Ray osserva la scena con attenzione: Madeline firma il contratto con cui vende la casa di Longbranch a Sam, il quale a stento riesce a trattenersi dall'esultare.
"E bravo il nostro Sam!" pensa l'investigatore "A quanto pare nonostante quel fare da mezza cartuccia sei riuscito ad intortare la ricca ragazza viziata ed hai raggiunto il tuo scopo, complimenti! In fondo il tuo piano di bruciare questa casa fa comodo anche a me!"
La curiosità tipica del suo mestiere porta comunque Ray a farsi ulteriori domande: "Chi saranno mai le persone a cui avrà pestato i piedi? Di sicuro un imbroglione come Sam deve averne fregata di gente... e quando ci si crede i più furbi si finisce prima o poi per fregare il tizio sbagliato!"
Il vento freddo che entra nella stanza fa tremare l'investigatore, che si stringe nel suo impermeabile cercando di scaldarsi, la mano tocca la lettera che si trova ancora nella tasca. Ray trasalisce per un attimo, quindi rivolge la sua attenzione su quel documento di cui finora non si era curato. "Chissà chi me l'avrà mandato, maledizione non riesco a ricordarlo... eppure doveva essere una cosa importante ed urgente se me lo sono portato appresso, magari è addirittura collegato a questa dannata faccenda, che sia una coincidenza?" Ad  un tratto la mente di Ray rammenta un altro particolare che gli era precedentemente sfuggito:  "A proposito di coincidenze, quella domanda sui Di Santo che Sam mi aveva fatto non appena ha trovato questa lettera, non ci ho dato peso subito, ma... il mio istinto mi dice che non me l'ha fatta per caso. Ma certo, ecco chi sono quelli che ti vogliono morto, sono quelli della famiglia Di Santo, altro che buoni rapporti... dannato bugiardo! Comunque sei proprio nei guai Sam, a quest'ora quelli avranno già assoldato qualcuno per farti fuori!"
Ray sorride soddisfatto per avere scoperto il segreto di Sam, ma la sua soddisfazione ha vita breve, mentre la memoria gli riporta alla luce un'altra verità assai più tetra.
"Già, ma ora che mi ricordo, sono stati proprio i Di Santo a mandarmi qui con Sam! Oh no... e... se quel qualcuno fossi... io?" Ray stringe forte la lettera nel pugno "Comincio a ricordare... la telefonata al mio ufficio qualche giorno fa, la voce al telefono che mi diceva che dovevo sdebitarmi con i Di Santo per aver convinto quello a cui avevo spezzato le gambe a ritirare le sue accuse nei miei confronti. Mi hanno detto di Sam, del fatto che cercasse un investigatore privato per un certo affare, mi hanno detto, anzi ordinato, di farmi ingaggiare a tutti i costi e di farmi vivo con loro successivamente attraverso i soliti canali. E così ho fatto, per poi trovarmi recapitata questa lettera in ufficio... e stasera prima di venire qui... mi hanno richiamato... dannazione sì... ora ricordo perfettamente... mi hanno detto che Sam gli aveva mancato di rispetto e toccava a me sistemarlo definitivamente! In che cazzo di guaio mi sono cacciato?!"
Ray si sente perso, sa benissimo che le offerte di lavoro dei Di Santo sono ordini che non si possono discutere ed a cui non si può disobbedire senza drammatiche conseguenze.

19 - UN'OFFERTA CHE NON SI PUO' RIFIUTARE!

