Digby - Pomeriggio

- Mentre voi cercate l’attrezzatura io faccio un salto in biblioteca.
I due guardano Perlenbacher.
- La storia del tizio scomparso che ci ha raccontato Connor mi interessa, voglio approfondire, magari salta fuori qualcosa.
Detto questo si dirige verso il piccolo edificio bianco in stile coloniale.
Le ore passano lente mentre il giornalista sfoglia le vecchie copie del settimanale locale dal 1910 al 1912.
Quando il sole sta iniziando a scendere la bibliotecaria gli si avvicina avvisandolo che stanno per chiudere.
- Nessunissimo problema bellezza!
Perlenbacher balza in piedi.
- Ho trovato tutto quello che mi occorre.
La ragazza lancia uno sguardo al taccuino pieno di note e date.
- Vedo...
Perlenbacher la saluta con una pacca sulla spalla.
- A presto dolcezza!
Infilata la giacca esce nella sera.

Baronetto e McCormak sono seduti in una tavola calda a consumare un hot-dog.
Lo scampanellare della porta li va voltare verso la figura dinoccolata del giornalista.
- Trovato qualcosa? - chiedono mentre il compagno si siede con loro.
- Qualcosa sì, non so quanto sia interessante... ma vi racconterò quando torniamo in paese. Voi? Comprato tutto?
- E’ già tutto caricato.
- Aspettavamo solo te - rincara Baronetto.
- Tutto a posto, Tony si è anche procurato un paio di buoni coltelli, giusto in caso… Bene, direi che è ora di tornare a Sand Cove. In marcia.
- Mi domando cosa abbia scoperto il professor Connor.
- Un paio d’ore e lo sapremo.
Lasciano un paio di dollari sul tavolo e si dirigono al furgone.

39 - DIGBY

Digby - Pomeriggio

- Mentre voi cercate l’attrezzatura io faccio un salto in biblioteca.
I due guardano Perlenbacher.
- La storia del tizio scomparso che ci ha raccontato Connor mi interessa, voglio approfondire, magari salta fuori qualcosa.
Detto questo si dirige verso il piccolo edificio bianco in stile coloniale.
Le ore passano lente mentre il giornalista sfoglia le vecchie copie del settimanale locale dal 1910 al 1912.
Quando il sole sta iniziando a scendere la bibliotecaria gli si avvicina avvisandolo che stanno per chiudere.
- Nessunissimo problema bellezza!
Perlenbacher balza in piedi.
- Ho trovato tutto quello che mi occorre.
La ragazza lancia uno sguardo al taccuino pieno di note e date.
- Vedo...
Perlenbacher la saluta con una pacca sulla spalla.
- A presto dolcezza!
Infilata la giacca esce nella sera.

Baronetto e McCormak sono seduti in una tavola calda a consumare un hot-dog.
Lo scampanellare della porta li va voltare verso la figura dinoccolata del giornalista.
- Trovato qualcosa? - chiedono mentre il compagno si siede con loro.
- Qualcosa sì, non so quanto sia interessante... ma vi racconterò quando torniamo in paese. Voi? Comprato tutto?
- E’ già tutto caricato.
- Aspettavamo solo te - rincara Baronetto.
- Tutto a posto, Tony si è anche procurato un paio di buoni coltelli, giusto in caso… Bene, direi che è ora di tornare a Sand Cove. In marcia.
- Mi domando cosa abbia scoperto il professor Connor.
- Un paio d’ore e lo sapremo.
Lasciano un paio di dollari sul tavolo e si dirigono al furgone.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ma guarda un testo stenografato era da un po' che non ne vedevo, già a quei tempi i registratori per prendere nota quando uno parlava in fretta non c'erano ancora!

Nicholas ha detto...

Questo è un aspetto dei GDR che io apprezo molto, ti fanno imparare un sacco di roba.
Ad esempio quando ho iniziato a giocare a Coc ho scoperto un sacco di cose divertenti tra cui appunto la stenogafia ;)

Mr. Mist ha detto...

Concordo i giochi di ruolo ti spingono spesso a porti domande, immaginare situazioni al di uori dalla vita di tutti i giorni e comunque renderle il più verosimili possibile, indagare sulla vita di un certo periodo storico in cui si vuole ambientare un'avventura. Tutti stimoli che se ben indirizzati sono un'ottima ginnastica mentale!