"Ray, Madeline per favore andiamocene via da questa stanza, ora!" esclama Sam in evidente affanno.
"Cosa ti prende adesso?" chiede Ray scocciato.
"Dobbiamo andare via, adesso, vi prego ... vi scongiuro, ve lo spiegherò dopo, ma per l'amor di Dio andiamo di sopra e lasciamo questa stanza!" geme Sam afferrando il braccio dell'investigatore.
"Sam stai male?" chiede Madeline notando il pallore mortale sul volto dell'uomo.
"Andiamocene!" ribadisce nuovamente Sam tremebondo.
Ray diffidente afferra la torcia dalle mani di Sam ed illumina la zona in cui lui aveva ritrovato la sua borsa. "Non c'è nulla di strano, cosa può averlo spaventato a tal punto?" riflette l'investigatore, poi la sua attenzione si sposta sulla porticina incassata nel muro. Ad una prima occhiata sembra assolutamente normale, ma lo sguardo esperto di Ray nota, dopo un'accurata osservazione, che la serratura è stata forzata e la sua chiavetta è stata incastrata e spezzata all'interno.
"Andiamo su!" sentenzia alla fine Ray con fare asciutto.
Una volta saliti al pian terreno, Sam si precipita verso una delle finestre e facendo molta attenzione la spalanca, una folata di aria gelida entra nella stanza facendo rabbrividire tutti quanti.
"Ma sei impazzito!" grida Madeline sovrastando con la sua voce l'ululare del vento "Vuoi farci morire assiderati?"
"I rubinetti del gas del vecchio sistema per l'illuminazione... sono aperti ... lo sono da quando siamo arrivati qui... il gas deve aver quasi saturato l'ambiente... anche la minima scintilla potrebbe fare esplodere tutto!" risponde Sam guardando gli altri due con occhi spiritati.
"Ma... come fai a sapere tutto questo Sam?" chiede Madeline sconvolta dalla rivelazione.
"Non ci arrivi bambola?" esordisce Ray con tono sprezzante, "Lo sa perché è stato lui ad aprirli... non è vero Sam?"
Sam guarda per terra il suo sguardo è colmo di vergogna, forse per il rimorso del proprio gesto o per esser stato scoperto, poi dopo un lungo istante annuisce. "Si sono stato io, avevo completamente rimosso quel ricordo, ma quando siamo scesi di sotto mi è tornato tutto alla mente. Mi dispiace... davvero!"
"Brutto pezzo di merda!" grida Ray lasciandosi prendere dalla collera, con un scatto si avventa su Sam afferrandolo per il colletto della giacca.
"Calmati Ray!" grida Madeline cercando invano di trattenere l'uomo, "Se Sam ha aperto i rubinetti torniamo giù e richiudiamoli così saremo salvi."
"Non si può." le risponde Ray "Questo stronzo ha sabotato la chiusura dell'armadietto dove ci sono le valvole: non si può aprire normalmente e se uso il piede di porco rischio di fare delle scintille... troppo pericoloso!"
"Oh no... non è possibile... ma perché lo hai fatto Sam? Volevi ammazzarci?" chiede Madeline con la voce colma di disperazione.
"NO!" risponde urlando Sam "Non volevo uccidere nessuno... io non sono un assassino! Io sono solo... un uomo disperato!"
"Farai meglio a dirci tutta la verità Sam o ti torco il collo!" lo minaccia Ray senza mollare la presa.
Sam china il capo, rilassa le spalle lasciando le braccia ciondolare lungo i fianchi e dopo aver preso fiato inizia mestamente a confessare. "Nell'ambito del mio lavoro mi sono fatto dei nemici, gente potente che non perdona e che non va tanto per il sottile. Devo andarmene da questa città, alla svelta, e per farlo ho bisogno di soldi, di molti soldi ed il solo modo per farli in fretta è attraverso un imbroglio assicurativo. Qualche giorno fa ho siglato un contratto assicurativo per questo immobile, è una bella casa ma è vuota da tempo. Ho scoperto che ti era stata donata in eredità anni addietro da tua nonna Madeline, ma tu non ci avevi mai messo piede prima di oggi, volevo convincerti a vendermela, così avrei potuto incendiarla ed incassare il risarcimento dell'assicurazione."
"Ma come pensavi di fare?" chiede Madeline preoccupata.
"Pensavo di convincerti in qualche modo, magari spaventandoti anche con l'aiuto di Ray,  poi da solo e con calma avrei dato fuoco alla casa, facendola saturare di gas avrei facilitato l'espandersi delle fiamme. Tutto si sarebbe sistemato, Ray avrebbe ricevuto il suo onorario, tu avresti perso qualcosa di cui non t'importava nulla ed io avrei avuto i soldi per sparire!" Sam finisce la frase e sente allentarsi la tensione che lo attanagliava. "A volte dire la verità paga!" pensa "Ora mi sento meglio, e sono tornato lucido ... posso ancora farcela!"

