I cinque avanzano nello stretto condotto.
Camminano di taglio, schiacciati tra le pareti di pietra.
Spesso devono trascinarsi a forza di braccia per superare una strettoia.
Ulrich chiude la fila, tendendo l’orecchio.
All’improvviso un grido lontano rimbomba tra la pietra.
Buon viaggio all’inferno.
Tira fuori il gessetto dalla tasca e lo lascia cadere nel buio.
Ora indietro non si torna.
“Cos’è stato?”
“Le guardie devono aver sbagliato strada.”
Ansimando Mattheus esce dalla spaccatura.
Davanti a lui un sottile ponte di pietra avanza nel buio.
Poco dopo gli altri lo raggiungono.
“Dobbiamo passare quest’arco?”
“Non vedo altre strade”.
“Vado avanti io” dice Hainz.
Agilmente il giovane tagliaborse cammina sullo stretto passaggio di pietra.
“Va bene, vado io adesso” dice Ulrich e, nonostante la sua mole possente, avanza veloce e senza esitazioni.
Mattheus si incammina dopo di lui.
Le gambe gli tremano.
Avanza piano.
Dietro di lui Wolfgang lo incalza “Sbrigati!”
All’improvviso un rumore li fa voltare.
Una serie di schiocchi secchi.
Due fauci chitinose irte di denti appaiono dalla spaccatura.
Una serie di zampe segmentate si fanno strada arpionando la parete di pietra.
“Merda! Corri!”
Ma Mattheus è come paralizzato e avanza un passo alla volta.
Johann cerca di schivare gli artigli della creatura ma uno lo trapassa a un braccio.
La bestia lo trascina verso di se.
Wolfgang scatta indietro e lo afferra per l’altro braccio.
Tira con tutte le sue forze.
Johann scalcia colpendo la bestia sul muso.
Uno strattone e si ritrovano entrambe a terra, vicino all’orlo dell’abisso.
“Corri!” urla Wolfgang.
I due corrono sull’arco di pietra.
La creatura prova a farsi strada ma le zampe fanno poca presa sullo stretto passaggio di pietra.

Dopo qualche tentativo la creatura torna nella spaccatura.

10 - ARTIGLI NEL BUIO

I cinque avanzano nello stretto condotto.
Camminano di taglio, schiacciati tra le pareti di pietra.
Spesso devono trascinarsi a forza di braccia per superare una strettoia.
Ulrich chiude la fila, tendendo l’orecchio.
All’improvviso un grido lontano rimbomba tra la pietra.
Buon viaggio all’inferno.
Tira fuori il gessetto dalla tasca e lo lascia cadere nel buio.
Ora indietro non si torna.
“Cos’è stato?”
“Le guardie devono aver sbagliato strada.”
Ansimando Mattheus esce dalla spaccatura.
Davanti a lui un sottile ponte di pietra avanza nel buio.
Poco dopo gli altri lo raggiungono.
“Dobbiamo passare quest’arco?”
“Non vedo altre strade”.
“Vado avanti io” dice Hainz.
Agilmente il giovane tagliaborse cammina sullo stretto passaggio di pietra.
“Va bene, vado io adesso” dice Ulrich e, nonostante la sua mole possente, avanza veloce e senza esitazioni.
Mattheus si incammina dopo di lui.
Le gambe gli tremano.
Avanza piano.
Dietro di lui Wolfgang lo incalza “Sbrigati!”
All’improvviso un rumore li fa voltare.
Una serie di schiocchi secchi.
Due fauci chitinose irte di denti appaiono dalla spaccatura.
Una serie di zampe segmentate si fanno strada arpionando la parete di pietra.
“Merda! Corri!”
Ma Mattheus è come paralizzato e avanza un passo alla volta.
Johann cerca di schivare gli artigli della creatura ma uno lo trapassa a un braccio.
La bestia lo trascina verso di se.
Wolfgang scatta indietro e lo afferra per l’altro braccio.
Tira con tutte le sue forze.
Johann scalcia colpendo la bestia sul muso.
Uno strattone e si ritrovano entrambe a terra, vicino all’orlo dell’abisso.
“Corri!” urla Wolfgang.
I due corrono sull’arco di pietra.
La creatura prova a farsi strada ma le zampe fanno poca presa sullo stretto passaggio di pietra.

Dopo qualche tentativo la creatura torna nella spaccatura.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Eh mi sa che Ulrich ha smesso di tenere il piede in due scarpe!

andrea ha detto...

Ed ha anche scelto il momento più opportuno!

Nicholas ha detto...

Con il mostro che blocca l'altro passaggio e le guardie convinte che i prigionieri abbiano chissà come passato la voragine ha guadagnato un bel po' di tempo.