Un respiro profondo...poi un altro.... poi un altro ancora....
Ray è in mezzo allo scantinato, il cuore che gli batte forte, cerca di concentrarsi  sulla respirazione mentre il sudore gli cola dalla fronte, entrambe le mani stringono il pesante piede di porco brandito a mo' di mazza, un po' poco come arma. Per un attimo nella sua mente si focalizza il ricordo di una pistola calibro 38, ma ora non c'è tempo di cercarla.
"Ehi Ray tutto a posto?" chiede Sam con apprensione "Noi siamo pronti!"
Sam e Angelica hanno spostato il mobile che bloccava la porta ed ora Sam la sta tenendo chiusa, Angelica si trova vicino alla porta con la schiena appoggiata al muro, il suo sguardo è visibilmente angosciato.
"Com'è possibile" pensa Ray "che nessuno di noi ricordi cosa c'è dietro alla porta eppure tutti ne siamo terrorizzati?"
"Ok Sam, tutto a posto... Ripassiamo il piano: tu apri, ma non del tutto, se dietro la porta ci dovesse essere qualcosa di tremendo io urlo e tu ed Angelica insieme richiudete la porta...Ok?... tutto chiaro?"
"Si Ray" rispondo all'unisono Sam ed Angelica accompagnando la risposta con un cenno del capo.
"Ok....Si balla!" pensa Ray.
La porta si apre, il fastidioso "bussare" cessa nel momento in cui ciò che batteva non incontra più alcun ostacolo. Per un attimo il silenzio è totale mentre la luce tremolante dell'unica lampadina dello scantinato illumina il tratto di corridoio adiacente all'entrata. L'ombra che svanisce lascia intravedere una figura umana che barcolla in avanti superando l'arco della porta ed entrando nella stanza.
Appena la luce ne illumina meglio i dettagli, la mente di Ray fa fatica a riconoscere in quella "cosa" un che di umano... Eppure una volta doveva essere stato un uomo, lo indicano i suoi vestiti eleganti, ma il corpo di quella persona sembra essere stato schiacciato, gli arti rattrappiti e deformati non potrebbero neppure tenerlo in piedi, tuttavia...
La cosa avanza verso il centro della stanza ed ora Ray vede chiaramente la testa deformata della creatura: un'orrenda lingua nera spunta da ciò che resta della bocca e guizza da una spalla all'altra, magari era proprio quella lingua a battere sulla porta ma ora ciò non ha più importanza.
Ray vorrebbe urlare a Sam e ad Angelica di chiudere la porta, ma non ci riesce... l'orrore è troppo grande, è come ipnotizzato: non sente l'urlo di Angelica non appena vede il mostro, non vede Sam soffocare a stento un conato di vomito, vede solo la creatura avanzare ciondolante con la sua lingua nera. Poi l'istinto di sopravvivenza, o la rabbia, prende il sopravvento: con un urlo simile ad un ruggito Ray mena un gran fendente col piede di porco alla testa del mostro centrandolo in pieno. Si sente un rumore sordo simile a quello di un melone che si spacca, ed uno spruzzo di sangue, ossa e pezzi di cervello imbratta il pavimento. La testa di quella cosa non c'è più, c'è solo la lingua che si contorce rapida. "Com'è possibile?" pensa Ray, e non vede il braccio della creatura che mena un gancio rivolto alla sua persona. Il pugno lo raggiunge sulla parte alta del braccio, non è colpo troppo forte ma è vicino alla spalla dolorante. Il dolore acuto sveglia nuovamente la sua mente dalla paralisi dovuta allo shock. Ray stringe i denti e colpisce la creatura su una della gambe, che con un sinistro "crack" si piega in modo innaturale. La creatura continua ad avanzare lentamente, nonostante la gamba sia chiaramente spezzata. Ray indietreggia in preda al panico. "Questo non va giù" è l'unica cose a cui riesce a pensare.
Ad un tratto gli giunge la voce di Sam: "Muoviti Ray.... aggiralo ed esci, puoi farcela, sei più veloce di lui!"
Gli occhi di Ray vedono Sam ed Angelica oltre la porta, il suo istinto prende nuovamente il sopravvento, le sue gambe si muovono da sole, con uno scatto si sposta a sinistra cogliendo in controtempo la creatura che cerca di gettarsi su di lui ma lo manca e cade a terra. In un attimo Ray percorre i pochi metri che lo separano dall'uscita e quasi travolge Sam e Angelica che lo stavano aspettando, afferra la maniglia della porta e con uno strattone la chiude dietro di sé.
Ora i tre si trovano su di un pianerottolo, e c'è una rampa di scale che sale: senza aspettare di scoprire se quell'orrore senza testa sia in grado di aprire o meno quella porta, Ray, Sam ed Angelica si precipitano di corsa su per le scale.

