Soweig porta il capitano al coperto.
Lo fa appoggiare con la schiena a una grossa roccia.
Heinz ha la febbre alta e la vista annebbiata ma è cosciente.
Le gambe non rispondono più.
Con una mano si tasta il petto dove, sotto l’armatura, ha infilato il foglio d’oro.
Con l’altra tiene la pistola in grembo.
Ha ancora due colpi.
Guarda con gli occhi scavati i suoi soldati che si aggirano tra le pietre mentre un sudore gelido gli scende dalla fronte.
Uno di loro lo ha avvelenato, deve resistere.
La mano stringe la pistola fino a sbiancare le nocche.

I soldati osservano il fiume, ma nessuna nave appare.
Soweig bagna le tempie di Heinz consapevole di non poter fare altro.
Man mano che il sole compie il suo cerchio il nervosismo cresce.
All’improvviso gli occhi di Narbondel notano un movimento nella boscaglia.
Balza giù dal suo riparo e fa cenno a tutti di stare al coperto.
Dal bosco emergono una dozzina di uomini.
Hanno abiti consunti, volti irsuti, capelli sporchi e stoppacciosi, folte barba di chi vive da mesi nei boschi.
Sono armati di lance e archi.
“Ribelli” sussurra Narbondel a Otto.
“Lo vedo da me elfo.”

27 - ATTESA

Soweig porta il capitano al coperto.
Lo fa appoggiare con la schiena a una grossa roccia.
Heinz ha la febbre alta e la vista annebbiata ma è cosciente.
Le gambe non rispondono più.
Con una mano si tasta il petto dove, sotto l’armatura, ha infilato il foglio d’oro.
Con l’altra tiene la pistola in grembo.
Ha ancora due colpi.
Guarda con gli occhi scavati i suoi soldati che si aggirano tra le pietre mentre un sudore gelido gli scende dalla fronte.
Uno di loro lo ha avvelenato, deve resistere.
La mano stringe la pistola fino a sbiancare le nocche.

I soldati osservano il fiume, ma nessuna nave appare.
Soweig bagna le tempie di Heinz consapevole di non poter fare altro.
Man mano che il sole compie il suo cerchio il nervosismo cresce.
All’improvviso gli occhi di Narbondel notano un movimento nella boscaglia.
Balza giù dal suo riparo e fa cenno a tutti di stare al coperto.
Dal bosco emergono una dozzina di uomini.
Hanno abiti consunti, volti irsuti, capelli sporchi e stoppacciosi, folte barba di chi vive da mesi nei boschi.
Sono armati di lance e archi.
“Ribelli” sussurra Narbondel a Otto.
“Lo vedo da me elfo.”

Nessun commento: