Falmouth / Portland, Gennaio 12, 1929 – Pomeriggio

- Ahhhh che dormita!
Perlenbacher si stiracchia sul sedile del Greyhound prima di scendere ancora intontito a Portland.
- Bene mettiamoci all’opera, creda a me professore, nessuno resiste al fascino di una bella intervista!
Il giornalista si dirige quindi a passo svelto verso la Weley and Masterson.
Si dia inizio allo spettacolo, pensa tra se e se mentre con il suo sorriso migliore e il taccuino in mano fa il suo ingresso nella segreteria.
- Ma che bella ragazza abbiamo qui! Dimmi piccola, il capo non c’è? Sto scrivendo un articolo e volevo citare questa ditta.
Si muove rapido per la stanza.
- Guarda qui! Che gente operosa!
Scrive qualcosa e si sposta di nuovo.
Un flash esplode abbagliante.
- Ecco sorrida un po’ di più!
Flash.
Quindi si siede su un angolo della scrivania osservando la ragazza visibilmente stordita dalle chiacchiere e dall’entrata in scena.
- Bene bellezza, sto scrivendo un articolo sul cadavere di Diamond Cove, per il Post - fa sfrecciare veloce la tessera di giornalista coprendo il nome del giornale. - Roba grossa, omicidio.
La ragazza balbetta senza sapere cosa dire.
- Noi non c’entriamo nulla, noi abbiamo solo fatto i lavori, la prego non ci metta in cattiva luce…
- Ma no! Cosa hai capito zuccherino? Voglio anzi che questa azienda ne esca pulita, capito? P-u-l-i-t-a! parola di Perlenbacher! E perché no? Con un po’ di pubblicità gratuita! Senti ho chiamato il mio capo pochi minuti fa Fermate le rotative! gli ho urlato, Perlenbacher è in caccia! A New York stanno tutti aspettando il mio pezzo! E tu, tesorino, se mi darai una mano potresti essere in seconda pagina entro domani!
La ragazza ormai completamente in balia dei modi del giornalista racconta senza remore il poco che sa. Recupera i nomi degli operai addetti e si lascia scappare che un certo Robb Mitchell di Falmouth ha lavorato quel giorno con la squadra.
- Ottimo bambolina! - e balza in piedi. - Grazie di tutto e non preoccuparti, i tuoi capi saranno entusiasti del mio pezzo.
Sfoglia furiosamente il taccuino e si dirige fuori prima che la povera ragazza abbia il tempo di ribattere alcunché…

09 - WELEY AND MASTERSON

Falmouth / Portland, Gennaio 12, 1929 – Pomeriggio

- Ahhhh che dormita!
Perlenbacher si stiracchia sul sedile del Greyhound prima di scendere ancora intontito a Portland.
- Bene mettiamoci all’opera, creda a me professore, nessuno resiste al fascino di una bella intervista!
Il giornalista si dirige quindi a passo svelto verso la Weley and Masterson.
Si dia inizio allo spettacolo, pensa tra se e se mentre con il suo sorriso migliore e il taccuino in mano fa il suo ingresso nella segreteria.
- Ma che bella ragazza abbiamo qui! Dimmi piccola, il capo non c’è? Sto scrivendo un articolo e volevo citare questa ditta.
Si muove rapido per la stanza.
- Guarda qui! Che gente operosa!
Scrive qualcosa e si sposta di nuovo.
Un flash esplode abbagliante.
- Ecco sorrida un po’ di più!
Flash.
Quindi si siede su un angolo della scrivania osservando la ragazza visibilmente stordita dalle chiacchiere e dall’entrata in scena.
- Bene bellezza, sto scrivendo un articolo sul cadavere di Diamond Cove, per il Post - fa sfrecciare veloce la tessera di giornalista coprendo il nome del giornale. - Roba grossa, omicidio.
La ragazza balbetta senza sapere cosa dire.
- Noi non c’entriamo nulla, noi abbiamo solo fatto i lavori, la prego non ci metta in cattiva luce…
- Ma no! Cosa hai capito zuccherino? Voglio anzi che questa azienda ne esca pulita, capito? P-u-l-i-t-a! parola di Perlenbacher! E perché no? Con un po’ di pubblicità gratuita! Senti ho chiamato il mio capo pochi minuti fa Fermate le rotative! gli ho urlato, Perlenbacher è in caccia! A New York stanno tutti aspettando il mio pezzo! E tu, tesorino, se mi darai una mano potresti essere in seconda pagina entro domani!
La ragazza ormai completamente in balia dei modi del giornalista racconta senza remore il poco che sa. Recupera i nomi degli operai addetti e si lascia scappare che un certo Robb Mitchell di Falmouth ha lavorato quel giorno con la squadra.
- Ottimo bambolina! - e balza in piedi. - Grazie di tutto e non preoccuparti, i tuoi capi saranno entusiasti del mio pezzo.
Sfoglia furiosamente il taccuino e si dirige fuori prima che la povera ragazza abbia il tempo di ribattere alcunché…

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