17 - A CARTE SCOPERTE!

"Ray, Madeline per favore andiamocene via da questa stanza, ora!" esclama Sam in evidente affanno.
"Cosa ti prende adesso?" chiede Ray scocciato.
"Dobbiamo andare via, adesso, vi prego ... vi scongiuro, ve lo spiegherò dopo, ma per l'amor di Dio andiamo di sopra e lasciamo questa stanza!" geme Sam afferrando il braccio dell'investigatore.
"Sam stai male?" chiede Madeline notando il pallore mortale sul volto dell'uomo.
"Andiamocene!" ribadisce nuovamente Sam tremebondo.
Ray diffidente afferra la torcia dalle mani di Sam ed illumina la zona in cui lui aveva ritrovato la sua borsa. "Non c'è nulla di strano, cosa può averlo spaventato a tal punto?" riflette l'investigatore, poi la sua attenzione si sposta sulla porticina incassata nel muro. Ad una prima occhiata sembra assolutamente normale, ma lo sguardo esperto di Ray nota, dopo un'accurata osservazione, che la serratura è stata forzata e la sua chiavetta è stata incastrata e spezzata all'interno.
"Andiamo su!" sentenzia alla fine Ray con fare asciutto.
Una volta saliti al pian terreno, Sam si precipita verso una delle finestre e facendo molta attenzione la spalanca, una folata di aria gelida entra nella stanza facendo rabbrividire tutti quanti.
"Ma sei impazzito!" grida Madeline sovrastando con la sua voce l'ululare del vento "Vuoi farci morire assiderati?"
"I rubinetti del gas del vecchio sistema per l'illuminazione... sono aperti ... lo sono da quando siamo arrivati qui... il gas deve aver quasi saturato l'ambiente... anche la minima scintilla potrebbe fare esplodere tutto!" risponde Sam guardando gli altri due con occhi spiritati.
"Ma... come fai a sapere tutto questo Sam?" chiede Madeline sconvolta dalla rivelazione.
"Non ci arrivi bambola?" esordisce Ray con tono sprezzante, "Lo sa perché è stato lui ad aprirli... non è vero Sam?"
Sam guarda per terra il suo sguardo è colmo di vergogna, forse per il rimorso del proprio gesto o per esser stato scoperto, poi dopo un lungo istante annuisce. "Si sono stato io, avevo completamente rimosso quel ricordo, ma quando siamo scesi di sotto mi è tornato tutto alla mente. Mi dispiace... davvero!"
"Brutto pezzo di merda!" grida Ray lasciandosi prendere dalla collera, con un scatto si avventa su Sam afferrandolo per il colletto della giacca.
"Calmati Ray!" grida Madeline cercando invano di trattenere l'uomo, "Se Sam ha aperto i rubinetti torniamo giù e richiudiamoli così saremo salvi."
"Non si può." le risponde Ray "Questo stronzo ha sabotato la chiusura dell'armadietto dove ci sono le valvole: non si può aprire normalmente e se uso il piede di porco rischio di fare delle scintille... troppo pericoloso!"
"Oh no... non è possibile... ma perché lo hai fatto Sam? Volevi ammazzarci?" chiede Madeline con la voce colma di disperazione.
"NO!" risponde urlando Sam "Non volevo uccidere nessuno... io non sono un assassino! Io sono solo... un uomo disperato!"
"Farai meglio a dirci tutta la verità Sam o ti torco il collo!" lo minaccia Ray senza mollare la presa.
Sam china il capo, rilassa le spalle lasciando le braccia ciondolare lungo i fianchi e dopo aver preso fiato inizia mestamente a confessare. "Nell'ambito del mio lavoro mi sono fatto dei nemici, gente potente che non perdona e che non va tanto per il sottile. Devo andarmene da questa città, alla svelta, e per farlo ho bisogno di soldi, di molti soldi ed il solo modo per farli in fretta è attraverso un imbroglio assicurativo. Qualche giorno fa ho siglato un contratto assicurativo per questo immobile, è una bella casa ma è vuota da tempo. Ho scoperto che ti era stata donata in eredità anni addietro da tua nonna Madeline, ma tu non ci avevi mai messo piede prima di oggi, volevo convincerti a vendermela, così avrei potuto incendiarla ed incassare il risarcimento dell'assicurazione."
"Ma come pensavi di fare?" chiede Madeline preoccupata.
"Pensavo di convincerti in qualche modo, magari spaventandoti anche con l'aiuto di Ray,  poi da solo e con calma avrei dato fuoco alla casa, facendola saturare di gas avrei facilitato l'espandersi delle fiamme. Tutto si sarebbe sistemato, Ray avrebbe ricevuto il suo onorario, tu avresti perso qualcosa di cui non t'importava nulla ed io avrei avuto i soldi per sparire!" Sam finisce la frase e sente allentarsi la tensione che lo attanagliava. "A volte dire la verità paga!" pensa "Ora mi sento meglio, e sono tornato lucido ... posso ancora farcela!"

