Lina prova a prendere sonno. E' l'una passata ormai.
Non si può dire lo stesso di Greg, seduto con la schiena appoggiata alla parete e lo shotgun imbracciato, gli occhi rossi per la stanchezza e la tensione.
Joe e Yuri sono andati nella stanza accanto a riposare, quella di Rudy.
Greg ripensa a quanto avvenuto poco prima. Sta seduto, al buio: solo la luce del cesso filtra attraverso la porta socchiusa. Il silenzio interrotto solo dal respiro faticoso di Jerry.
Pensa e ripensa, e rapito non si accorge di come gli occhi si chiudano da soli, e la dormiveglia avanzi pronta a precedere il sonno.
Poi, il rumore di una goccia lo ridesta, di colpo. I nervi esplodono, le orecchie tese in ascolto. Uno sgocciolare rapido proviene dal bagno, lo tortura, gli penetra come un trapano nelle meningi.
Greg bestemmia, si alza col fucile in mano, non è in sé. Apre la porta del bagno, sbattendola rumorosamente.
Lina si sveglia di soprassalto.
Il lavello è tappato, e dentro c'è acqua sporca di sangue, in cui il rubinetto perde goccia a goccia. E' stato quel deficiente di Rudy a non farla scolare. Greg impreca, urla, sembra un pazzo.
- Cosa c'è Greg? Cosa c'è? - chiede Lina spaventata, alzandosi e avvicinandosi al bagno.
- Zitta tu, troia! Lasciami stare!!! - sbraita Greg, con gli occhi fuori dalle orbite.
Lina si ritrae tremante. E' pericoloso. E ha un fucile.
Greg apre il tappo, stringe le manopole del rubinetto e torna a sedere.

Nella stanza di Martinez, Yuri bisbiglia con sé stesso, convincendosi che la presenza di suo padre non può essere altro che un'allucinazione. Non poteva essere lui. Ma allora... chi era? E quelle orme...
I suoi compagni hanno deciso di fare turni di veglia nonostante la stanchezza. Yuri ha scelto il primo, per poter poi dormire la notte filata. Ma non ha sonno.
Gli occhi del giovane russo vagano nella stanza buia. Il silenzio lo inquieta. La radio...
Le sue dita sottili ruotano una manopola, l'accende, gracchia...
Frank Sinatra... but more, much more than this... I did it my waaaaaay...
- Abbassa, testa di cazzo! - impreca Joe, risvegliato in malo modo.
Rudy è più diretto. Si alza accigliato, si avvicina alla radio e la spegne.
... but through it all, when there was doubt... I ate it up and spit it out... I face it all...
The Voice continua a suonare, sotto lo sguardo allibito di Rudy.
... and I stood tall...
Il veterano afferra il cavo e strappa la presa.
... I did it my waaaaaay...
La radio continua per alcuni interminabili secondi. Poi, silenzio.

1.30 - FUORI CONTROLLO

Lina prova a prendere sonno. E' l'una passata ormai.
Non si può dire lo stesso di Greg, seduto con la schiena appoggiata alla parete e lo shotgun imbracciato, gli occhi rossi per la stanchezza e la tensione.
Joe e Yuri sono andati nella stanza accanto a riposare, quella di Rudy.
Greg ripensa a quanto avvenuto poco prima. Sta seduto, al buio: solo la luce del cesso filtra attraverso la porta socchiusa. Il silenzio interrotto solo dal respiro faticoso di Jerry.
Pensa e ripensa, e rapito non si accorge di come gli occhi si chiudano da soli, e la dormiveglia avanzi pronta a precedere il sonno.
Poi, il rumore di una goccia lo ridesta, di colpo. I nervi esplodono, le orecchie tese in ascolto. Uno sgocciolare rapido proviene dal bagno, lo tortura, gli penetra come un trapano nelle meningi.
Greg bestemmia, si alza col fucile in mano, non è in sé. Apre la porta del bagno, sbattendola rumorosamente.
Lina si sveglia di soprassalto.
Il lavello è tappato, e dentro c'è acqua sporca di sangue, in cui il rubinetto perde goccia a goccia. E' stato quel deficiente di Rudy a non farla scolare. Greg impreca, urla, sembra un pazzo.
- Cosa c'è Greg? Cosa c'è? - chiede Lina spaventata, alzandosi e avvicinandosi al bagno.
- Zitta tu, troia! Lasciami stare!!! - sbraita Greg, con gli occhi fuori dalle orbite.
Lina si ritrae tremante. E' pericoloso. E ha un fucile.
Greg apre il tappo, stringe le manopole del rubinetto e torna a sedere.

Nella stanza di Martinez, Yuri bisbiglia con sé stesso, convincendosi che la presenza di suo padre non può essere altro che un'allucinazione. Non poteva essere lui. Ma allora... chi era? E quelle orme...
I suoi compagni hanno deciso di fare turni di veglia nonostante la stanchezza. Yuri ha scelto il primo, per poter poi dormire la notte filata. Ma non ha sonno.
Gli occhi del giovane russo vagano nella stanza buia. Il silenzio lo inquieta. La radio...
Le sue dita sottili ruotano una manopola, l'accende, gracchia...
Frank Sinatra... but more, much more than this... I did it my waaaaaay...
- Abbassa, testa di cazzo! - impreca Joe, risvegliato in malo modo.
Rudy è più diretto. Si alza accigliato, si avvicina alla radio e la spegne.
... but through it all, when there was doubt... I ate it up and spit it out... I face it all...
The Voice continua a suonare, sotto lo sguardo allibito di Rudy.
... and I stood tall...
Il veterano afferra il cavo e strappa la presa.
... I did it my waaaaaay...
La radio continua per alcuni interminabili secondi. Poi, silenzio.

5 commenti:

jamila ha detto...

Insisto, potrebbe essere meglio l'assideramento!

Ale ha detto...

ihihihih!!!

Anonimo ha detto...

Eh, pure la risatina alla Kade mi sembra troppo!
J.

Mr. Mist ha detto...

Però che batterie questa radio.
A proposito della canzone in questione, non inizia per caso con una strofa che fa più o meno così: "And now the end is near...".
Mi sembra che la scelta della canzone sia profetica!

Ale ha detto...

eheheheh... hai ragione Mr.Mist, giocatore attento!
Nessuno aveva colto questo dettaglio...

...neanche il Master!