza comuni e o famose, avevo poco tempo ed ho cercato di razionalizzare, se ci sarà la re-union lo porto! ;)

andrea ha detto...

Cavolo, uno smette per un giorno di controllare il blog e trova un trattato sulle armi medievali! =D

Ero a conoscenza della "prestanza fisica" necessaria per gli archi lunghi, non avevo però idea delle vicende legate alle balestre!

C'è sempre da imparare...

Nicholas ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nicholas ha detto...

@Mr. Mist mi farebbe molto piacere condividere le informazioni!

@Andrea ti ricordo cosa dissi un po' di tempo fa "Cantieri... anziani" :P
Battute a parte io attraverso i gdr ho approfondito moltissime conoscenze e scoperto un sacco di cose interessanti.

Di mio ho anche scritto un paio di articoli a tema economico/fantasy, ad esempio l'impatto dei draghi sull'economia :)

Mr. Mist ha detto...

Un impatto pesante in bene ed in male posso immaginare, visto che dormono su quintali di monete e gemme e vari tesori.
Personalmente posso dire che anche il drago ha un gran valore economico, un detto che girava nei nostri gruppi era piùo meno questo: "Il drago è come il maiale: non si butta via nulla"! XD

jamila ha detto...

Infatti! C'è chi si è tappezzato la torre, per dire...

jamila ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
andrea ha detto...

@jamila: mi son sempre chiesto... ma la testa l'avete impagliata ed appesa sopra al caminetto?

jamila ha detto...

@Andrea: non mi ricordo... bisognerebbe chiedere al mago. Io comunque sarei contraria anche a questo!

(non è colpa mia se posta due volte i commenti, non so perché fa così!)

rocco ha detto...

ho cominciato da poco a leggere anche l'avventura vecchia a CoC, e mi sta prendendo un sacco, non ne esiste la versione "libro" come quella de "il sussurro di even" ?

Ale ha detto...

Per questo bisogna chiedere a Nicholas...

Nicholas ha detto...

@Rocco eh no, non sono una persona seria come Ale, ma mi fa piacere che ti piaccia.

rocco ha detto...

Ho appena finito di leggerla, molto appassionante, ed il finale è un capolavoro, ha veramente un che di cinematografico, devo dire che mi è tornata prepotentemente la voglia di giocare di nuovo a CoC... una sola osservazione, anche nella one shot della fuga dalla prigione parecchi pg morivano, soprattutto alla fine, è una conseguenza delle statistiche di gioco tarate a filo o è il master che ci tiene a dare un tocco di drammaticità shakespeariana per insaporire nel finale l'avventura?

Nicholas ha detto...

Di solito tendo a tarare le one shot così che la difficoltà sia crescente.
Di norma a nessuno piace morire subito e poi stare li a guardare gli altri giocare.

Ci sono quindi una serie di accorgimenti che si possono prendere, uno è appunto la scalabilità della difficoltà.
L'altro e dotare i personaggi di un backup (di solito nelle mie oneshot c'è uno o più png aggiuntivi il cui scopo, oltre che aiutare i pg, è sostituirsi nel caso uno di loro morisse così che il giocatore possa cmq finire la oneshot anche usando un pg minore).

Altri sono l'utilizzo di "expendable" ossia di un qualche sistema che permetta di non morire ma che è limitato (sto giocando una one shot SR dove questo è rappresentato dalla "distanza dalla morte" se un pg muore può provare con alcuni arcani maggiori di salvarsi e, nel caso riesca, il suo valore decresce si che la volta dopo sia più difficile scampare alla morte, per ora ha evitato due morti a due pg).

Ma, in generale, le mie oneshot tendono a creare dinamiche di antagonismo anche tra i pg che è più normale che raggiungano l'apice sul finale quando si sono fatti un po' un'idea di tutto quanto e sopratutto quando la parte pericolosa è conclusa, questo, unito alla difficoltà del finale genera un gran numero di morti.
Ad esempio nell'avventura dell'evasione 3 dei 5 morti sono stati fatti dai pg, e un'altro è da imputarsi a un pg perchè non ha aiutato in combattimento.
Anche se molti danni sono stati inflitti dai nemici i colpi finali sono stati dati dai pg :)

PS
nell'avventura della fuga è successo 2 volte che un pg potesse morire prima della fine ma in entrambi i casi è toccato a quello che poteva invocare gli dei malvagi e quindi salvarsi, cosa che ha fatto e che ha dato un buono spunto sul finale.
Li sono stato fortunato :)