02 - A RITROSO

Un respiro profondo...poi un altro.... poi un altro ancora....
Ray è in mezzo allo scantinato, il cuore che gli batte forte, cerca di concentrarsi  sulla respirazione mentre il sudore gli cola dalla fronte, entrambe le mani stringono il pesante piede di porco brandito a mo' di mazza, un po' poco come arma. Per un attimo nella sua mente si focalizza il ricordo di una pistola calibro 38, ma ora non c'è tempo di cercarla.
"Ehi Ray tutto a posto?" chiede Sam con apprensione "Noi siamo pronti!"
Sam e Angelica hanno spostato il mobile che bloccava la porta ed ora Sam la sta tenendo chiusa, Angelica si trova vicino alla porta con la schiena appoggiata al muro, il suo sguardo è visibilmente angosciato.
"Com'è possibile" pensa Ray "che nessuno di noi ricordi cosa c'è dietro alla porta eppure tutti ne siamo terrorizzati?"
"Ok Sam, tutto a posto... Ripassiamo il piano: tu apri, ma non del tutto, se dietro la porta ci dovesse essere qualcosa di tremendo io urlo e tu ed Angelica insieme richiudete la porta...Ok?... tutto chiaro?"
"Si Ray" rispondo all'unisono Sam ed Angelica accompagnando la risposta con un cenno del capo.
"Ok....Si balla!" pensa Ray.
La porta si apre, il fastidioso "bussare" cessa nel momento in cui ciò che batteva non incontra più alcun ostacolo. Per un attimo il silenzio è totale mentre la luce tremolante dell'unica lampadina dello scantinato illumina il tratto di corridoio adiacente all'entrata. L'ombra che svanisce lascia intravedere una figura umana che barcolla in avanti superando l'arco della porta ed entrando nella stanza.
Appena la luce ne illumina meglio i dettagli, la mente di Ray fa fatica a riconoscere in quella "cosa" un che di umano... Eppure una volta doveva essere stato un uomo, lo indicano i suoi vestiti eleganti, ma il corpo di quella persona sembra essere stato schiacciato, gli arti rattrappiti e deformati non potrebbero neppure tenerlo in piedi, tuttavia...
La cosa avanza verso il centro della stanza ed ora Ray vede chiaramente la testa deformata della creatura: un'orrenda lingua nera spunta da ciò che resta della bocca e guizza da una spalla all'altra, magari era proprio quella lingua a battere sulla porta ma ora ciò non ha più importanza.
Ray vorrebbe urlare a Sam e ad Angelica di chiudere la porta, ma non ci riesce... l'orrore è troppo grande, è come ipnotizzato: non sente l'urlo di Angelica non appena vede il mostro, non vede Sam soffocare a stento un conato di vomito, vede solo la creatura avanzare ciondolante con la sua lingua nera. Poi l'istinto di sopravvivenza, o la rabbia, prende il sopravvento: con un urlo simile ad un ruggito Ray mena un gran fendente col piede di porco alla testa del mostro centrandolo in pieno. Si sente un rumore sordo simile a quello di un melone che si spacca, ed uno spruzzo di sangue, ossa e pezzi di cervello imbratta il pavimento. La testa di quella cosa non c'è più, c'è solo la lingua che si contorce rapida. "Com'è possibile?" pensa Ray, e non vede il braccio della creatura che mena un gancio rivolto alla sua persona. Il pugno lo raggiunge sulla parte alta del braccio, non è colpo troppo forte ma è vicino alla spalla dolorante. Il dolore acuto sveglia nuovamente la sua mente dalla paralisi dovuta allo shock. Ray stringe i denti e colpisce la creatura su una della gambe, che con un sinistro "crack" si piega in modo innaturale. La creatura continua ad avanzare lentamente, nonostante la gamba sia chiaramente spezzata. Ray indietreggia in preda al panico. "Questo non va giù" è l'unica cose a cui riesce a pensare.
Ad un tratto gli giunge la voce di Sam: "Muoviti Ray.... aggiralo ed esci, puoi farcela, sei più veloce di lui!"
Gli occhi di Ray vedono Sam ed Angelica oltre la porta, il suo istinto prende nuovamente il sopravvento, le sue gambe si muovono da sole, con uno scatto si sposta a sinistra cogliendo in controtempo la creatura che cerca di gettarsi su di lui ma lo manca e cade a terra. In un attimo Ray percorre i pochi metri che lo separano dall'uscita e quasi travolge Sam e Angelica che lo stavano aspettando, afferra la maniglia della porta e con uno strattone la chiude dietro di sé.
Ora i tre si trovano su di un pianerottolo, e c'è una rampa di scale che sale: senza aspettare di scoprire se quell'orrore senza testa sia in grado di aprire o meno quella porta, Ray, Sam ed Angelica si precipitano di corsa su per le scale.

5 commenti:

andrea ha detto...

"La violenza non è la soluzione..." XD

Subito nella mischia, fantastico! Ora sono dannatamente curioso di sapere perché quei tre si trovano in quello scantinato... e soprattutto se ce la faranno ad uscirne vivi!

Mr. Mist ha detto...

Specie se il tuo avversario incassa colpi e non va giù! ;)

Nicholas ha detto...

"Se la violenza non risolve il problema è perchè non ne stai usando abbastanza" (cit.)

andrea ha detto...

Io la conoscevo con lo scotch (intendo il nastro adesivo, non il liquore) XD

Mr. Mist ha detto...

Penso che il concetto potrebbe essere validamente esteso anche al liquore: nel dubbio provare non costa nulla, l'importante è non dover guidare dopo! XD