E' un periodaccio per il mio principale impiego, ovvero fare il master.
Sì, proprio uno di quei periodi dove per una serie di vicissitudini - il cambio di lavoro (il mio impiego secondario, ma anche l'unico remunerativo) che mi impone orari più impegnativi, le vacanze mie e dei giocatori non sovrapposte, la calura agostana, la stanchezza - il ritmo delle partite di D&D cala drasticamente, e il tempo che posso dedicare a preparare le prossime sessioni, o anche solo a scribacchiare sui blog, anche.
Tuttavia cerco sempre di leggere e tenermi informato, di riflettere sull'organizzazione futura del mio gruppo e della campagna in corso, di come salvare capra e cavoli considerato che avrò ancora meno tempo di quello che ho avuto finora.
E così leggendo qua e là tra un'infinità di articoli su come essere un buon master, articoli di cui il web è stracolmo giustamente perché organizzare e gestire il gioco è un compito gravoso, ecco che mi imbatto su qualcosa di insolito: "Being a better player"
In effetti leggendo l'articolo mi sorprendo di quanto poco si trovi in rete in merito al fatto di essere un buon giocatore, nonostante i giocatori siano egualmente importanti per ottenere un buon risultato al tavolo di gioco. Anche un solo cattivo giocatore può rovinare una partita all'intero gruppo, sia che si tratti di una singola sessione che di un concetto di più ampio respiro, come una campagna.
Trovo che quelle elencate siano regoli semplici, semplicissime, ma molto utili. Riporto una traduzione (non letterale) dell'articolo.

Comunica
Parla con le persone. Non solo con il master, ma con gli altri giocatori. Parla di cosa? Di tutto ciò che attiene al gioco. Parla di ciò che vorresti ottenere dall'esperienza di gioco, di cosa vorresti veder messo in atto, di cosa non vorresti veder messo in atto. Parla di dove e quando vuoi che le partite abbiano luogo, e quanto dovrebbero durare. Se una di queste cose cambia, parlane con gli altri. Se sai di arrivare in ritardo o di dover saltare una sessione, o addirittura sai di dover abbandonare del tutto una campagna per vari motivi, fallo sapere in anticipo. E' incredibile quanto la cattiva comunicazione possa complicare le cose.

Presta attenzione
E' facile distrarsi durante il gioco. Smartphone, laptop, tablet, TV, musica, chiacchiere in disparte, sfogliare i manuali, e un'infinità di altre distrazioni possono deviare la tua attenzione dal tavolo o da quello che i tuoi compagni stanno dicendo. Se stai giocando on-line, può essere ancora più facile che ti stacchi dal gioco. Alcune persone sanno fare più cose contemporaneamente, ma nella maggior parte dei casi non è così. Sii consapevole dei tuoi limiti, evita che il gioco s'interrompa perché stai facendo qualcos'altro o venga rallentato perché ti si deve rispiegare più volte una situazione a cui non avevi prestato attenzione.
Nessuno può essere attento al 100% per il 100% del tempo, ma si può fare il possibile per minimizzare le distrazione e far filare lisce le partite.

Arriva preparato
Quando giochi, porta tutto il necessario per farlo. Dadi, scheda del personaggio, matita, miniature, ecc. Chi si presenta senza dadi o senza scheda, salvo imprevisti, dimostra solo di non essere molto interessato a ciò che sta facendo. E fare qualcosa in cui non si ha interesse è stupido. Cosa succede se nessun altro ha una copia della tua scheda, come pensi di ovviare per la serata?
Ecco un'altra cosa che non andrà giù ad un sacco di gente. Se pensi di giocare per più di poche sedute, per lo meno compra il manuale base (o detto tra noi, se hai le braccine corte, almeno procuratelo..., ndt). Personalmente ritengo si dovrebbe acquistare qualunque manuale su cui è costruito il proprio personaggio, ma se è una spesa impegnativa, assicurati di avere almeno le regole base. Diventa frustrante ogni volta dover far girare uno o due libri tra cinque o sei persone. Se stai solo provando per una manciata di sedute, si può soprassedere, ma se giochi da tre mesi (o più) e non ha intenzione smettere? Acquista il manuale.

