La notte è fredda, il cielo terso.
Heinz guarda le forme scure dei camion e l’apparecchiatura radio che nessuno di loro riesce a far funzionare.
Aggancia un paio di bombe alla cintura e controlla il fucile.
Il fiato si condensa nel gelo della notte.
Otto lo raggiunge, gli altri sono già in piedi.
I piani sono cambiati.
“Dobbiamo approfittare dei danni che abbiamo inferto ai nostri assalitori” annuncia Otto al gruppo “avanzeremo nella città a fari spenti e cercheremo di farci strada verso le montagne, a tal proposito ci verrà comodo il Panzerfaust che abbiamo trovato”.
I soldati e i civili si sparpagliano sui mezzi.
Kovacs prende posto aiutato da Juhazs, nessuno gli ha estratto il proiettile, si sono limitati a disinfettare la ferita e a fasciarla il più stretto possibile.
I due camion scendono verso valle seguendo la strada.
Il convoglio passa a fianco ai resti dell’ospedale crivellato di proiettili e prosegue immettendosi nella strada principale.
I mezzi sobbalzano sulla strada ingombra di neve e macerie
Sui cassoni nessuno parla.
I morti si aggirano per le strade, la città sembra essersi svegliata completamente.
I camion accelerano, Klaus, sul mezzo di testa, accende le luci.
A destra e a sinistra sfilano alcune basse case e magazzini industriali fatiscenti.
I fari illuminano i morti che si muovono a gruppi.
I due camion fanno del loro meglio per evitarli mentre corrono verso la periferia nord.
Davanti la strada è sgombra.
La velocità cresce.
A fianco al pilota, Otto regge il Panzerfaust e si sporge nell’aria gelida della notte.
Sul camion dietro Heinz controlla il retro della strada con la mitragliatrice.
I civili si schiacciano sul fondo, Varga e Racz tengono Nagi al coperto tra di loro.
All’improvviso davanti ai camion appaiono alcune rozze barricate messe a bloccare la strada.
“Ci siamo” mormora Otto.
Si gira vero Klaus.
“Accelera!” ordina secco.

105 - CORSA NELLA NOTTE

La notte è fredda, il cielo terso.
Heinz guarda le forme scure dei camion e l’apparecchiatura radio che nessuno di loro riesce a far funzionare.
Aggancia un paio di bombe alla cintura e controlla il fucile.
Il fiato si condensa nel gelo della notte.
Otto lo raggiunge, gli altri sono già in piedi.
I piani sono cambiati.
“Dobbiamo approfittare dei danni che abbiamo inferto ai nostri assalitori” annuncia Otto al gruppo “avanzeremo nella città a fari spenti e cercheremo di farci strada verso le montagne, a tal proposito ci verrà comodo il Panzerfaust che abbiamo trovato”.
I soldati e i civili si sparpagliano sui mezzi.
Kovacs prende posto aiutato da Juhazs, nessuno gli ha estratto il proiettile, si sono limitati a disinfettare la ferita e a fasciarla il più stretto possibile.
I due camion scendono verso valle seguendo la strada.
Il convoglio passa a fianco ai resti dell’ospedale crivellato di proiettili e prosegue immettendosi nella strada principale.
I mezzi sobbalzano sulla strada ingombra di neve e macerie
Sui cassoni nessuno parla.
I morti si aggirano per le strade, la città sembra essersi svegliata completamente.
I camion accelerano, Klaus, sul mezzo di testa, accende le luci.
A destra e a sinistra sfilano alcune basse case e magazzini industriali fatiscenti.
I fari illuminano i morti che si muovono a gruppi.
I due camion fanno del loro meglio per evitarli mentre corrono verso la periferia nord.
Davanti la strada è sgombra.
La velocità cresce.
A fianco al pilota, Otto regge il Panzerfaust e si sporge nell’aria gelida della notte.
Sul camion dietro Heinz controlla il retro della strada con la mitragliatrice.
I civili si schiacciano sul fondo, Varga e Racz tengono Nagi al coperto tra di loro.
All’improvviso davanti ai camion appaiono alcune rozze barricate messe a bloccare la strada.
“Ci siamo” mormora Otto.
Si gira vero Klaus.
“Accelera!” ordina secco.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

O la va o si schiantan!

Ale ha detto...

Che ansia.... :D

Nicholas ha detto...

Si entra nel vivo, l'avventura si avvicinava al finale e i pg erano pronti a dare il tutto per tutto.

andrea ha detto...

@MrMist: ahahahahahaha XD

Non vedo l'ora di leggere come andrà a finire!