“Deciderò la sua punizione più tardi” dice il capitano “il prossimo della lista è il soldato Takash”.
A sentire quel nome il dottor Werner fa un passo avanti “Capitano…” ma il soldato scelto lo intercetta.
“Dottore, ho visto che il soldato Takash la mette molto a disagio, c’è qualcosa che vorrebbe dirmi?”
Il medico lo guarda duro.
“Nulla, se non che sono sicuro che Takash non è colpevole e non dovreste interrogarlo”.
“Dovremmo  fidarci della sua parola?”
“Sono un medico di classe B, la mia parola è quella di un ufficiale dell’esercito tedesco”.
“Dottore, qui siamo tutti sulla stessa barca…” prova a convincerlo Heinz.
“E sulla barca c’è chi comanda e chi obbedisce” replica secco Werner.
Takash intanto non confessa nulla di più di quello che già aveva detto la sera prima.
“Bene” dice Otto “allora non sarà un problema se perquisiamo le tue cose”.
I soldati ungheresi si fanno nervosi per l’ulteriore umiliazione inflitta dai tedeschi.
Il sergente Kovacs si affianca al capitano dicendo che sarà presente all'ispezione.
Il gruppetto si dirige verso la tenda dove sono riposti gli effetti personali del soldato Takash.
In quel momento però il dottor Werner chiama il capitano.
“Capitano, garantisco io per il soldato Takash, non ha nulla a che fare con tutto ciò.”
“Dottor Werner mi occupo io dei soldati.”
“Capitano Otto, sono un medico del Reich e in quanto tale il mio grado è superiore al vostro, ve lo chiedo da amico, ma anche da vostro superiore.”
Otto lo guarda.
“Dottore, qui non siamo nel Reich, qui siamo nelle Terre Perdute, e l’unica autorità che conta è la mia”.
Quindi si volta e si dirige verso gli altri soldati.
La perquisizione prosegue spedita non viene trovato nulla di compromettente fino a quando, scostando alcuni vestiti sporchi, il soldato scelto individua una busta di carta.
“E questa?” chiede sventolandola davanti a Takash.
Heinz la apre con un gesto secco.
Dentro ci sono alcune fotografie.
Riprendono un bordello di Budapest.
Una luce illumina la porta sul retro, un uomo è in atteggiamenti intimi con un giovane ungherese.
La foto successiva riprende l’uomo di fronte.
È il dottor Werner.
Per qualche istante nessuno dice nulla.
Poi Heinz richiude la busta e la da al capitano.
Il capitano la prende senza proferir parola.
Nel silenzio il gruppetto si disperde.
Tra i soldati qualcuno mormora “invertito”, qualcuno dice “frocio” in ungherese.
“Dovremmo ammazzarli tutti quelli come lui” aggiunge qualcun'altro.

37 - IL SEGRETO DEL DOTTOR WERNER

“Deciderò la sua punizione più tardi” dice il capitano “il prossimo della lista è il soldato Takash”.
A sentire quel nome il dottor Werner fa un passo avanti “Capitano…” ma il soldato scelto lo intercetta.
“Dottore, ho visto che il soldato Takash la mette molto a disagio, c’è qualcosa che vorrebbe dirmi?”
Il medico lo guarda duro.
“Nulla, se non che sono sicuro che Takash non è colpevole e non dovreste interrogarlo”.
“Dovremmo  fidarci della sua parola?”
“Sono un medico di classe B, la mia parola è quella di un ufficiale dell’esercito tedesco”.
“Dottore, qui siamo tutti sulla stessa barca…” prova a convincerlo Heinz.
“E sulla barca c’è chi comanda e chi obbedisce” replica secco Werner.
Takash intanto non confessa nulla di più di quello che già aveva detto la sera prima.
“Bene” dice Otto “allora non sarà un problema se perquisiamo le tue cose”.
I soldati ungheresi si fanno nervosi per l’ulteriore umiliazione inflitta dai tedeschi.
Il sergente Kovacs si affianca al capitano dicendo che sarà presente all'ispezione.
Il gruppetto si dirige verso la tenda dove sono riposti gli effetti personali del soldato Takash.
In quel momento però il dottor Werner chiama il capitano.
“Capitano, garantisco io per il soldato Takash, non ha nulla a che fare con tutto ciò.”
“Dottor Werner mi occupo io dei soldati.”
“Capitano Otto, sono un medico del Reich e in quanto tale il mio grado è superiore al vostro, ve lo chiedo da amico, ma anche da vostro superiore.”
Otto lo guarda.
“Dottore, qui non siamo nel Reich, qui siamo nelle Terre Perdute, e l’unica autorità che conta è la mia”.
Quindi si volta e si dirige verso gli altri soldati.
La perquisizione prosegue spedita non viene trovato nulla di compromettente fino a quando, scostando alcuni vestiti sporchi, il soldato scelto individua una busta di carta.
“E questa?” chiede sventolandola davanti a Takash.
Heinz la apre con un gesto secco.
Dentro ci sono alcune fotografie.
Riprendono un bordello di Budapest.
Una luce illumina la porta sul retro, un uomo è in atteggiamenti intimi con un giovane ungherese.
La foto successiva riprende l’uomo di fronte.
È il dottor Werner.
Per qualche istante nessuno dice nulla.
Poi Heinz richiude la busta e la da al capitano.
Il capitano la prende senza proferir parola.
Nel silenzio il gruppetto si disperde.
Tra i soldati qualcuno mormora “invertito”, qualcuno dice “frocio” in ungherese.
“Dovremmo ammazzarli tutti quelli come lui” aggiunge qualcun'altro.

