
Qualcosa è andato storto.
“Uomini spostate i camion al sicuro” ordina.
Alle sue spalle i mezzi si mettono in moto… tranne uno.
Uno dei camion non riesce a partire.
“Di al meccanico Racz di sistemare quel camion!” ordina secco il capitano a Varga.
Il meccanico ungherese si mette all’opera, dopo un po’ si gira verso Varga parlando per qualche minuto.
Varga gli fa qualche domanda.
Poi il capitano spazientito chiede la traduzione.
Varga rimane pensieroso per qualche secondo poi dice “Racz afferma che qualcuno ha sabotato il camion, non può ripararlo”.
Un brivido scuote Otto.
“Chiedigli come possa essere successo”.
Racz parla un buon minuto molto velocemente, poi l’interprete lo ferma e si gira verso il capitano.
“Non ne ha idea”.
L’esplosione di una seconda granata interrompe il capitano che sta cercando di capire cosa sia meglio fare.
“Soldato Schimtz, sorveglia il meccanico Racz” ordina.
“Signorsì”
“Soldati Pecsi, Juhazs e Wolf preparatevi” quindi si gira verso l’interprete “preparati anche tu”.
Commenti
Dun dun dun duuuuuuuuuuuuuuuun
:D
Quando parla in ungherese i tedeschi non lo capiscono, quando parla in tedesco gli ungheresi non lo capiscono.
Non è una prerogativa da poco...
A me era sfuggito... o.O
@Andrea non abbatterti anche il capitano Otto ha sentito tutto il dialogo e si è fatto andare bene la risposta telegrafica del traduttore!
In ogni caso il fatto che traducesse tutto faceva si che fosse a conoscenza di ogni cosa che succedeva nel campo.
Traduzioni
Essendo l’unico che sa tradurre puoi celare informazioni che ti vengono date quando le traduci ai tedeschi.
Puoi farlo in due modi, il primo è classico, ossia puoi dire quello che vuoi a chi ti ascolta (con un minimo di buon senso), il secondo serve se non vuoi scoprirti troppo.
In questo caso usa due frasi in codice:
a) “traduco quello che ha da dire “nome persona” e lo riferisco”: in questo caso il master farà dare alla persona una risposta positiva indipendentemente da quello che direbbe (ossia tu la traduci come risposta positiva).
b) “ascolto quello che dice e lo traduco”: in questo caso il master farà dare alla persona una risposta negativa indipendentemente da quello che direbbe (ossia tu la traduci come risposta positiva).
Ad esempio il comandante ti chiede ti chiedere a un soldato ungherese se ha visto dove si sono diretti i nemici.
Il soldato ungherese ha visto i nemici ma non ha idea di dove si siano diretti.
Tu puoi dire “Va bene, allora traduco quello che ha da dire “il soldato ungherese” e lo riferisco”, in questo caso il soldato ungherese dirà “ho visto i nemici, si sono diretti verso nord”.
Oppure puoi dire “Va bene ascolto quello che dice e lo traduco”, in questo caso il soldato ungherese dirà “purtroppo non ho visto nemici signore ne dove si sono diretti i nemici signore”, anche se ha detto tutt’altra cosa tu sei l’unico che lo sa e quindi puoi dire quello che vuoi.
Altrimenti puoi semplicemente dire di tradurre e il soldato ungherese dirà “Ho visto i nemici ma non saprei dove si siano diretti”.
A onor del vero è stato usata abbastanza di rado, e diverse cose sono state gestite in game o off-game, ma mi pare sia capitato un paio di volte.
Poi di solito i pg hanno tempo di prepararsi prima della giocata e ripassarsele.
Inoltre quasi tutti avevano schede abbastanza corpose (3 pagine ciascuno, senza contare le tabelle e un vademecum dei pg/png) quindi non era raro che ciascuno scartabellasse :)