"Nelly! Nelly!" chiamarono ancora all'unisono. La voce riecheggiò nel bosco, e tacquero in attesa di una risposta che non arrivò mai.
Riprovarono, con lo stesso esito. Il silenzio li frustrava.
Andrew non seppe trattenere la rabbia. Ringhiò e si scagliò con l'ascia sull'albero marchiato per scaricare il nervosismo. La lama affondò e spaccò la corteccia, e fu allora che Andrew notò che non c'era solo legno. Aguzzò la vista. Piccole unghie spezzate e s'infilavano come spilli nella superficie nodosa della pianta, vicino alle incisioni.
Nella sua mente Andrew s'immaginò Nelly aggrappata con tutte le sue forze, insufficienti a contrastare la violenza di chi l'aveva strappata via, tanto da spezzarle le unghie. S'immedesimò nel dolore e nella paura di quella povera bambina, e un nodo gli serrò la gola. Ci volle un po' prima che riuscisse a parlare di nuovo mostrando ai compagni la sua macabra scoperta.

"Tieni Alf, portaci da lei" sussurrò Jeremiah facendo annusare la scarpina al cane. Alf la fiutò, poi fiutò sul terreno iniziando a seguire tracce invisibili.
Il giorno stava scemando e tutti e tre sapevano quanto poco duri il crepuscolo nel bosco. Quando il sole cala, le ombre della foresta sembrano divorare la luce nonostante il chiarore residuo del cielo. I colori diventano indistinguibili, gli alberi sono contorte sagome nere.
Alf li guidò fino ai piedi di una collinetta, sulla cui sommità si scorgeva una vecchio cottage abbandonato, con le pareti piene di muschio ed i vetri delle finestre affumicati.
Non avevano più notato alberi incisi durante il loro tragitto, ma allo stesso tempo nel cercare di osservare ogni minimo dettaglio mentre seguivano Alf nessuno si era preso la briga di segnare il percorso come aveva fatto inizialmente il falegname.
Risalirono il pendio fino alla casa. Quando furono su, la notte aveva ormai avvolto il Bosco d'Inverno.

03 - UNGHIE

"Nelly! Nelly!" chiamarono ancora all'unisono. La voce riecheggiò nel bosco, e tacquero in attesa di una risposta che non arrivò mai.
Riprovarono, con lo stesso esito. Il silenzio li frustrava.
Andrew non seppe trattenere la rabbia. Ringhiò e si scagliò con l'ascia sull'albero marchiato per scaricare il nervosismo. La lama affondò e spaccò la corteccia, e fu allora che Andrew notò che non c'era solo legno. Aguzzò la vista. Piccole unghie spezzate e s'infilavano come spilli nella superficie nodosa della pianta, vicino alle incisioni.
Nella sua mente Andrew s'immaginò Nelly aggrappata con tutte le sue forze, insufficienti a contrastare la violenza di chi l'aveva strappata via, tanto da spezzarle le unghie. S'immedesimò nel dolore e nella paura di quella povera bambina, e un nodo gli serrò la gola. Ci volle un po' prima che riuscisse a parlare di nuovo mostrando ai compagni la sua macabra scoperta.

"Tieni Alf, portaci da lei" sussurrò Jeremiah facendo annusare la scarpina al cane. Alf la fiutò, poi fiutò sul terreno iniziando a seguire tracce invisibili.
Il giorno stava scemando e tutti e tre sapevano quanto poco duri il crepuscolo nel bosco. Quando il sole cala, le ombre della foresta sembrano divorare la luce nonostante il chiarore residuo del cielo. I colori diventano indistinguibili, gli alberi sono contorte sagome nere.
Alf li guidò fino ai piedi di una collinetta, sulla cui sommità si scorgeva una vecchio cottage abbandonato, con le pareti piene di muschio ed i vetri delle finestre affumicati.
Non avevano più notato alberi incisi durante il loro tragitto, ma allo stesso tempo nel cercare di osservare ogni minimo dettaglio mentre seguivano Alf nessuno si era preso la briga di segnare il percorso come aveva fatto inizialmente il falegname.
Risalirono il pendio fino alla casa. Quando furono su, la notte aveva ormai avvolto il Bosco d'Inverno.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Van bene i buoni sentimenti e le buone intenzioni, ma qui un po' di buon senso non avrebbe fatto male!

Ale ha detto...

E' vero, ma qui siamo davanti a tre incauti "volontari", non a degli avventurieri esperti! ;D

Nicholas ha detto...

Go for it!