Non fare il cazzone
Legge di Wheaton in azione. Sei lì per divertirti, ma è così anche per gli altri. Se stai meditando di fare qualcosa che renderà qualche compagno arrabbiato, turbato o frustrato, pensaci su due volte. Se non tre o quattro. Sappiamo tutti quanti di persone che mettono il loro divertimento sopra il divertimento di altri. Quelli che vanno in giro ad ammazzare PNG importanti per rompere le uova nel paniere al DM e smontargli la storia, quelli che rubano dai compagni di gioco solo perché hanno delle abilità che lo permettono, quelli che s'intromettono e interrompono sempre perché non sopportano l'idea di non avere tutta l'attenzione catalizzata su di loro, e così via. Per favore, non far parte di queste categorie. Cercare di giustificare un pessimo comportamento verso un giocatore con la classica frase "è quello che il mio personaggio avrebbe fatto" o "non è contro le regole", non ti scusa dall'essere un coglione.

Ecco qua. Come avrete letto, nulla di trascendentale, ma è bene ribadire i concetti ogni tanto. Spero che aiutino tutti i giocatori che passano di qua (anche e soprattutto i miei) a porsi la questione. Essere un buon giocatore aiuta il master e gli altri giocatori.

BEING A BETTER PLAYER

E' un periodaccio per il mio principale impiego, ovvero fare il master.
Sì, proprio uno di quei periodi dove per una serie di vicissitudini - il cambio di lavoro (il mio impiego secondario, ma anche l'unico remunerativo) che mi impone orari più impegnativi, le vacanze mie e dei giocatori non sovrapposte, la calura agostana, la stanchezza - il ritmo delle partite di D&D cala drasticamente, e il tempo che posso dedicare a preparare le prossime sessioni, o anche solo a scribacchiare sui blog, anche.
Tuttavia cerco sempre di leggere e tenermi informato, di riflettere sull'organizzazione futura del mio gruppo e della campagna in corso, di come salvare capra e cavoli considerato che avrò ancora meno tempo di quello che ho avuto finora.
E così leggendo qua e là tra un'infinità di articoli su come essere un buon master, articoli di cui il web è stracolmo giustamente perché organizzare e gestire il gioco è un compito gravoso, ecco che mi imbatto su qualcosa di insolito: "Being a better player"
In effetti leggendo l'articolo mi sorprendo di quanto poco si trovi in rete in merito al fatto di essere un buon giocatore, nonostante i giocatori siano egualmente importanti per ottenere un buon risultato al tavolo di gioco. Anche un solo cattivo giocatore può rovinare una partita all'intero gruppo, sia che si tratti di una singola sessione che di un concetto di più ampio respiro, come una campagna.
Trovo che quelle elencate siano regoli semplici, semplicissime, ma molto utili. Riporto una traduzione (non letterale) dell'articolo.

Comunica
Parla con le persone. Non solo con il master, ma con gli altri giocatori. Parla di cosa? Di tutto ciò che attiene al gioco. Parla di ciò che vorresti ottenere dall'esperienza di gioco, di cosa vorresti veder messo in atto, di cosa non vorresti veder messo in atto. Parla di dove e quando vuoi che le partite abbiano luogo, e quanto dovrebbero durare. Se una di queste cose cambia, parlane con gli altri. Se sai di arrivare in ritardo o di dover saltare una sessione, o addirittura sai di dover abbandonare del tutto una campagna per vari motivi, fallo sapere in anticipo. E' incredibile quanto la cattiva comunicazione possa complicare le cose.