7 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Eh adesso scatta pure l'omofobia, nessuno raccoglierà più nulla da terra senza prima essersi guardato intorno con attenzione!
Scherzi a parte quali nuove dinamiche si innescheranno nel gruppo ora? Ungheresi e Tedeschi si uniranno in una crociata antigay? O il gruppo si dividerà ancora di più? Continueranno i soldati a farsi curare dal dottore ugualmente?
Soprattutto il soldato Takash, per quale motivo si è portato appresso delle foto compromenttenti, se non per ricattare il dottore e a questo punto l'ultima domanda: per quale motivo ricattare il dottore? Solo per un trattamento di riguardo o una protezione dall'alto o per altro?
Accidenti che bel clima, il sabotatore ha davvero fatto un buon lavoro!

Nicholas ha detto...

Il sabotatore qui c'entra poco, Takash ricattava Werner evidentemente, nei post precedenti erano già venuti fuori alcuni comportamenti di Takash non proprio limpidi (era il soldato mancante quando il gruppo è tornato da Fieni, nel taccuno di Heinz è segnato "Il soldato Juhazs e il soldato Takash hanno avuto un diverbio, alla fine del quale il soldato Takash ha consegnato qualcosa al soldato Juhazs (forse un monile di qualche genere)" è il soldato che ha chiesto al capitano se aveva servito a Debrecem).
Al punto che Heinz se lo è portato dietro tra i vicoli anche per tenerlo d'occhio.

In ogni caso in SR, il segreto del dottor Werner è un segreto molto pericoloso, le leggi del Reich sono chiare su questo punto, e non solo i tedeschi ma anche chi vive sotto il Reich come gli ungheresi sono molto ideologizzati, sopratutto i soldati, quindi è un'ottima leva di ricatto.

Mr. Mist ha detto...

Il mio pensiero sul sabotatore riguardava il fatto che: il sospetto generale, conseguenza del suo operato, ha portato ulteriori divisioni nel gruppo, amplificate da episodi come questo. Non credo, anche se a questo punto della storia è ancora prematuro escludere a priori qualcosa, che il sabotatore conoscesse il segreto del dottore, di sicuro il clima teso nel gruppo era una conseguenza che si aspettava e probabilmente cercava.

Rimane ancora da capire perchè Takash ricattasse il dottore, ma da quello che ho letto è il tipo di persona che tende a stare antipatico agli altri ed avere una protezione in alto gli avrebbe reso la vita meno difficile.

Nicholas ha detto...

Ah si si, sul clima di sospetto hai perfettamente ragione, e sta solo peggiorando.
Takash è un ungherese in un mondo di tedeschi, ci sono molti motivi per mettere su un ricatto: protezione, guadagno o anche semplice rivalsa.
I medici nel Reich sono la categoria più importante.

Ale ha detto...

Sviluppo decisamente interessante!

andrea ha detto...

Ammazza, ci hai dato dentro con le armi di ricatto!

Per curiosità, come hai gestito il discorso dell'omosessualità con il giocatore che interpretava il dottore?
Anche se siamo nel 2017, alcune delle persone che conosco si rifiuterebbero di giocare un omosessuale...

Nicholas ha detto...

Werner era uno dei pg secondari del capitano e, anche se la mia narrazione va per le lunghe, qui non avevamo giocato tante sessioni quindi l'omosessualità non era ancora stata giocata.
In ogni caso non ricordo di aver mai avuto giocatori che giocassero personaggi gay ma di norma, la componente sessuale, di solito è declinata a fare i cretini al bordello e poco altro.
Ad esempio non ho mai avuto campagne o avventure con "la grande storia d'amore (TM)".

Anyway non credo avrebbero eccessivi problemi con l'omosessualità in se più che altro è un mondo che conoscendo poco sarebbe anche difficile da ruolare, anche perchè, in generale, i sentimenti sono difficili da ruolare.
Tra l'altro sono rimasti tutti abbastanza seri invece che fare battutacce, segno che l'ambientazione funzionava bene.