L’SDKFZ si ferma nuovamente non lontano dalla stazione, alcune macerie e mezzi bloccano la strada.
I soldati prendono le pale e scendono mentre il mitragliere tiene d’occhio gli edifici.
Il lavoro procede spedito, alcuni morti iniziano ad avvicinarsi dalle strade vicine, come se l'intera città si stesse lentamente svegliando.
Appena concluso lo sgombero i soldati risalgono sul mezzo che riparte veloce.
Si lasciano alle spalle la stazione e raggiungiungono lo svincolo che porta fuori città, verso le montagne.
All’improvviso Juhazs viene sbattuto contro la paratia del mezzo.
Una detonazione si propaga nell’aria.
Klaus aumenta la velocità e porta il mezzo al riparo di una piccola casa.
Gli altri si fanno intorno a Juhazs ma il soldato scelto ungherese li rassicura mostrando il giubbetto di protezione che gli copre il petto.
Una mezza dozzina di morti esce da un edificio dirigendosi verso il gruppo.
“Voi teneteli occupati” ordina il capitano.
Quindi scende dal mezzo e inizia a osservare la zona con il suo binocolo.
Un’ombra si muove al secondo piano di una scuola che domina la strada.
“Beccato” sussurra.
Una seconda detonazione scheggia il muro vicino a lui costringendolo a ripararsi.
“Kovacs, con me, gli altri trattengano i morti!” ordina e poi scatta avanti verso la casetta successiva.

28 - SOTTO TIRO

L’SDKFZ si ferma nuovamente non lontano dalla stazione, alcune macerie e mezzi bloccano la strada.
I soldati prendono le pale e scendono mentre il mitragliere tiene d’occhio gli edifici.
Il lavoro procede spedito, alcuni morti iniziano ad avvicinarsi dalle strade vicine, come se l'intera città si stesse lentamente svegliando.
Appena concluso lo sgombero i soldati risalgono sul mezzo che riparte veloce.
Si lasciano alle spalle la stazione e raggiungiungono lo svincolo che porta fuori città, verso le montagne.
All’improvviso Juhazs viene sbattuto contro la paratia del mezzo.
Una detonazione si propaga nell’aria.
Klaus aumenta la velocità e porta il mezzo al riparo di una piccola casa.
Gli altri si fanno intorno a Juhazs ma il soldato scelto ungherese li rassicura mostrando il giubbetto di protezione che gli copre il petto.
Una mezza dozzina di morti esce da un edificio dirigendosi verso il gruppo.
“Voi teneteli occupati” ordina il capitano.
Quindi scende dal mezzo e inizia a osservare la zona con il suo binocolo.
Un’ombra si muove al secondo piano di una scuola che domina la strada.
“Beccato” sussurra.
Una seconda detonazione scheggia il muro vicino a lui costringendolo a ripararsi.
“Kovacs, con me, gli altri trattengano i morti!” ordina e poi scatta avanti verso la casetta successiva.

9 commenti:

andrea ha detto...

@Nicholas:
"Una denotazione si propaga nell’aria". Hai invertito D e T ;)

Questo cecchino non vuole mollare l'osso, eh?

Nicholas ha detto...

Lol!
Grazie, l'ho corretto, e dire che l'ho letto due volte...
Tra l'altro il cecchino non è che sia così well trained per ora ha colpito solo 2 volte (Pecsi e Juhasz), ma in realtà gli basta tener fermi i soldati e aspettare che i morti facciano il resto.

andrea ha detto...

E' pur sempre una tattica valida! =D

Nicholas ha detto...

È incredibilmente valida.
Una delle cose che apprezzo dei gdr è proprio l'esplorare come cambiano le cose modificando il contesto.
Da questo pdv D&D è molto mal messo, in un mondo dove c'è la magia (e i draghi) gli eserciti e i castelli non si sarebbero evoluti come nel medioevo, ma non è l'unico esempio (che poi sembra che me la prendo sempre con D&D che invece mi piace e ci gioco ancora con grande divertimento di tutti).
Su questi temi gli autori di gdr avrebbero molto da imparare dagli scrittori di hard sci-fi, se modifichi un mondo poi devi modificare tutte le regole al contorno o, almeno, quelle più impattanti.

Ad esempio in SR una guerra tra due nazioni sarebbe un gran casino, entrambe sarebbero probabilmente autodistrutte dai morti generati dal conflitto, bombardare una città potrebbe tranquillamente renderla un insieme di morti in pochi giorni dopo il raid.

Mr. Mist ha detto...

Io credo che in un mondo fantasy un minimo di evoluzione ci sia, certo non va inteso come quello attuale e non è così per tutti, ad esempio ho da poco rivisto "Battaglia dei 5 eserciti" e lì si possono notare alcune cose, il popolo degli elfi; figo, magico con armi belle precise, una tecnica di combattimento spettacolare ma disciplinata, combatte sempre allo stesso modo non ha bisogno d'innovarsi, altri popoli come i nani e gli orchi devono sviluppare continuamente il loro sistema di combattimento: i nani costruendo proettili da balista per disperdere la pioggia di frecce nemica, costruendo carri da guerra veloci. GLi orchi invece, studiando come rendere altre creature forti e stupide degli struenti bellici letali: ecco che i troll vengono usati come tank da sfondamento (in senso letterale) o come una batteria d'artiglieria mobile portandosi una catapulta sulla schiena. In fondo è la bellezza del fantasy, forse non quello proprio classico al 100%.


Per distruggere una città in pochissimo tempo e senza grande affanno in un mondo come SR basterebbe fare un bombardamento con armi chimiche, un po' come nel video di "All nightmare long" dei metallica!

andrea ha detto...

Non penso che le armi chimiche possano compiere completamente il lavoro, almeno per gli agenti chimici che conosco.

E nemmeno il semplice fuoco.

Pensiamo al bombardamento di Dresda. La città è diventata un enorme falò, solo che molti non sono morti bruciati, ma sono rimasti vittime del calore mentre erano nei bunker sotterranei e nelle cantine.
Questo vuol dire che:
1 - tutti quelli che si trovano all'esterno bruciano, sperando però che non volino troppo lontano nello scoppio della bomba incendiaria, sfuggendo così al successivo inferno di fiamme
2 - quelli negli edifici possono ritrovarsi completamente carbonizzati, ma anche solo sepolti sotto TANTE macerie
3 - quelli nei bunker meno protetti possono venir liquefatti, mentre quelli nei bunker più spessi muoiono per il caldo, magari la pelle si carbonizza un po', ma rimangono solamente intrappolati

Alla fin fine, la città non verrebbe mai del tutto "ripulita".

Mr. Mist ha detto...

No scusa Andrea, io mi riferivo ad una "Guerra tra viventi" in ambiente Sine Requie, es, Soviet vuole attaccare VI Reich, manda palloni aereostatici carichi di agenti chimici letali sui centri abitati, la gente muore, a causa del gas, poi si "risveglia" ed in men che non si dica ci sono morti affamati e liberi all'interno di zone urbane con tutto il casino che ne consegue!

Per ripulire le città dai morti il gas non serve, il fuoco serve in misura maggiore, alla fine forse vale solo il sistema usato per Raccoon City!

Nicholas ha detto...

Anche senza pensare a una guerra, un gruppo terroristico potrebbe distruggere una città o comunque fare danni enormi con un attentato ben fatto.
Anche per quello il IV Reich deve essere spietato con i suoi stessi cittadini.

Mr. Mist ha detto...

Beh neanche il III era poi così benigno!