Sam si rimette in piedi sconvolto ed ancora nauseato, "Che idiota sono stato!" pensa "Mettermi a mangiare sapendo che schifezze rivoltanti potevano esserci in questa dannata casa... ben mi sta ... la prossima volta imparo, adesso devo concentrarmi e chiudere la questione, ma prima devo ritrovare la mia borsa!"
Facendo appello a tutto il suo coraggio Sam si costringe a guardare all'interno della stanza cercando di non soffermare lo sguardo sulle due pozze di carne sciolta sul pavimento e sul cadavere della povera ragazza disteso sul tavolo. Essendo privo di torcia ci mette un attimo a ritrovare i suoi due compagni di sventura all'interno della buia stanza, Madeline è sotto il tavolo che singhiozza disperata agitandosi in preda all'isteria, mentre Ray è più avanti e sta guardando qualcosa con la torcia.
"Meglio che inizi a portare fuori Madeline, se rimane qui rischia d'impazzire ed io non posso permetterlo!" riflette Sam entrando nella stanza, poi percepisce uno strano odore, lo riconosce è polvere da sparo. Giunto nei pressi del tavolo Sam si inginocchia per cercare di calmare Madeline e nel farlo il suo sguardo si posa su ciò che Ray sta illuminando con la torcia: il cadavere di un uomo vestito di nero, con due fori di proiettile in pieno petto. Il sangue di Sam si gela: la sua mente visualizza immagini incoerenti e inquietanti, si sforza di metterle in ordine, ed il risultato che ottiene non lo tranquillizza per niente.
"Odore di polvere da sparo... il tizio morto... è stato Ray...si... l'ho... l'ho visto, ricordo di esser salito su per le scale guidato da una strana ed inquietante nenia, poi ho sentito due colpi di pistola proprio mentre arrivavo all'entrata di questa stanza ed ho visto Ray davanti a me con una pistola in mano ancora fumante, ed il tizio in nero, probabilmente il famigerato Alistair, che cadeva per terra tenendosi le mani al petto... oh mio Dio...in che guaio mi sono cacciato... sono finito in una gabbia di matti ma quello che mi fa più paura è che non so chi mi sono portato dietro... chi sei veramente Ray?" Sam si concentra cercando di fare il punto della situazione, c'è un dettaglio che ancora gli sfugge. "Aspetta un attimo, quando ho letto quella lettera trovata nel soprabito di Ray, ricordo di aver letto il suo cognome: Handerson, Ray Handerson. L'ho già sentito... ma dove?... Ma certo l'ho letto su di un giornale un paio di settimane fa, Ray Handerson era stato accusato da un tizio di avergli rotto le gambe e si sospettava che la cosa fosse legata ad un giro di estorsioni, il tizio poi ha ritrattato le accuse su Ray... altro particolare inquietante... Per conto di chi ti sporcavi le mani Ray? La cosa non mi piace per nulla, devo muovermi in fretta o rischia di esplodermi tra le mani!"
Facendo appello a tutto il suo coraggio Sam si costringe a guardare all'interno della stanza cercando di non soffermare lo sguardo sulle due pozze di carne sciolta sul pavimento e sul cadavere della povera ragazza disteso sul tavolo. Essendo privo di torcia ci mette un attimo a ritrovare i suoi due compagni di sventura all'interno della buia stanza, Madeline è sotto il tavolo che singhiozza disperata agitandosi in preda all'isteria, mentre Ray è più avanti e sta guardando qualcosa con la torcia.
"Meglio che inizi a portare fuori Madeline, se rimane qui rischia d'impazzire ed io non posso permetterlo!" riflette Sam entrando nella stanza, poi percepisce uno strano odore, lo riconosce è polvere da sparo. Giunto nei pressi del tavolo Sam si inginocchia per cercare di calmare Madeline e nel farlo il suo sguardo si posa su ciò che Ray sta illuminando con la torcia: il cadavere di un uomo vestito di nero, con due fori di proiettile in pieno petto. Il sangue di Sam si gela: la sua mente visualizza immagini incoerenti e inquietanti, si sforza di metterle in ordine, ed il risultato che ottiene non lo tranquillizza per niente.
"Odore di polvere da sparo... il tizio morto... è stato Ray...si... l'ho... l'ho visto, ricordo di esser salito su per le scale guidato da una strana ed inquietante nenia, poi ho sentito due colpi di pistola proprio mentre arrivavo all'entrata di questa stanza ed ho visto Ray davanti a me con una pistola in mano ancora fumante, ed il tizio in nero, probabilmente il famigerato Alistair, che cadeva per terra tenendosi le mani al petto... oh mio Dio...in che guaio mi sono cacciato... sono finito in una gabbia di matti ma quello che mi fa più paura è che non so chi mi sono portato dietro... chi sei veramente Ray?" Sam si concentra cercando di fare il punto della situazione, c'è un dettaglio che ancora gli sfugge. "Aspetta un attimo, quando ho letto quella lettera trovata nel soprabito di Ray, ricordo di aver letto il suo cognome: Handerson, Ray Handerson. L'ho già sentito... ma dove?... Ma certo l'ho letto su di un giornale un paio di settimane fa, Ray Handerson era stato accusato da un tizio di avergli rotto le gambe e si sospettava che la cosa fosse legata ad un giro di estorsioni, il tizio poi ha ritrattato le accuse su Ray... altro particolare inquietante... Per conto di chi ti sporcavi le mani Ray? La cosa non mi piace per nulla, devo muovermi in fretta o rischia di esplodermi tra le mani!"
Commenti
... ho sempre detto che Nicholas è geniale! :D
A me piace quando le fanno le persone discutibili :P
L'ultima one-shot di wh (finita in tpk) un nuovo giocatore mi fa: "io torno volentieri a giocarne altre ma non farmi più fare l'unico buono che poi viene inc***to da tutti".
Come dargli torto :D
Non sopporto i giocatori che utilizzano il proprio personaggio come fosse terminator... ok le azioni "eroiche", ma in fondo il divertimento sta nell'interpretare un ruolo! Un personaggio, di fronte ad una qualsiasi situazione, può sentire una pletora di emozioni: paura, terrore, ansia, entusiasmo, odio...
Per me l'esempio migliore rimane Sergej di Boston Criminale. Adoro quel PG =)
Io penso che il successo dei personaggi di B.C. sia dovuto oltre che alla bravura dei giocatori e del master anche dal sistema che incoraggia l'interazione e l'approfondimanto del personaggio!