
- Dunque siete in sei, e volete sei stanze singole - ripete la signora, facendo eco a quanto appena chiesto da Joe.
- Esatto. I nostri amici arriveranno a breve. Li andremo a prendere tra poco. Sono rimasti indietro a causa del tempaccio... -
- Eh già, che nevicata! Dev'essere proprio difficile arrivare qui con queste strade! - conferma la vecchietta.
Joe sogghigna. La signora Sterling sarà sì premurosa, ma ha anche l'aria di essere un po' tocca, o quanto meno credulona. Di sicuro questo aspetto tornerà loro utile.
Lo sguardo di Joe corre sulle pagine vuote del registro: - E' molto che non ha clienti, signora...
- Sì, giovanotto. Ormai il mio motel è un caro vecchio ricordo. E' da tanto che non viene più nessuno, ma io vivo qua lo stesso, con la mia pensione - risponde la Sterling con voce malinconica. -Purtroppo se ne sono andati via tutti da Brumhill. Prima i giovani, verso la città, verso nuove opportunità, alla ricerca della felicità... uno ad uno se ne sono andati tutti. Poi i vecchi: chi ospitato dai figli, chi chiamato dal Signore...
La signora Sterling congiunge le mani, prima di continuare. Il suo sguardo si perde in ricordi di un tempo che non tornerà.
- Ma signora, come fa a vivere qui tutta sola? Voglio dire, senza nessuno, senza un'auto, senza provviste... - chiede Greg, con fare quasi sospettoso. Le sue barriere inibitorie sono già calate sotto l'effetto del whisky con cui la Sterling gli ha concesso di rimpinguare la sua fiaschetta, in conto alle camere che affitteranno.
- Oh, ma per queste piccole faccende c'è il mio caro nipote Trevor! Per fortuna almeno lui non si è dimenticato della sua vecchia zia! Trevor è un bravo ragazzo e mi fa visita di quando in quando, aiutandomi a sbrigare le commissioni. E poi mi fa anche compagnia. Sapete, doveva venire qui per cena, così mi ha detto l'ultima volta. Ma immagino che con tutta questa neve, non sia riuscito a raggiungere Brumhill. Che peccato! Avevo cucinato un ottimo arrosto! Spero riesca a venire durante le feste!
- Ma signora, perchè non l'ha chiamato? Non ha un telefono? - chiede sbalordito Joe.
- No. A che serve? - risponde candida la donna, facendo spallucce - Ad ogni modo, firmi qui, signor...
Joe ha un'esitazione. Quindi, dissimulando un'eccessiva sicurezza risponde: - Andretti!
La Sterling lo fissa, socchiudendo gli occhi, come nello sforzo di riconoscerlo: - Andretti, Andretti... un tempo qui viveva un tale con lo stesso cognome. Aveva una fattoria poco a nord.
In pochi secondi l'anziana signora è già persa nell'intreccio di ricordi del passato legati a quel misterioso cognome di fantasia. Racconta di una famiglia, dell'incendio di un granaio e del trasferimento del capofamiglia a Chicago quando gli affari non andavano più.
Joe coglie la palla al balzo: - Signora, ma l'Andretti di cui parla è il mio prozio! Che coincidenza!
La signora Sterling sembra emozionarsi ancora di più a questa notizia, come se la comune conoscenza di una persona rendesse questi sconosciuti arrivati al motel delle persone "di famiglia". A questo punto per Joe non è difficile strappare alla signora un prezzo da vero grassatore, in cui fa rientrare, oltre alle stanze, anche i pasti, le sigarette e le non trascurabili consumazioni di Greg.
- Bene signora. E' ora che andiamo a prendere i nostri amici - dice Joe al termine della trattativa, sorreggendo un barcollante Greg, che insiste per farcela da solo a suon di "scto bene!".
- Certo, certo! - risponde entusiasta la vecchietta - Nel frattempo vado ad aprire i termosifoni delle camere. Per caso i vostri amici gradiscono un po' di arrosto?
Commenti
Comunque hai mantenuto un comportamento da gran filibustiere chiedendo uno sconto incredibile alla vecchia... con tutti i soldi che avevate appena sgraffignato, potevi anche permetterti un braccino meno corto!
Ma alla vecchia non la sia fa, quella ne sa una più del diavolo ]:)
Sentiti libero di usare questo spazio per proporre cognomi. Una volta che mi avrai fornito una lista degna di nota, aprirò un sondaggio per vedere qual è quello preferito dai lettori!