Il cottage di Malley è appena fuori città.
Una struttura semplice con il classico tetto spiovente.
Malley si presenta in abiti da lavoro.
Accoglie il gruppo con una tazza di thè inglese.
- Mi fa piacere ricevere visite! Soprattutto se si parla dei bei tempi andati.
I cinque non si fanno pregare.
Se la polizia è restia Malley invece discorre senza problemi, il caso è di 20 anni fa e comunque ormai è chiuso.
- Sì, ricevemmo una richiesta da parte degli Americani di tener d’occhio un certo Neuvelle, l’incarico fu affidato a me personalmente, ero giovane e si trattava di fare poco più che un paio di controlli di routine.
- Cosa ci può dire di Neuvelle?
- Lo identificai subito, arrivò su un grosso transatlantico, vestito in maniera sportiva, superava di tutta la testa la gente intorno a lui. Il suo bagaglio era solo una piccola valigetta.
Lo fermai per un controllo aggiuntivo ma dentro c’erano solo pochi effetti personali.
- E’ sicuro?
- Certo ragazzo, sarò stato giovane ma il mio lavoro lo sapevo fare.
Sorride.
- Lo so, anche i vostri colleghi si aspettavano che Neuvelle sbarcasse con non so quali reperti, ma credetemi, non aveva nulla con sé.
- Continui la prego.
- Non c’è molto da dire. Prese alloggio qui a Southampton, ci rimase poco, 3 settimane, in tutto questo periodo affermò più volte che sarebbe “Tornato negli USA a far valere la sua innocenza!”, sembrava che questa cosa gli stesse molto a cuore.
- Rimase sempre qui?
- Praticamente sì, fece un paio di viaggi al nord, non lo seguii, al ritorno disse di aver voluto visitare la Scozia e l’Inghilterra del nord, una volta andò a Londra e poco altro. Credo che avesse fretta di tornare per il processo.
- E tornò negli USA?
- Sì e no, si imbarcò sulla prima nave disponibile, purtroppo per lui, quella nave non arrivò mai a destinazione.
- Come mai?
- By Giove, quella nave signori miei era il Titanic.

53 - MALLEY

Il cottage di Malley è appena fuori città.
Una struttura semplice con il classico tetto spiovente.
Malley si presenta in abiti da lavoro.
Accoglie il gruppo con una tazza di thè inglese.
- Mi fa piacere ricevere visite! Soprattutto se si parla dei bei tempi andati.
I cinque non si fanno pregare.
Se la polizia è restia Malley invece discorre senza problemi, il caso è di 20 anni fa e comunque ormai è chiuso.
- Sì, ricevemmo una richiesta da parte degli Americani di tener d’occhio un certo Neuvelle, l’incarico fu affidato a me personalmente, ero giovane e si trattava di fare poco più che un paio di controlli di routine.
- Cosa ci può dire di Neuvelle?
- Lo identificai subito, arrivò su un grosso transatlantico, vestito in maniera sportiva, superava di tutta la testa la gente intorno a lui. Il suo bagaglio era solo una piccola valigetta.
Lo fermai per un controllo aggiuntivo ma dentro c’erano solo pochi effetti personali.
- E’ sicuro?
- Certo ragazzo, sarò stato giovane ma il mio lavoro lo sapevo fare.
Sorride.
- Lo so, anche i vostri colleghi si aspettavano che Neuvelle sbarcasse con non so quali reperti, ma credetemi, non aveva nulla con sé.
- Continui la prego.
- Non c’è molto da dire. Prese alloggio qui a Southampton, ci rimase poco, 3 settimane, in tutto questo periodo affermò più volte che sarebbe “Tornato negli USA a far valere la sua innocenza!”, sembrava che questa cosa gli stesse molto a cuore.
- Rimase sempre qui?
- Praticamente sì, fece un paio di viaggi al nord, non lo seguii, al ritorno disse di aver voluto visitare la Scozia e l’Inghilterra del nord, una volta andò a Londra e poco altro. Credo che avesse fretta di tornare per il processo.
- E tornò negli USA?
- Sì e no, si imbarcò sulla prima nave disponibile, purtroppo per lui, quella nave non arrivò mai a destinazione.
- Come mai?
- By Giove, quella nave signori miei era il Titanic.

3 commenti:

Ale ha detto...

Colpo di scena!!! ;)

Nicholas ha detto...

Dum dum duuuuuum. ;)

jamila ha detto...

qualcuno porta sfiga...