12 commenti:

Ale ha detto...

Attenzione perchè qui abbiamo il pezzo forte! ;)

Nicholas ha detto...

Una rivelazione esplosiva :P

rocco ha detto...

e c'è anche un camino con le braci tiepide giù...un colpo di vento, una brace che riprende vigore e...bum!

Mr. Mist ha detto...

Per questo Nicholas l'ha piazzato in una stanza a parte, lontano dalla stanza con la porta sfondata!

andrea ha detto...

Mmm... che bell'intreccio! Complimenti a Nicholas, veramente ben strutturato!

E soprattutto complimenti per i continui colpi di scena senza che ci fosse qualcuno a cui sparare! =D

Nicholas ha detto...

Hanno sparato al povero Alistar! :D

andrea ha detto...

... ma prima che si saturasse la casa di gas! Quindi non conta! =P

Mr. Mist ha detto...

Avremmo potuto, presi dalla paura, sparare allo zombi, ma fortunatamente non credo che ci sarebbero state conseguenze, quella cantina è in basso ed in una zona marginale rispetto alla propagazione del gas nella casa. Altrimenti ve l'immaginate la scena:
Ray "Io ho una pistola sparo allozombi, magari in testa, così l'accoppo subito!"
Nicholas "Spari poi senti una detonazione una vampata di calore e luce vi avvolge... la casa esplode, siete tutti morti!"
Ray, Sam , Madeline: "Ma...??!!!"
XD

Mr. Mist ha detto...

Il TPK più veloce di sempre!

andrea ha detto...

ahahahahah XD

rocco ha detto...

ma quindi la pistola ray sapeva di averla fin dall'inizio? io pensavo che fosse una cosa di cui si era reso conto dopo...

Mr. Mist ha detto...

Quando stava per aprire la porta ed affrontare o zombi Ray si era ricordato di una pistola calibro 38, aveva dei ricordi, in quel momento però non aveva il tempo di controllare per esserne certo, cosa che ha fatto successivamente e senza dare nell'occhio!