Il gruppo si lascia alle spalle i corpi delle bestie e la pista lorda di sangue.
Otto si mette in prima fila e marcia spedito verso il villaggio.
Dopo qualche minuto di marcia in mezzo alla strada vedono un cadavere in armatura: è il soldato che ha accompagnato Narbondel.
Il corpo giace scomposto, la testa è stata rosicchiata dalle creature al punto che quasi metà è asportata.
Il braccio che regge la spada è piegato in maniera innaturale, l’armatura sul petto è lacerata dai colpi ma sembra aver resistito.

“Non c’è tempo per fermarsi, andiamo avanti.”
La pattuglia riprende la sua marcia.
Il villaggio appare al fondo della pista.
“Capitano, le creature che ho contato io erano quattro.”  Riferisce Narbondel.
“Armi pronte uomini!”
Narbondel incocca una freccia, mentre Soweig carica la sua balestra.
Avanzano di qualche passo tra il terreno umido in mezzo alla baracche.
Gli occhi sono puntati sull’unica costruzione che ha ancora una porta sebbene aperta.
Nel silenzio si sente solo il respiro dei soldati.
Con pochi gesti il capitano Heinz ordina di controllare le due baracche vicine a Otto e Narbondel: entrambe sono vuote.
Il cerchio si stringe sull’ultima.
All’improvviso sulla soglia appare una creatura, quella mancante.
Si appoggia allo stipite ringhiando verso i soldati, il manico spezzato di una lancia gli esce dal fianco.
Intorno al legno la ferita è bianca di cancrena.

20 - LA TANA DEL CAOS

Il gruppo si lascia alle spalle i corpi delle bestie e la pista lorda di sangue.
Otto si mette in prima fila e marcia spedito verso il villaggio.
Dopo qualche minuto di marcia in mezzo alla strada vedono un cadavere in armatura: è il soldato che ha accompagnato Narbondel.
Il corpo giace scomposto, la testa è stata rosicchiata dalle creature al punto che quasi metà è asportata.
Il braccio che regge la spada è piegato in maniera innaturale, l’armatura sul petto è lacerata dai colpi ma sembra aver resistito.

“Non c’è tempo per fermarsi, andiamo avanti.”
La pattuglia riprende la sua marcia.
Il villaggio appare al fondo della pista.
“Capitano, le creature che ho contato io erano quattro.”  Riferisce Narbondel.
“Armi pronte uomini!”
Narbondel incocca una freccia, mentre Soweig carica la sua balestra.
Avanzano di qualche passo tra il terreno umido in mezzo alla baracche.
Gli occhi sono puntati sull’unica costruzione che ha ancora una porta sebbene aperta.
Nel silenzio si sente solo il respiro dei soldati.
Con pochi gesti il capitano Heinz ordina di controllare le due baracche vicine a Otto e Narbondel: entrambe sono vuote.
Il cerchio si stringe sull’ultima.
All’improvviso sulla soglia appare una creatura, quella mancante.
Si appoggia allo stipite ringhiando verso i soldati, il manico spezzato di una lancia gli esce dal fianco.
Intorno al legno la ferita è bianca di cancrena.

Nessun commento: