Mattheus guarda Ulrich con odio.
“E così ci hai venduti bastardo” sibila.
Una voce lo fa voltare.
“Si, vi consegnerò le vite che il vostro signore richiede”.
Gli occhi di tutti si voltano.
Joahnn si fa avanti di un passo.
Guarda i suoi compagni, pensa alla libertà oltre quella porta, pensa al dio che l’ha ingannato e blandito per mesi, che l’ha usato per nutrirsi della sua sofferenza.
Pensa alle svariate volte che lo ha rinnegato per poi tornare a implorare il suo aiuto.

Pensa a sua figlia, l’unica cosa che conta, l'unica cosa per la quale ha sacrificato tutto.
Guarda i suoi compagni.
Chi potrebbe salvare?
In tasca ha una gemma dal valore incalcolabile, molto più di quanto gli serva per salvare la sua bambina.
Pensa alla loro corsa nelle miniere.
Alle volte che ha implorato Nurgle per aver salva la vita, quando lo ha pregato per farlo fuggire da quella prigione e tornare da sua figlia malata, quando gli ha chiesto di non morire abbandonato in una grotta dimenticata, o di cadere nel vuoto senza fine.
I suoi compagni lo fissano.
Lo hanno accompagnato fino a qui, lo hanno aspettato quando rimaneva indietro, aiutato quando era in pericolo.
Lo hanno salvato tanto quanto ha fatto Nurgle.
E non gli hanno chiesto nulla in cambio.
E ora dovrà sacrificarne tre.
Li fissa a uno a uno.
Compie la sua scelta.
“Ecco le vite che offro in pagamento”.

28 - JOHANN


Mattheus guarda Ulrich con odio.
“E così ci hai venduti bastardo” sibila.
Una voce lo fa voltare.
“Si, vi consegnerò le vite che il vostro signore richiede”.
Gli occhi di tutti si voltano.
Joahnn si fa avanti di un passo.
Guarda i suoi compagni, pensa alla libertà oltre quella porta, pensa al dio che l’ha ingannato e blandito per mesi, che l’ha usato per nutrirsi della sua sofferenza.
Pensa alle svariate volte che lo ha rinnegato per poi tornare a implorare il suo aiuto.

Pensa a sua figlia, l’unica cosa che conta, l'unica cosa per la quale ha sacrificato tutto.
Guarda i suoi compagni.
Chi potrebbe salvare?
In tasca ha una gemma dal valore incalcolabile, molto più di quanto gli serva per salvare la sua bambina.
Pensa alla loro corsa nelle miniere.
Alle volte che ha implorato Nurgle per aver salva la vita, quando lo ha pregato per farlo fuggire da quella prigione e tornare da sua figlia malata, quando gli ha chiesto di non morire abbandonato in una grotta dimenticata, o di cadere nel vuoto senza fine.
I suoi compagni lo fissano.
Lo hanno accompagnato fino a qui, lo hanno aspettato quando rimaneva indietro, aiutato quando era in pericolo.
Lo hanno salvato tanto quanto ha fatto Nurgle.
E non gli hanno chiesto nulla in cambio.
E ora dovrà sacrificarne tre.
Li fissa a uno a uno.
Compie la sua scelta.
“Ecco le vite che offro in pagamento”.

14 commenti:

andrea ha detto...

Ok, ci avevo visto giusto.

Ora sono curiosissimo di sapere CHI verrà sacrificato. E soprattutto se Johann riuscirà ad uscirne vivo.

Nicholas ha detto...

È stato un bel momento mentre il giocatore di Johann passava in rassegna tutte le possibilità, con gli altri giocatori che scaldavano di dadi iniziativa e occhiate del tipo "il primo colpo sarà per te".

andrea ha detto...

E' un tipo di avventura che richiede giocatori molto bravi a mantenere separati gioco ed amicizia.

Con la maggior parte degli amici con cui ho giocato sarebbe stato impossibile arrivare a tanto.

... vorrei tanto provare a giocare con te come master =)

Nicholas ha detto...

Eheh si, mi hanno dato grande soddisfazione.
Però va detto che sulle one-shot è più semplice, uno dei vantaggi del formato one-shot è che rende possibile anche situazioni simili.
Ed è un tasto su cui io spingo parecchio nelle one-shot (come avrai visto se hai letto la scorsa che ho pubblicato "La pattuglia perduta").

Poi anche il mio gruppo di campagna è formato da pg con alcuni obiettivi personali in conflitto, ma non a questi livelli (o sarebbe ingestibile).

Mi sa che siamo un po' troppo lontani per una ruolata assieme (io sono di Torino), il che è un peccato.
Il motivo per cui apprezzo i blog dove si narrano le avventure giocate, è che un po' come essere li :)

PS
quando poi pubblicherò l'avventura se la vorrai poi provare con il tuo gruppo vorrò poi sapere come è andata ;)

Ale ha detto...

