Rudy, Joe e Greg s'incamminano nella neve alta fino a metà gamba. Il freddo è pungente, i fiocchi cadono lenti e meno intensi della notte prima. La luce grigia e monotona del mattino è fastidiosa per gli occhi, e una bruma biancastra limita la visibilità.
I passi dei tre compagni sono l'unico rumore nel paesaggio desolato della via principale, suono che si smorza in pochi attimi, assorbito dal cadere del nevischio.
Dopo alcune centinaia di metri, sul lato sinistro fanno capolino alcuni vecchi negozi.
- Sembra una vecchia drogheria - commenta Rudy.
- Diamo un'occhiata - dice Joe.
L'interno dell'edificio di legno è percorso da micidiali spifferi di aria fredda, che filtrando dai vetri rotti generano taglienti correnti gelide. Ragnatele e polvere regnano incontrastate negli angoli e su un bancone malandato, alle cui spalle merci scadute da un decennio giacciono sui ripiani di arrugginiti di scaffali metallici.
Qua dentro, la sensazione di abbandono si tasta in tutta la sua pienezza.
- Sembra che qui il tempo si sia fermato, che chi era qui sia fuggito lasciandosi dietro tutto. E' vero, non sembra esserci nulla di valore... ma perché non svuotare gli scaffali? Che senso ha? - constata Martinez.
- Fregatene Rudy, troviamo un mezzo e andiamocene da qua. Ne ho abbastanza di questo posto - dice Greg, mentre segue con lo sguardo Joe e il veterano che accedono al retrobottega.
Nel piccolo stanzino illuminato da una finestrella minuscola, un vecchio telefono è appeso alla parete, esattamente sotto una vecchia locandina. Probabilmente l'apparecchio veniva utilizzato come telefono pubblico.
Rudy solleva la cornetta, ma subito scuote la testa: non c'è linea.
- E quella che roba è? - chiede Joe, indicando il manifesto sbiadito.
La locandina ritrae una copia di una vecchia fotografia, in cui si vede il mezzobusto di un uomo elegante in posa accanto ad un piedistallo, su cui è poggiato un cofanetto aperto che mette in bella mostra un prezioso pendaglio. Ai piedi della foto una didascalia recita "In memoria di Abramo Sterling, 1830-1930, benefattore di Brumhill. 40° anniversario."
- Ah, ma pensa! - esclama Joe - La vecchiaccia ha parenti illustri!
- C'è scritto qualcosa sulla targhetta sotto quel cofanetto nella foto... - Rudy cerca di aguzzare la vista più che può. - Aaahhh! Dannazione! E' troppo piccolo.
Greg si avvicina alla locandina e la strappa dal muro, quindi la caccia mezza stropicciata nelle mani di Martinez: - Lascia perdere detective, non è il momento. Quando ce ne saremo andati da qui potrai prendere una bella lente d'ingrandimento e leggere con calma!

1.33 - PARENTI ILLUSTRI

Rudy, Joe e Greg s'incamminano nella neve alta fino a metà gamba. Il freddo è pungente, i fiocchi cadono lenti e meno intensi della notte prima. La luce grigia e monotona del mattino è fastidiosa per gli occhi, e una bruma biancastra limita la visibilità.
I passi dei tre compagni sono l'unico rumore nel paesaggio desolato della via principale, suono che si smorza in pochi attimi, assorbito dal cadere del nevischio.
Dopo alcune centinaia di metri, sul lato sinistro fanno capolino alcuni vecchi negozi.
- Sembra una vecchia drogheria - commenta Rudy.
- Diamo un'occhiata - dice Joe.
L'interno dell'edificio di legno è percorso da micidiali spifferi di aria fredda, che filtrando dai vetri rotti generano taglienti correnti gelide. Ragnatele e polvere regnano incontrastate negli angoli e su un bancone malandato, alle cui spalle merci scadute da un decennio giacciono sui ripiani di arrugginiti di scaffali metallici.
Qua dentro, la sensazione di abbandono si tasta in tutta la sua pienezza.
- Sembra che qui il tempo si sia fermato, che chi era qui sia fuggito lasciandosi dietro tutto. E' vero, non sembra esserci nulla di valore... ma perché non svuotare gli scaffali? Che senso ha? - constata Martinez.
- Fregatene Rudy, troviamo un mezzo e andiamocene da qua. Ne ho abbastanza di questo posto - dice Greg, mentre segue con lo sguardo Joe e il veterano che accedono al retrobottega.
Nel piccolo stanzino illuminato da una finestrella minuscola, un vecchio telefono è appeso alla parete, esattamente sotto una vecchia locandina. Probabilmente l'apparecchio veniva utilizzato come telefono pubblico.
Rudy solleva la cornetta, ma subito scuote la testa: non c'è linea.
- E quella che roba è? - chiede Joe, indicando il manifesto sbiadito.
La locandina ritrae una copia di una vecchia fotografia, in cui si vede il mezzobusto di un uomo elegante in posa accanto ad un piedistallo, su cui è poggiato un cofanetto aperto che mette in bella mostra un prezioso pendaglio. Ai piedi della foto una didascalia recita "In memoria di Abramo Sterling, 1830-1930, benefattore di Brumhill. 40° anniversario."
- Ah, ma pensa! - esclama Joe - La vecchiaccia ha parenti illustri!
- C'è scritto qualcosa sulla targhetta sotto quel cofanetto nella foto... - Rudy cerca di aguzzare la vista più che può. - Aaahhh! Dannazione! E' troppo piccolo.
Greg si avvicina alla locandina e la strappa dal muro, quindi la caccia mezza stropicciata nelle mani di Martinez: - Lascia perdere detective, non è il momento. Quando ce ne saremo andati da qui potrai prendere una bella lente d'ingrandimento e leggere con calma!

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Questo post mi fa tornare in mente: "Alone in the dark" e le investigazioni sull'albero genealogico dei proprietari di un'isola sperduta!
Forse il fatto che la Sterling abbia come parente un benefattore della cittadina è il motivo per cui LEI è rimasta in un posto da cui tutti se ne sono andati in fretta... O no?!

Ale ha detto...

Ma perchè dovrebbero essersene andati? eheheh...

jamila ha detto...

Chi nonmuore si rivede???

Ale ha detto...

"nonmuore" nel senso di "nonmorto"?

Mr. Mist ha detto...

Magari si sono solo allontanati e..."A volte ritornano"!