Yuri è incredulo.
Pur di dare una spiegazione all'impossibile, comincia a fare congetture elettrotecniche a cui probabilmente crede poco anche lui.
- Dovevi tenerla spenta quella cazzo di radio - minimizza Joe, con la sua usuale leggerezza - Ti dò il cambio Madronich, fatti una dormita.
I minuti di questa notte sembrano eterni, e presto Joe si spazientisce. Cammina un po', avanti e indietro nella camera. Ci vorrebbe un goccetto, e una buona sigaretta...
Joe esce dalla stanza, dirigendosi verso la reception.
Dietro il bancone, scorre con gli occhi lo scaffale dei liquori. Ci sono marche che non sono nemmeno più in commercio. Sceglie e afferra una bottiglia di bourbon, poi il suo sguardo viene attirato da pacchetto di toscanelli Cohiba nella rastrelliera delle sigarette. Una confezione vecchia, ormai fuori produzione, ma roba da veri intenditori.
Come diavolo ho fatto a non vederli prima...
Joe non resiste, deve prenderli. In uno slancio di onestà, lascia una banconota da 10$ sul bancone.
Tornato in camera, si siede comodamente, con le gambe appoggiate sullo scrittoio. Si versa un goccetto e accende il cohiba. Inspira. Questa è vita...
Espira. O almeno ci prova.
Il fumo gli si blocca in gola, senza volerne sapere di uscire. Joe si sforza di buttarlo fuori, prova a tossire ma non ci riesce! Istintivamente inspira, ancora di più, per prendere ossigeno, e ogni respiro produce i laceranti lamenti di chi cerca l'aria. Ogni respiro gli gonfia il petto senza poter uscire.
Joe sente i polmoni bruciare, le vene rigonfiarsi. Cade dalla sedia ribaltandosi, porta le mani al collo, si rialza. Le tempie martellano, ha l'impressione che la testa gli possa scoppiare da un momento all'altro. O morirà prima soffocato dal suo vizio?
Barcolla in cerca di una salvezza che nemmeno lui sa dove trovare, vede solo rosso. All'improvviso sente un pressione violenta all'addome, sono le braccia di Rudy che urla sputa! sputa!
Sputa cosa?!?
La stretta del veterano non fa altro che comprimere ulteriormente i polmoni, provocando a Joe un dolore indescrivibile.
Quando Greg arriva nella stanza, attirato dal trambusto, gli occhi di Joe sembrano sul punto di schizzare fuori dalle orbite, rossi di sangue per i capillari spaccati.
Joe sente il sangue come un tamburo, non ha più fiato, sente i muscoli degli arti tirarsi, sta morendo, le dita sono tese, cercano l'aria, anche loro, è come se le unghie si sollevassero, le vene si squarciassero, il cuore esplodesse. Sente il sangue inondargli gli occhi, le orecchie, il naso.
Espira.
Il fumo esce. Joe cerca l'aria, tossisce. Inspira, espira, regolare. Joe lo sa, era ormai questione di secondi. Le voci lontane e ovattate dei compagni si fanno sempre più reali.
Passano lunghi minuti prima che Joe si riprenda completamente. Il toscanello, esaminato (e anche fumato) da Greg, risulta essere assolutamente normale.
Joe non si capacita. Prende il pacchetto di cohiba e lo straccia in mano: - Maledetta vecchia, mi hai dato una buona ragione per smettere...