Concordo con Nicholas. Andrea non sottovalutare il fatto di provare l'avventura con i tuoi giocatori quando sarà pubblicata. Le one-shot ti offrono il grande vantaggio di poter sperimentare ciò che in campagne a più lungo respiro non è gestibile, e di racchiuderlo in un contesto in cui tutto si esaurisce senza strascichi. Può essere anche un modo per "educare" ad un certo tipo di gioco i tuoi giocatori. C'è sempre da imparare da un approccio diverso da quello a cui si è abituati, dalla propria comfort-zone

@Nicholas: forse l'hai già scritto, ma non ricordo... in quanto tempo è stata giocata questa one-shot?

Nicholas ha detto...

6 orette.
Comprensivo di un breve briefing sulle regole.
È assolutamente giocabile in un pomeriggio lungo.
E Ale ha ragione, le one shot aiutano a sperimentare sia i master che i giocatori.

andrea ha detto...

Non ho molta familiarità con il regolamento di Warhammer (ci ho giocato veramente poco), ma potrei provarla con i miei amici.

Se riesco, ti faccio sapere com'è andata!

Nicholas ha detto...

Fai conto che io lo uso anche con gente che non ha mai giocato a wfrp perchè è più easy funzionando a percentuali.
Inoltre il core del regolamento sono proprio due robette.
Di solito dico ai giocatori "non c'è bisogno che sappiate le regole, voi mi dite cosa volete fare e io vi dico che valore usare o che probabilità ha di riuscire".

Anyway l'avventura è abbastanza generica secondo me si può riadattare anche per altri sistemi come ad esempio SW.

Mr. Mist ha detto...

Da quel che leggo credo che a Lucca Games ci sarebbe assai bisogno di gente come voi per arbitrare le Oneshot dimostrative, ogni volta sento sempre gente che si lamenta di come vengono gestite!

Ale ha detto...

Infatti, credo che l'avventura si presti bene anche ad altri sistemi. Io ad esempio pensavo di proporla con GUS per semplicità di gestione, visto che né io né i miei soci mastichiamo wfrp.

@Mr.Mist: gestire le partite alle convention è difficilissimo! Non voglio ergermi a paladino difensore dei GM che arbitrano le one-shot - anche perché non faccio parte della categoria, ma spesso chi si lamenta dimentica qual è l'obiettivo reale di una one-shot ad una fiera: farti provare un sistema.
Il target è permettere ai giocatori di toccare i punti salienti di un sistema di gioco - e in un tempo ristretto questo non necessariamente coincide con una avventura memorabile. Anzi spesso chi privilegia il fatto di costruire una bella esperienza per i giocatori spesso si ritrova con gente che si è divertita ma ammette anche che si sarebbe divertita giocando la stessa avventura con qualunque altro sistema di gioco. E se devi vendere un prodotto questa è una constatazione che ti si può ritorcere contro.
Questo per dire che molto spesso sono i giocatori stessi ad avere le idee poco chiare. Ad una fiera non puoi aspettarti di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Se uno ci riflette forse in fiera è meglio una one-shot che fa cagare (beh... no troppo però) ma mette in evidenza pregi e meccaniche di un sistema rispetto ad un altro. Per le avventure figherrime ci penserò poi a casa mia.

Nicholas ha detto...

@Ale se la giochi allora poi voglio sapere come è andata e se è finita diversamente dalla nostra ;)

Ale ha detto...

Of course! Nel frattempo però devo trovare il pomeriggio lungo o un paio di sere da dedicare....

Nicholas ha detto...

Ottimo!
Se vuoi un consiglio falla tutta in una tirata, aumenta la componente drammatica.
Se però, comprensibilmente, non hai un pomeriggio intero, secondo me sforbiciando e sveltendo i combattimenti la puoi portare a 4 ore.

Mr. Mist ha detto...

Non è nemmeno mia intenzione ergermi a persecutore dei dm da fiera, nella mia esperienza personale posso dire di aver giocato oneshot con dm bravi ma in condizioni ambientali oggettivamente indecenti ed il risultato è stato deludente, e non per la colpa di chi arbitrava o giocava, in altri situazioni l'incapacità del master era invece assolutamente palese quindi posso dire di avere un'esperienza variegata. Per quel che riguarda le dimostrazioni del sistema sono in parte d'accordo con te, occorre decidere se puntare più sulla bellezza dell'esperienza o sulla presentazione del sistema di gioco, io penso che, se ci s'impegna in ogni caso si raggiunge un risultato a prescindere dalla strada praticata: faccio vivere una bell'eperienza a qualcuno magari non mi prende subito il gioco in fiera ma si interessa, se faccio un'avventuretta lineare senza prestese e mi concentro sulla spiegazione del sistema di gioco, allora trovo quello che se ne innamora e vendo.
Se faccio un'avventura che non si capisce nulla, se perdo tempo nel tirare degli oggetti magici importanti per il gioco e dovrei almeno averli pregenerati e poi non me ne rimane per spiegarti quali sono i punti validi del sistema, allora sono come quello che ha la cantina vuota e la moglie frigida ed incazzata.