La strada è un come un corridoio bianco circondato da pareti di conifere innevate. La carreggiata, scivolosa e decisamente meno battuta della 80, costringe Joe a rallentare l'andatura. La neve cade ormai fittissima, in grandi fiocchi soffici che ricoprono rapidamente ogni cosa.
- Se va avanti così domani mattina ce n'è giù un metro! - commenta Joe, con il naso appiccicato al parabrezza mezzo appannato, nel tentativo di vedere qualcosa ed evitare di finire fuori strada. - Russo, dove ci porta questa strada?
- Dovrebbe collegarci alla statale 88, che arriva a Davenport da nord. Se non ci beccano prima. - risponde freddo Yuri.
Dopo alcuni chilometri il bosco di conifere si apre sulla vasta campagna dell'Illinois, imbiancata a perdita d'occhio.
Silenzio. Il silenzio tutt'attorno è inquietante, innaturale. La neve cade talmente fitta che pare attutire anche il rumore del motore stesso del furgone. Un silenzio che riempie anche l'abitacolo. Un silenzio inquieto, spezzato solo dal ronzio della ventola del PC di Yuri.
Computer che con un sibilo, decide di tacere a sua volta.
- Merda. La batteria. Andata. - constata Yuri.
Joe sembra non ascoltarlo, intento a guidare: - Ehi! Che cazzo è là? - chiede all'improvviso. In lontananza, bagliori blu lampeggiano nella notte.
- Un posto di blocco, siamo fottuti - dice Greg, ormai rassegnato.
- Fottuti un corno! - e così dicendo Joe svolta a destra, in una piccola mulattiera che si snoda tra i campi dalla strada principale.
Il furgone fatica a incedere, la strada è stretta, probabilmente sterrata e poco più larga del mezzo stesso. Come se non bastasse, è ricoperta da venti centimetri di neve fresca, indice che di qua non è passato di sicuro nessuno.
- Voglio proprio vedere come ci arrivano qua! Le strade fanno schifo per noi, ma anche per loro! E io guido meglio di loro! - esclama Joe, senza perdersi d'animo.
All'improvviso Lina inizia a chiamare a gran voce Jerry. La testa del capo è poggiata sulle cosce della ragazza. Lina gli dà degli schiaffi leggeri sulle guance. Alcune lacrime scendono dai suoi occhi a mandorla.
- Svegliati, ti prego! Non puoi lasciarmi! Aiutatemi! - Lina è chiaramente in preda al panico - Sta morendo! Dobbiamo trovare soccorsi! Jerry...!
Jerry stringe la mano di Lina, e apre a fatica gli occhi. Dalla sua bocca esce solo un bisbiglio: - Ce la faremo...
E sorride.

1.11 - CE LA FAREMO

La strada è un come un corridoio bianco circondato da pareti di conifere innevate. La carreggiata, scivolosa e decisamente meno battuta della 80, costringe Joe a rallentare l'andatura. La neve cade ormai fittissima, in grandi fiocchi soffici che ricoprono rapidamente ogni cosa.
- Se va avanti così domani mattina ce n'è giù un metro! - commenta Joe, con il naso appiccicato al parabrezza mezzo appannato, nel tentativo di vedere qualcosa ed evitare di finire fuori strada. - Russo, dove ci porta questa strada?
- Dovrebbe collegarci alla statale 88, che arriva a Davenport da nord. Se non ci beccano prima. - risponde freddo Yuri.
Dopo alcuni chilometri il bosco di conifere si apre sulla vasta campagna dell'Illinois, imbiancata a perdita d'occhio.
Silenzio. Il silenzio tutt'attorno è inquietante, innaturale. La neve cade talmente fitta che pare attutire anche il rumore del motore stesso del furgone. Un silenzio che riempie anche l'abitacolo. Un silenzio inquieto, spezzato solo dal ronzio della ventola del PC di Yuri.
Computer che con un sibilo, decide di tacere a sua volta.
- Merda. La batteria. Andata. - constata Yuri.
Joe sembra non ascoltarlo, intento a guidare: - Ehi! Che cazzo è là? - chiede all'improvviso. In lontananza, bagliori blu lampeggiano nella notte.
- Un posto di blocco, siamo fottuti - dice Greg, ormai rassegnato.
- Fottuti un corno! - e così dicendo Joe svolta a destra, in una piccola mulattiera che si snoda tra i campi dalla strada principale.
Il furgone fatica a incedere, la strada è stretta, probabilmente sterrata e poco più larga del mezzo stesso. Come se non bastasse, è ricoperta da venti centimetri di neve fresca, indice che di qua non è passato di sicuro nessuno.
- Voglio proprio vedere come ci arrivano qua! Le strade fanno schifo per noi, ma anche per loro! E io guido meglio di loro! - esclama Joe, senza perdersi d'animo.
All'improvviso Lina inizia a chiamare a gran voce Jerry. La testa del capo è poggiata sulle cosce della ragazza. Lina gli dà degli schiaffi leggeri sulle guance. Alcune lacrime scendono dai suoi occhi a mandorla.
- Svegliati, ti prego! Non puoi lasciarmi! Aiutatemi! - Lina è chiaramente in preda al panico - Sta morendo! Dobbiamo trovare soccorsi! Jerry...!
Jerry stringe la mano di Lina, e apre a fatica gli occhi. Dalla sua bocca esce solo un bisbiglio: - Ce la faremo...
E sorride.

3 commenti:

Gabriele ha detto...

Bellissima questa cronaca :)
Volevo aspettare fino alla fine prima di commentare, ma non posso trattenermi dal farvi i miei complimenti.
Complimenti ai giocatori e complimenti al Master, che oltretutto scrive proprio bene :)

Ale ha detto...

Quale onore! Grazie, davvero!
Detto da te che sei la mente di questo fantastico gdr, ha una valenza ancora maggiore!

Dedowar ha detto...

Grazie, Gabriele!
Complimenti a te per avere creato quest'ottimo sistema di gdr!