1.31 - FUMARE FA MALE

Yuri è incredulo.
Pur di dare una spiegazione all'impossibile, comincia a fare congetture elettrotecniche a cui probabilmente crede poco anche lui.
- Dovevi tenerla spenta quella cazzo di radio - minimizza Joe, con la sua usuale leggerezza - Ti dò il cambio Madronich, fatti una dormita.
I minuti di questa notte sembrano eterni, e presto Joe si spazientisce. Cammina un po', avanti e indietro nella camera. Ci vorrebbe un goccetto, e una buona sigaretta...
Joe esce dalla stanza, dirigendosi verso la reception.
Dietro il bancone, scorre con gli occhi lo scaffale dei liquori. Ci sono marche che non sono nemmeno più in commercio. Sceglie e afferra una bottiglia di bourbon, poi il suo sguardo viene attirato da pacchetto di toscanelli Cohiba nella rastrelliera delle sigarette. Una confezione vecchia, ormai fuori produzione, ma roba da veri intenditori.
Come diavolo ho fatto a non vederli prima...
Joe non resiste, deve prenderli. In uno slancio di onestà, lascia una banconota da 10$ sul bancone.
Tornato in camera, si siede comodamente, con le gambe appoggiate sullo scrittoio. Si versa un goccetto e accende il cohiba. Inspira. Questa è vita...
Espira. O almeno ci prova.
Il fumo gli si blocca in gola, senza volerne sapere di uscire. Joe si sforza di buttarlo fuori, prova a tossire ma non ci riesce! Istintivamente inspira, ancora di più, per prendere ossigeno, e ogni respiro produce i laceranti lamenti di chi cerca l'aria. Ogni respiro gli gonfia il petto senza poter uscire.
Joe sente i polmoni bruciare, le vene rigonfiarsi. Cade dalla sedia ribaltandosi, porta le mani al collo, si rialza. Le tempie martellano, ha l'impressione che la testa gli possa scoppiare da un momento all'altro. O morirà prima soffocato dal suo vizio?
Barcolla in cerca di una salvezza che nemmeno lui sa dove trovare, vede solo rosso. All'improvviso sente un pressione violenta all'addome, sono le braccia di Rudy che urla sputa! sputa!
Sputa cosa?!?
La stretta del veterano non fa altro che comprimere ulteriormente i polmoni, provocando a Joe un dolore indescrivibile.
Quando Greg arriva nella stanza, attirato dal trambusto, gli occhi di Joe sembrano sul punto di schizzare fuori dalle orbite, rossi di sangue per i capillari spaccati.
Joe sente il sangue come un tamburo, non ha più fiato, sente i muscoli degli arti tirarsi, sta morendo, le dita sono tese, cercano l'aria, anche loro, è come se le unghie si sollevassero, le vene si squarciassero, il cuore esplodesse. Sente il sangue inondargli gli occhi, le orecchie, il naso.
Espira.
Il fumo esce. Joe cerca l'aria, tossisce. Inspira, espira, regolare. Joe lo sa, era ormai questione di secondi. Le voci lontane e ovattate dei compagni si fanno sempre più reali.
Passano lunghi minuti prima che Joe si riprenda completamente. Il toscanello, esaminato (e anche fumato) da Greg, risulta essere assolutamente normale.
Joe non si capacita. Prende il pacchetto di cohiba e lo straccia in mano: - Maledetta vecchia, mi hai dato una buona ragione per smettere...

13 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Problemi col tabagismo? Volete smettere?
Affidatevi al metodo della sciura Sterling: sicuro al 100%, ora con la nuova formula: "soddisfatti o deceduti" XD

Ale ha detto...

Ahahahah!!!

Ale ha detto...

Tra un po' sui pacchetti metteranno la foto della vecchia al posto del riquadro nero con le frasi di morte!

Anonimo ha detto...

Potrebbe funzionare!
J.

Mr. Mist ha detto...

Quoto dopo 'sta storia sarà un vero deterrente per qualunque cosa!

jamila ha detto...

Guarda, se le dovesse ricapitare di non salvare contro "demenza" (e spero di no, nel senso che è scontato che non salverebbe ma la mistress magari non gliela lancerà contro di nuovo...), nella "visione" conseguente di J ci infilerò di sicuro la signor Sterling!
Sempre che ad Ale non dispiaccia.

Ale ha detto...

fai pure J! La Sterling così diventerà il peggior meta-incubo di tutti i tempi!

Mr. Mist ha detto...

Nel manuale dei mostri del D&D la metteremo tra Vecna ed il Tarrasque! ;)

jamila ha detto...

Armata di un flacone di conegrina???

Mr. Mist ha detto...

Un flacone di conegrina ed una caraffa di camomilla!

jamila ha detto...

...magari in coppia con la Fletcher...

Mr. Mist ha detto...

...si però poi ci vuole un amuleto antisfiga...MA POTENTE!!!

jamila ha detto...

Non potente, di più!