Varga balza in piedi e raggiunge di corsa Juhazs “Juhazs! Wolf è sparito e Nagi anche!”.
Il soldato ungherese lascia cadere la sbarra di metallo che stava incastrando tra due cassoni.
“Andiamo” dice risoluto armando il fucile.
Varga indica una porta socchiusa “Di là”.
I due si ritrovano in un ala abbandonata dell’edificio.
Un lungo corridoio, immerso nell’oscurità, appena rischiarato dalla luce di alcune crepe nel soffitto.
Tendono l’orecchio ma non si sente nulla.
“Tu vai di la” dice Juhazs.
I due si separano e iniziano ad aprire le varie porte del corridoio.
Varga estrae la Tokarev.
“Niente!” dice Juhazs
“Niente nemmeno qui” fa eco Varga.
Aprono altre porte sempre più in fretta.
“Fai attenzione potrebbero esserci dei morti” urla Varga.
Ma Juhazs non risponde.
“Juhazs?” chiama di nuovo.

Il giovane interprete torna sui suoi passi e vede una porta aperta.
Entra.
Juhazs è chinato sul corpo di Nagi.
La ragazza è in terra in un piccolo ufficio, stesa tra pezzi di soffitto e sedie rovesciate.
Schizzi di sangue hanno imbrattato il pavimento intorno.
I vestiti sono strappati mettendo in mostra il corpo esile. La pelle lucida è coperta di abrasioni.
Il viso è tumefatto, le labbra spaccate, gli occhi chiusi e gonfi.
L’interprete fa un passo in avanti, lo scarpone militare scricchiola mentre calpesta alcuni denti spaccati.
Juhazs è chino tra i calcinacci, una mano regge la testa della ragazza, l’altra stringe il fucile.
“È viva” sussurra.

90 - LA SCOMPARSA DI NAGI


Varga balza in piedi e raggiunge di corsa Juhazs “Juhazs! Wolf è sparito e Nagi anche!”.
Il soldato ungherese lascia cadere la sbarra di metallo che stava incastrando tra due cassoni.
“Andiamo” dice risoluto armando il fucile.
Varga indica una porta socchiusa “Di là”.
I due si ritrovano in un ala abbandonata dell’edificio.
Un lungo corridoio, immerso nell’oscurità, appena rischiarato dalla luce di alcune crepe nel soffitto.
Tendono l’orecchio ma non si sente nulla.
“Tu vai di la” dice Juhazs.
I due si separano e iniziano ad aprire le varie porte del corridoio.
Varga estrae la Tokarev.
“Niente!” dice Juhazs
“Niente nemmeno qui” fa eco Varga.
Aprono altre porte sempre più in fretta.
“Fai attenzione potrebbero esserci dei morti” urla Varga.
Ma Juhazs non risponde.
“Juhazs?” chiama di nuovo.

Il giovane interprete torna sui suoi passi e vede una porta aperta.
Entra.
Juhazs è chinato sul corpo di Nagi.
La ragazza è in terra in un piccolo ufficio, stesa tra pezzi di soffitto e sedie rovesciate.
Schizzi di sangue hanno imbrattato il pavimento intorno.
I vestiti sono strappati mettendo in mostra il corpo esile. La pelle lucida è coperta di abrasioni.
Il viso è tumefatto, le labbra spaccate, gli occhi chiusi e gonfi.
L’interprete fa un passo in avanti, lo scarpone militare scricchiola mentre calpesta alcuni denti spaccati.
Juhazs è chino tra i calcinacci, una mano regge la testa della ragazza, l’altra stringe il fucile.
“È viva” sussurra.

7 commenti:

andrea ha detto...

Ho come l'impressione che Wolf sia appena diventato un uomo morto, solo che ancora non lo sa.

Ammetto che è un'affermazione strana, considerando l'ambientazione...

rocco ha detto...

Stavolta ho idea che nessuno potrà evitargli una punizione esemplare...E se nagi è in grado di testimoniare e accusarlo
potrebbero anche giustiziarlo!

andrea ha detto...

La testimonianza di un'ungherese non è molto significativa. E' più probabile un linciaggio.

Mr. Mist ha detto...

Qui credo che inizierà un curioso percorso mentale per i nazi:
Nagi per la propaganda è una sub-umana il cui unico compito è servire la razza eletta, ma è anche colei che li ha curati, ha impedito a molti di loro di morire una brutta morte a causa della setticemia, e ancora dovrà farlo. In questa avventura i crucchi hanno scoperto che esiste la persona dietro l'argomento di propaganda, una persona che con dedizione e dignità fa il suo lavoro al meglio e condividendo i pericoli con gli altri, una persona che merita giustizia a prescindere da chi le ha fatto del male.
Ora vedremo come si comporteranno, quale sarà l'atteggiamento del capitano & co.

Nicholas ha detto...

Ok, questo era uno degli episodi peggiori dell'avventura, in ogni caso uno dei temi portanti dell'avventura è quello evidenziato da Mr. Mist, in realtà è molto difficile per i giocatori ragionare come nazisti, anche se l'avventura lo richiede, il fatto che un tedesco violenti, o anche uccida un ungherese non è un grosso problema per le leggi del Reich, nessun tedesco si sognerebbe di giustiziare un ariano per aver ucciso un sub-umano.

Ma il fatto resta gravissimo, al capitano il compito di tenere unito il gruppo, punire un tedesco ma al contempo rispettare le leggi del Reich, altrimenti sarebbero i tedeschi a insorgere.

Klaus ha detto...

Personalmente la cosa che mi ha piu' infastidito e' che Nagi era l'unica che poteva ancora curare eventuali feriti

Mr. Mist ha detto...

E non è una considerazione da poco!
La condotta di Wolff è ignobile da almeno due punti di vista: da quello umano perchè ha commesso uno stupro, che è sempre un reato, poi ci sono tutte le attenuanti nazi-razziali del cazso, ma nessun giudice anche del reich lascerebbe andare via "impunito" uno stupratore, anche perchè magari un'altra volta ci ricasca e lo fa ad una sana ragazza ariana...
Dal punto di vista militare: ha seriamente compromesso la capacità operativa dell'unica persona in grado di curare i membri della colonna, alcuni dei quali, oltre ad essere ariani (non dimentichiamocelo per carità) sono ancora bisognosi di cure, così facendo il soldato Wolff ha seriamente compromesso anche la capacità operativa dell'unità e di conseguenza la riuscita della missione.