Ray osserva la scena con attenzione: Madeline firma il contratto con cui vende la casa di Longbranch a Sam, il quale a stento riesce a trattenersi dall'esultare.
"E bravo il nostro Sam!" pensa l'investigatore "A quanto pare nonostante quel fare da mezza cartuccia sei riuscito ad intortare la ricca ragazza viziata ed hai raggiunto il tuo scopo, complimenti! In fondo il tuo piano di bruciare questa casa fa comodo anche a me!"
La curiosità tipica del suo mestiere porta comunque Ray a farsi ulteriori domande: "Chi saranno mai le persone a cui avrà pestato i piedi? Di sicuro un imbroglione come Sam deve averne fregata di gente... e quando ci si crede i più furbi si finisce prima o poi per fregare il tizio sbagliato!"
Il vento freddo che entra nella stanza fa tremare l'investigatore, che si stringe nel suo impermeabile cercando di scaldarsi, la mano tocca la lettera che si trova ancora nella tasca. Ray trasalisce per un attimo, quindi rivolge la sua attenzione su quel documento di cui finora non si era curato. "Chissà chi me l'avrà mandato, maledizione non riesco a ricordarlo... eppure doveva essere una cosa importante ed urgente se me lo sono portato appresso, magari è addirittura collegato a questa dannata faccenda, che sia una coincidenza?" Ad  un tratto la mente di Ray rammenta un altro particolare che gli era precedentemente sfuggito:  "A proposito di coincidenze, quella domanda sui Di Santo che Sam mi aveva fatto non appena ha trovato questa lettera, non ci ho dato peso subito, ma... il mio istinto mi dice che non me l'ha fatta per caso. Ma certo, ecco chi sono quelli che ti vogliono morto, sono quelli della famiglia Di Santo, altro che buoni rapporti... dannato bugiardo! Comunque sei proprio nei guai Sam, a quest'ora quelli avranno già assoldato qualcuno per farti fuori!"
Ray sorride soddisfatto per avere scoperto il segreto di Sam, ma la sua soddisfazione ha vita breve, mentre la memoria gli riporta alla luce un'altra verità assai più tetra.
"Già, ma ora che mi ricordo, sono stati proprio i Di Santo a mandarmi qui con Sam! Oh no... e... se quel qualcuno fossi... io?" Ray stringe forte la lettera nel pugno "Comincio a ricordare... la telefonata al mio ufficio qualche giorno fa, la voce al telefono che mi diceva che dovevo sdebitarmi con i Di Santo per aver convinto quello a cui avevo spezzato le gambe a ritirare le sue accuse nei miei confronti. Mi hanno detto di Sam, del fatto che cercasse un investigatore privato per un certo affare, mi hanno detto, anzi ordinato, di farmi ingaggiare a tutti i costi e di farmi vivo con loro successivamente attraverso i soliti canali. E così ho fatto, per poi trovarmi recapitata questa lettera in ufficio... e stasera prima di venire qui... mi hanno richiamato... dannazione sì... ora ricordo perfettamente... mi hanno detto che Sam gli aveva mancato di rispetto e toccava a me sistemarlo definitivamente! In che cazzo di guaio mi sono cacciato?!"
Ray si sente perso, sa benissimo che le offerte di lavoro dei Di Santo sono ordini che non si possono discutere ed a cui non si può disobbedire senza drammatiche conseguenze.

8 commenti:

Nicholas ha detto...

Uno dei piccoli piaceri di essere master è guardare la faccia dei giocatori quando arrivano certe rivelazioni...
:D

andrea ha detto...

... mi pareva mancasse un conflitto "pesante"! Non è da Nicholas lasciare che tutti concludano la vicenda da amiconi... =D

Grande master!

Nicholas ha detto...

Le rivelazioni erano un crescendo, quelle finali erano: puoi diventare il dio in terra, hai trasformato la casa in una bomba, devi ammazzare il tuo compagno.
Tra l'altro erano "abbastanza" legate per quanto possibile, ad esempio per diventare un dio in terra era richiesta la morte di un uomo prima, non necessariamente ucciso da Madeline.

E poi mi sono messo comodo a osservare le scelte dei pg negli ultimi minuti di gioco :)

Mr. Mist ha detto...

Noi, perlomeno io, eravamo tesissimi, lui calmo, tranquillo, compassato,come se la cosa non lo riguardasse!

Nicholas ha detto...

Bhe il compito del DM è preparare il palcoscenico, ma la scena finale è tutta per gli attori e il DM può godersela tranquillo.
Ed è sempre un bel momento, e anche qui lo è stato davvero.
Ma ce lo racconterà per bene Mr. Mist ;)

andrea ha detto...

Non vedo l'ora di leggere il prossimo post!

Ale ha detto...

Attendiamo trepidanti il prossimo pezzo di Mr.Mist, nonappena lo ricevo provvedo a pubblicarlo!

Mr. Mist ha detto...

Ho finito qualche minuto fa di scrivere gli ultimi post, li sottopongo ad Ale e Nicholas e poi saranno pubblicati! Resistete ancora un po' amici!