Isaac si ferma come paralizzato sulla porta d'ingresso. Improvvisamente gli sudano le mani davanti all'atmosfera patinata del locale. Afferra il suo PDA cercandovi sicurezza, ticchetta nervosamente con le dita scorrendo informazioni inutili, getta un'occhiata alla email.
Isaac non è fatto per queste serate. No davvero. Il Sentri Lounge è il locale più figo di tutta Oculus, e lui con la parola figo non c’entra nulla. Il suo mondo è un altro, fatto di coding, matematica e tecnologia, di quelle cose considerate antisociali che definiscono la categoria nerd.
Perché diavolo ho accettato, pensa mentre guarda intimorito tutta quella gente alla moda che scorre disinvolta davanti a lui.
Poi incrocia il suo sguardo. Lei lo saluta dal tavolino a cui è seduta sola, sbracciandosi. Si alza sorridente per attenderlo.
Isaac sente una vampata risalirgli dal basso ventre fino alla faccia davanti a quelle forme flessuose mal celate dall'abbigliamento aderente. Si avvicina agitando la mano in modo infantile per salutarla, con un sorriso ebete dipinto sul volto, ma dentro di sé è nel panico.
Non sarebbe dovuto venire. Avrebbe dovuto rifiutare quell'invito. Qui si sente un pesce fuor d'acqua. Isaac scorre mentalmente le scuse a cui stupidamente non si è aggrappato: un turno al lavoro o un altro impegno... ma a chi l'avrebbe data a bere... tutti sanno che la sua vita sociale è zero. E poi non è bravo a mentire.
"Ciao... April..." balbetta con voce rotta.
Lei lo bacia sulle guance, lui cambia tre gradazioni di rosso: "Quanto tempo! Sono felice che ci sia anche tu! Era da una vita che volevo organizzare questo ritrovo tra amici!"
Già, pensa Isaac. Friendzoned da sempre.
"Purtroppo Alex è ancora in missione e non potrà venire... sai i militari... Invece Travis ha accettato, dovrebbe essere qua a momenti."
Isaac annuisce, ma vorrebbe scappare. Già dai tempi della scuola Travis è sempre stato uno stronzo in generale, e con lui in particolare. Non gli è mai pesato averlo perso di vista.
Controlla il PDA, anche se non c'è nulla da controllare. Nessuna notifica, da giorni.
Vorrebbe parlarle, ma non sa che dire, e non riesce a sostenere lo sguardo di lei, sorridente ed eccitata per la serata, bella come una dea, mentre ogni tanto lancia occhiate all'ingresso del locale per controllare se Travis è in vista.
"E' in ritardo come al solito, dai sediamoci Isaac. Allora, raccontami di te, cosa fai di bello?"
Da seduto Isaac si sente un po' più a suo agio. Forse Travis non verrà e resteranno soli loro due. Forse allora non andrà così male, cosa sperare di più?
"Ah no, eccolo! Ehi Travis! Siamo qua!"
Appunto.

01 - RITROVO TRA AMICI

Isaac si ferma come paralizzato sulla porta d'ingresso. Improvvisamente gli sudano le mani davanti all'atmosfera patinata del locale. Afferra il suo PDA cercandovi sicurezza, ticchetta nervosamente con le dita scorrendo informazioni inutili, getta un'occhiata alla email.
Isaac non è fatto per queste serate. No davvero. Il Sentri Lounge è il locale più figo di tutta Oculus, e lui con la parola figo non c’entra nulla. Il suo mondo è un altro, fatto di coding, matematica e tecnologia, di quelle cose considerate antisociali che definiscono la categoria nerd.
Perché diavolo ho accettato, pensa mentre guarda intimorito tutta quella gente alla moda che scorre disinvolta davanti a lui.
Poi incrocia il suo sguardo. Lei lo saluta dal tavolino a cui è seduta sola, sbracciandosi. Si alza sorridente per attenderlo.
Isaac sente una vampata risalirgli dal basso ventre fino alla faccia davanti a quelle forme flessuose mal celate dall'abbigliamento aderente. Si avvicina agitando la mano in modo infantile per salutarla, con un sorriso ebete dipinto sul volto, ma dentro di sé è nel panico.
Non sarebbe dovuto venire. Avrebbe dovuto rifiutare quell'invito. Qui si sente un pesce fuor d'acqua. Isaac scorre mentalmente le scuse a cui stupidamente non si è aggrappato: un turno al lavoro o un altro impegno... ma a chi l'avrebbe data a bere... tutti sanno che la sua vita sociale è zero. E poi non è bravo a mentire.
"Ciao... April..." balbetta con voce rotta.
Lei lo bacia sulle guance, lui cambia tre gradazioni di rosso: "Quanto tempo! Sono felice che ci sia anche tu! Era da una vita che volevo organizzare questo ritrovo tra amici!"
Già, pensa Isaac. Friendzoned da sempre.
"Purtroppo Alex è ancora in missione e non potrà venire... sai i militari... Invece Travis ha accettato, dovrebbe essere qua a momenti."
Isaac annuisce, ma vorrebbe scappare. Già dai tempi della scuola Travis è sempre stato uno stronzo in generale, e con lui in particolare. Non gli è mai pesato averlo perso di vista.
Controlla il PDA, anche se non c'è nulla da controllare. Nessuna notifica, da giorni.
Vorrebbe parlarle, ma non sa che dire, e non riesce a sostenere lo sguardo di lei, sorridente ed eccitata per la serata, bella come una dea, mentre ogni tanto lancia occhiate all'ingresso del locale per controllare se Travis è in vista.
"E' in ritardo come al solito, dai sediamoci Isaac. Allora, raccontami di te, cosa fai di bello?"
Da seduto Isaac si sente un po' più a suo agio. Forse Travis non verrà e resteranno soli loro due. Forse allora non andrà così male, cosa sperare di più?
"Ah no, eccolo! Ehi Travis! Siamo qua!"
Appunto.

5 commenti:

Nicholas ha detto...

Puoi cambiare epoca e anche sistema solare ma le rimpatriate della scuola sono sempre uguali.
Cmq un buon sistema per introdurre i pg.

andrea ha detto...

Un effetto splendido, soprattutto se tra i personaggi c'è già stato attrito!

andrea ha detto...

PS: questi post arrivano nel momento giusto, così posso straviarmi un po' dal lavoro leggendo! =D

Ale ha detto...

Una sorta di classico "ritrovo in locanda" trasposto nel futuro :)

Mr. Mist ha detto...

L'incubo del compagno stronzo che ti ha reso la scuola un inferno e che avevi dimenticato con tanta gioia! Bell'inizio bravo Ale, a proposito frase del giorno:"Friendzoned da sempre", mitico! XD