È sul fondo del semicingolato, la mitragliatrice sopra di lui spara e i bossoli cadono tutto attorno.
Si passa una mano sul collo, ma non ci sono ferite.
A pochi centimetri dal suo viso una grossa scheggia di metallo è conficcata nella paratia.
Dietro la strada è ingombra di morti sventrati che si trascinano verso il mezzo.
L’SDKFZ avanza spedito lasciandoseli dietro.
Heinz continua a osservare la scuola.
I suoi due compagni sono arrivati all’ingresso e sono entrati al piano terra.
Lui osserva il secondo piano col dito sul grilletto.
All’improvviso un’ombra passa vicino a una finestra.
Spara.
Il proiettile manda in frantumi il vetro ma manca il bersaglio.
Un brivido gli percorre la schiena quando vede il capitano Otto portarsi al riparo.
Merda.
Gira l’arma verso la strada dove l’SDKFZ sta salendo lasciandosi indietro i morti.
Meglio sparare dove sono sicuro.
E inizia a sparare ai morti.
Commenti
In pratica se la situazione lo permette (ossia se è “dubbia”) una ferita morta o incapacitante può essere evitata completamente.
Il giocatore pesca tante carte quante è il valore della sua Distanza dalla Morte, se pesca il suo arcano maggiore (ogni personaggio ha un arcano guida) allora il corso degli eventi cambia per quella frazione necessaria a evitare il danno.
Non è facile azzeccare una prova simile (il valore non è alto) inoltre per ogni utilizzo la distanza dalla morte si abbassa di un punto.
Ma Varga è stato fortunato, la ferita era mortale, ha pescato 4 carte e la quarta era il suo arcano dominante.
Grossi sospiri di sollievo intorno al tavolo.
Anticipo già che ci sono state altre situazioni in cui è stata richiesta una prova su distanza dalla morte (sono situazioni “dubbie” ad esempio un’esplosione, un edificio che crolla, una caduta e non situazioni in cui il personaggio è morto per forza, ad esempio la gola tagliata o sbranato da un branco di morti), ma anticipo anche che questo è stato l’unico caso in cui la prova ha evitato la morte di un personaggio.
Diciamo che in situazioni dubbie è valido come strumento...un po' come il tiro culo!
Quanto a Varga, durante la WWII ne ho sentite di storie di gente che ha subito un sacco di ferite (alcune anche molto brutte) ed è riuscita a sopravvivere!
Il manuale specifica anche che spesso il personaggio ha come un'allucinazione, ad esempio una raffica di mitragliatrice lo raggiunge a petto e lui di colpo si sveglia nel suo letto ricordandosi di come invece i proiettili lo hanno mancato all'ultimo.
In ogni caso buon per Varga, l'ha scampata... questa volta.
Ok, quindi sarebbe stato una morte per "fuoco amico". Per fortuna che il capitano non ha notato chi ha sparato...