Presta attenzione
E' facile distrarsi durante il gioco. Smartphone, laptop, tablet, TV, musica, chiacchiere in disparte, sfogliare i manuali, e un'infinità di altre distrazioni possono deviare la tua attenzione dal tavolo o da quello che i tuoi compagni stanno dicendo. Se stai giocando on-line, può essere ancora più facile che ti stacchi dal gioco. Alcune persone sanno fare più cose contemporaneamente, ma nella maggior parte dei casi non è così. Sii consapevole dei tuoi limiti, evita che il gioco s'interrompa perché stai facendo qualcos'altro o venga rallentato perché ti si deve rispiegare più volte una situazione a cui non avevi prestato attenzione.
Nessuno può essere attento al 100% per il 100% del tempo, ma si può fare il possibile per minimizzare le distrazione e far filare lisce le partite.

Arriva preparato
Quando giochi, porta tutto il necessario per farlo. Dadi, scheda del personaggio, matita, miniature, ecc. Chi si presenta senza dadi o senza scheda, salvo imprevisti, dimostra solo di non essere molto interessato a ciò che sta facendo. E fare qualcosa in cui non si ha interesse è stupido. Cosa succede se nessun altro ha una copia della tua scheda, come pensi di ovviare per la serata?
Ecco un'altra cosa che non andrà giù ad un sacco di gente. Se pensi di giocare per più di poche sedute, per lo meno compra il manuale base (o detto tra noi, se hai le braccine corte, almeno procuratelo..., ndt). Personalmente ritengo si dovrebbe acquistare qualunque manuale su cui è costruito il proprio personaggio, ma se è una spesa impegnativa, assicurati di avere almeno le regole base. Diventa frustrante ogni volta dover far girare uno o due libri tra cinque o sei persone. Se stai solo provando per una manciata di sedute, si può soprassedere, ma se giochi da tre mesi (o più) e non ha intenzione smettere? Acquista il manuale.

Non fare il cazzone
Legge di Wheaton in azione. Sei lì per divertirti, ma è così anche per gli altri. Se stai meditando di fare qualcosa che renderà qualche compagno arrabbiato, turbato o frustrato, pensaci su due volte. Se non tre o quattro. Sappiamo tutti quanti di persone che mettono il loro divertimento sopra il divertimento di altri. Quelli che vanno in giro ad ammazzare PNG importanti per rompere le uova nel paniere al DM e smontargli la storia, quelli che rubano dai compagni di gioco solo perché hanno delle abilità che lo permettono, quelli che s'intromettono e interrompono sempre perché non sopportano l'idea di non avere tutta l'attenzione catalizzata su di loro, e così via. Per favore, non far parte di queste categorie. Cercare di giustificare un pessimo comportamento verso un giocatore con la classica frase "è quello che il mio personaggio avrebbe fatto" o "non è contro le regole", non ti scusa dall'essere un coglione.

Ecco qua. Come avrete letto, nulla di trascendentale, ma è bene ribadire i concetti ogni tanto. Spero che aiutino tutti i giocatori che passano di qua (anche e soprattutto i miei) a porsi la questione. Essere un buon giocatore aiuta il master e gli altri giocatori.

10 commenti:

barbiomalefico ha detto...

Come ti capisco, ho appena dovuto scrivere ai miei amici a cui sto masterizzando WOTBS che per le prossime due sessioni (noi giochiami il lunedì sera) non ci sarà l'avventura perchè per motivi di lavoro dovrò cambiare l'orario per essere disponibile ad un collega che è in brasile. Credo che la situazione italiana veda molti buoni master (al di sopra di quello che mi sembra di percepire dall'estero) ma che si sia ancora indietro per quanto riguarda i giocatori. Forse li abbiamo abiuati troppo bene...

Anonimo ha detto...

"Se pensi di giocare per più di poche sedute, per lo meno compra il manuale base (o detto tra noi, se hai le braccine corte, almeno procuratelo..., ndt). Personalmente ritengo si dovrebbe acquistare qualunque manuale su cui è costruito il proprio personaggio, ma se è una spesa impegnativa, assicurati di avere almeno le regole base."

