Sei ore dopo il variegato gruppetto scende sulle tavole sbrecciate del pontile di Diamond Cove.
I cinque sono intirizziti e semicongelati a causa della traversata della baia e della neve che continua a scendere.
Il luogo è semiabbandonato, alcune casupole in legno e lamiera e qualche peschereccio fermo e in cattive condizioni.
Non più di dieci baracche, alcune sfondate e vuote.
- Perché ci hai portato qui? E’ tutto il viaggio che fai il misterioso, quale sarebbe il grande scoop? – chiedono spazientiti i compagni di viaggio di Perlenbacher.
- Seguitemi. Vedrete che meraviglia… - e si incammina verso una piccola zona pavimentata.
Gli altri lo seguono poco convinti.
- Bene diamoci da fare! - dice Perlenbacher mentre si sfrega le mani e ci alita dentro tenendole a conchetta.
Ed ecco qui signori! – annuncia indicando il terreno - La Vergine Piangente!
Il gruppo osserva una macchia slavata su alcune lastre di cemento prefabbricato. Un disegno a gesso, che forse rappresentava un’immagine sacra, ma di cui adesso si possono solo intuire le forme. Un foro sulla lastra in corrispondenza di uno dei lembi azzurri mostra una strana areola ramata.
I quattro guardano Perlenbacher con un misto di compassione e di odio.
- Ehi! Ehi! - si schermisce - Avete mai visto una Madonna gettare sangue?
- In Italia ci abbiamo il sangue di San Gennaro! - afferma faceto Tony - E Madonne più belle!
- Smettetela di ciarlare! - sbotta Ryan chino sulla lastra.
Ha visto centinaia di fori simili, lungo i villaggi polverizzati della Marna e nella pianura della Somme. Un proiettile ha trapassato il cemento, traiettoria dall’alto al basso, distanza ravvicinata.
- Professor Connor lei che ne dice?
L’anziano luminare controlla la macchia rossastra. Dopo aver frugato con cura nella sua borsa in pelle, estrae una boccetta chiusa con un tappo a pipetta, tramite cui preleva alcune gocce di liquido e le dosa sulla macchia. L’etichetta recita perossido di azoto.
- Sangue…
Tutti si fanno silenziosi, tranne Perlenbacher che fiuta l’articolo.
- Cerchiamo di capire cosa è successo.
McCormack si guarda intorno, osservando pensieroso alcuni attrezzi appoggiati a una baracca. Un paio di pale e un piccone rotto nonché i resti di alcuni sacchi di cemento intrisi di neve sporca…

02 - LA VERGINE PIANGENTE


Sei ore dopo il variegato gruppetto scende sulle tavole sbrecciate del pontile di Diamond Cove.
I cinque sono intirizziti e semicongelati a causa della traversata della baia e della neve che continua a scendere.
Il luogo è semiabbandonato, alcune casupole in legno e lamiera e qualche peschereccio fermo e in cattive condizioni.
Non più di dieci baracche, alcune sfondate e vuote.
- Perché ci hai portato qui? E’ tutto il viaggio che fai il misterioso, quale sarebbe il grande scoop? – chiedono spazientiti i compagni di viaggio di Perlenbacher.
- Seguitemi. Vedrete che meraviglia… - e si incammina verso una piccola zona pavimentata.
Gli altri lo seguono poco convinti.
- Bene diamoci da fare! - dice Perlenbacher mentre si sfrega le mani e ci alita dentro tenendole a conchetta.
Ed ecco qui signori! – annuncia indicando il terreno - La Vergine Piangente!
Il gruppo osserva una macchia slavata su alcune lastre di cemento prefabbricato. Un disegno a gesso, che forse rappresentava un’immagine sacra, ma di cui adesso si possono solo intuire le forme. Un foro sulla lastra in corrispondenza di uno dei lembi azzurri mostra una strana areola ramata.
I quattro guardano Perlenbacher con un misto di compassione e di odio.
- Ehi! Ehi! - si schermisce - Avete mai visto una Madonna gettare sangue?
- In Italia ci abbiamo il sangue di San Gennaro! - afferma faceto Tony - E Madonne più belle!
- Smettetela di ciarlare! - sbotta Ryan chino sulla lastra.
Ha visto centinaia di fori simili, lungo i villaggi polverizzati della Marna e nella pianura della Somme. Un proiettile ha trapassato il cemento, traiettoria dall’alto al basso, distanza ravvicinata.
- Professor Connor lei che ne dice?
L’anziano luminare controlla la macchia rossastra. Dopo aver frugato con cura nella sua borsa in pelle, estrae una boccetta chiusa con un tappo a pipetta, tramite cui preleva alcune gocce di liquido e le dosa sulla macchia. L’etichetta recita perossido di azoto.
- Sangue…
Tutti si fanno silenziosi, tranne Perlenbacher che fiuta l’articolo.
- Cerchiamo di capire cosa è successo.
McCormack si guarda intorno, osservando pensieroso alcuni attrezzi appoggiati a una baracca. Un paio di pale e un piccone rotto nonché i resti di alcuni sacchi di cemento intrisi di neve sporca…

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