Ritornati alla base i tre si sottopongono anche loro ai controlli di Nagi e risultano in buona salute, solo Klaus ha un brutto raffreddore ma nulla di preoccupante.
L’infermiera fa quindi il suo resoconto al capitano aiutata da Varga che traduce.
“Dice che tutti i soldati stanno abbastanza bene, la gamba di Marcus si sta riprendendo velocemente e anche Pecsi sta molto meglio”.
Varga fa cenno all’infermiera di continuare, la ragazza riprende a parlare.
“È preoccupata per l’ingegnere Bohm, è molto malato e sospetta si tratti di qualcosa di grave ma non sa bene cosa.”
“Cercherò di capirlo direttamente da lui” dice Otto “c’è altro?”

Nagi rimane silenziosa un attimo, poi aggiunge ancora qualcosa.
“Il soldato Schimtz si è rifiutato di farsi visitare”.
Heinz drizza le orecchie.
“Deve sottoporsi anche lui al controllo!” dice.
“No” ribatte il capitano “il soldato Schimtz sta bene e se non vuole sottoporsi a un controllo è libero di farlo”.
Quindi guarda duramente il soldato scelto “Tu non dovevi cercare Takash?”
Heinz non dice nulla.
“Dopo faremo i conti per la tua disobbedienza”.
Il capitano convoca quindi Bohm, l’uomo è pallido e tossisce spesso.
“Nagi ci dice che non stai bene da giorni e che il dottor Werner ti aveva in cura”
Bohm annuisce.
“Per cosa?”
“Polmonite”.
Un accesso di tosse spezza le sue parole.
Il capitano si rivolge quindi a Nagi attraverso l’interprete.
“Puoi curarlo?”
La ragazza scuote il capo.
 “Dice che tutti i medicinali sono scritti in tedesco, e non sa cosa gli desse il dottore, lei è solo una semplice infermiera, però aggiunge che forse degli antibiotici aiuterebbero…”
Otto congeda tutti.
Polmonite… e siamo senza dottori.
Prende una lista dei rifornimenti che gli hanno consegnato da poco: il cibo durerà due o tre giorni ancora, i medicinali, anche quelli generici, sono ridotti al lumicino.
Tra poco i morti saranno l’ultimo dei nostri problemi.

55 - RAPPORTO MEDICO

Ritornati alla base i tre si sottopongono anche loro ai controlli di Nagi e risultano in buona salute, solo Klaus ha un brutto raffreddore ma nulla di preoccupante.
L’infermiera fa quindi il suo resoconto al capitano aiutata da Varga che traduce.
“Dice che tutti i soldati stanno abbastanza bene, la gamba di Marcus si sta riprendendo velocemente e anche Pecsi sta molto meglio”.
Varga fa cenno all’infermiera di continuare, la ragazza riprende a parlare.
“È preoccupata per l’ingegnere Bohm, è molto malato e sospetta si tratti di qualcosa di grave ma non sa bene cosa.”
“Cercherò di capirlo direttamente da lui” dice Otto “c’è altro?”

Nagi rimane silenziosa un attimo, poi aggiunge ancora qualcosa.
“Il soldato Schimtz si è rifiutato di farsi visitare”.
Heinz drizza le orecchie.
“Deve sottoporsi anche lui al controllo!” dice.
“No” ribatte il capitano “il soldato Schimtz sta bene e se non vuole sottoporsi a un controllo è libero di farlo”.
Quindi guarda duramente il soldato scelto “Tu non dovevi cercare Takash?”
Heinz non dice nulla.
“Dopo faremo i conti per la tua disobbedienza”.
Il capitano convoca quindi Bohm, l’uomo è pallido e tossisce spesso.
“Nagi ci dice che non stai bene da giorni e che il dottor Werner ti aveva in cura”
Bohm annuisce.
“Per cosa?”
“Polmonite”.
Un accesso di tosse spezza le sue parole.
Il capitano si rivolge quindi a Nagi attraverso l’interprete.
“Puoi curarlo?”
La ragazza scuote il capo.
 “Dice che tutti i medicinali sono scritti in tedesco, e non sa cosa gli desse il dottore, lei è solo una semplice infermiera, però aggiunge che forse degli antibiotici aiuterebbero…”
Otto congeda tutti.
Polmonite… e siamo senza dottori.
Prende una lista dei rifornimenti che gli hanno consegnato da poco: il cibo durerà due o tre giorni ancora, i medicinali, anche quelli generici, sono ridotti al lumicino.
Tra poco i morti saranno l’ultimo dei nostri problemi.

4 commenti:

andrea ha detto...

Sviluppo interessante ed idea originale aggiungere il problema delle malattie. E' un elemento di solito ignorato ed io, di solito, lo uso solamente quando c'è bisogno di far "sparire" un PG non presente o un PNG che ha qualcosa da nascondere =P

Nicholas ha detto...

Bhe il sistema di gioco lo permetteva abbastanza di conseguenza ne ho approfittato.
Nemmeno io ho mai usato troppo le malattie, ho iniziato a esplorarne un po' la possibilità a WH che si presta meglio (al contrario di D&D i giocatori sono molto più spaventati da un epidemia).
Poi non farei mai morire i pg di malattia (perchè tendo a evitare, per quanto possibile, tutte quelle situazioni in cui si possa morire per un singolo tiro sbagliato) ma anche solo una lunga degenza con malus vari è sufficente a spaventare i giocatori.
Sopratutto in aree pericolose dove essere debilitati da forti svantaggi in eventuali combattimenti.

Mr. Mist ha detto...

Il problema delle malattie io l'ho affrontato in Ravenloft, con nonmorti che attaccano, il più vasto campionario di malattie possibili ed immaginabili con effetti che vanno dalla morte in poco tempo (giorni quando va bene) alle debilitazioni più pesanti, come la perdita anche permanente di punti abilità (soprattutto Carisma).
In genere quando potevo cercavo di fare incontrare i non morti con le malattie peggiori solo alla fine dell'avventura, permettendo al personaggio di arrivare in tempo a curarla tramite l'intervento di un chierico o di un guaritore. In un'ambientazione dove non ci sono chierici la cosa diventa più delicata, i dottori non sono dappertutto e a volte possono non essere sempre in grado di curare il male in tempo, in questo caso la scelta milgiore per me è rendere l'effetto della malattia come una debilitazione progressiva che porta il personaggio ad essere inutilizzabile dal giocatore, e bisognoso delle cure da parte degli altri personaggi, come riposo, calore e idratazione ecc. senza però morire del tutto.

Nicholas ha detto...

A WH va per la maggiore il tema delle mutilazioni, anche se spesso i pg preferiscono evitarle con i punti fato.
Però per un po' abbiamo avuto un giocatore senza una mano che si è fatto costruire una protesi per poter usare l'arco.
Poi è morto.