Per la verità proprio per ragioni di mancanza di tempo sto optando per una scuola di pensiero diametralmente opposta: per essere giocabile un gioco deve essere gestibile anche se un solo giocatore ha il manuale, un gioco che richieda una molte di materiale maggiore attualmente lo archivio fra i giochi per me non interessanti. Giocando una volta ogni due settimane IMHO non si può (non si deve) passare il tempo a sfogliare manuali durante la partita.
Semplicemente non ho il tempo per imparare un nuovo gioco, ne pretendo che ce l'abbiano nuovi giocatori al mio tavolo. O ci si può giocare bene anche essendo ignoranti, come succedeva con la versione di D&D anni ottanta (non AD&D) o non mi interessa. Questo senza voler dire che D&D anni ottanta fosse un gioco migliore di quelli moderni (perché non lo è) ma era più semplice e veloce.

Nel mio attuale gruppo di Martelli da Guerra (aka WFRP) solo il master consce il gioco e comunque abbiamo concluso l'avventura in solo due sessioni contro le sei che erano servite nel gruppo in cui lui aveva imparato a giocare e in cui tutti gli altri erano già dei veterani.

A volte per far girare una partita il discorso non è tanto di regole, che in un gioco veramente collaborativo hanno un peso relativo, ma del fondamentale "cut the chase". Perché non ha senso costringere a ruolare le cose che non interessano a nessuno come gli acquisti al mercato.

Ale ha detto...

Ursha la mia è stata una traduzione, sul fatto del comprare i manuali e sull'approccio a giochi semplici sono d'accordo con te, ma ricorda che l'articolo è rivolto anche a giocatori che apprezzano giochi con un miliardo di manuali e che hanno tempo per impararli.
Detto questo, se con il mio gruppo gioco a D&D3.5 e la campagna va avanti da anni, non è bello che i giocatori non abbiano la loro copia (quantomeno in formato pdf) del PHB... Quando passano di livello, quando devono imparare gli effetti di un incantesimo o di una manovra di combattimento, ecc., tutto il lavoro preparatorio che potrebbe essere fatto ognuno a casa sua deve essere fatto al tavolo di gioco, rallentando il gioco e perdendo tempo.
Per il caso D&D3.5, una copia privata del PHB da consultare quando non si gioca per fugare i propri dubbi secondo me è auspicabile.

barbiomalefico ha detto...

Ale ti quoto in pieno. Anche se il manuale ha regole semplici e si impara in fretta, tutti quelli che ne fruiscono dovrebbero averlo.

Mr. Mist ha detto...

Distribuire il materiale e consigliare caldamente i giocatori ad utilizzarlo è un modo buono per "svezzarli" dando loro la responsabilità delle loro azioni e dei loro errori, nessuno può più dire "...Non lo sapevo..." anche se l'incomprensione è sempre dietro l'angolo. Il problema a volte è la mole di materiale da distribuire, in certi casi diventa consistente (per la gioia delle copisterie) e non sempre si ha voglia di stare lì ad impararselo, io per esempio come giocatore mi sto smazzando mezzo atlante di Darokin e non è il massimo considerando che il tempo libero quando lavori è sempre poco!

barbiomalefico ha detto...

Lo stesso discorso vale per il master che non dovrebbe occuparsi anche degli affari dei giocatori mentre prepara la sessione.

Mr. Mist ha detto...

Verissimo la cosa è reciproca, l'unica sottile differenza è che un Master ha un'impostazione mentale differente da un giocatore, in quanto è più abituato a consultare manuali e a decidere in autonomia quali regole applicare, modificare e abbandonare. Un giocatore non sempre ha questo tipo di approccio, e quando si deve confrontare con regole che esulano dalla gestione del suo personaggio, allora fatica un po' di più. Sono comunque dell'avviso che anche il giocatore debba faticare un po', e non debba avere sempre trovare la pappa pronta!

jamila ha detto...

...io uso il Nik...

Mr. Mist ha detto...

Schiavista negriera!

jamila ha detto...

XD
(ma loro non si lamentano...)