Klaus e Heinz si inerpicano per la collina innevata.
Arrivati in cima si acquattano sulla neve per osservare la zona dinanzi.
Una strada si stacca dalla statale e sale a raggiungere quello che sembrerebbe essere un grosso albergo.
La struttura è discretamente conservata, le finestre sono intatte, il cortile è ingombro di casse, copertoni e vecchi mobili.
Una zona annerita è posta al centro del cortile, circondata da pietre con alcuni ciocchi di legna ammonticchiati vicino e diverse pentole molto larghe.
Il pilota prende il binocolo e controlla la struttura.
Dietro le finestre dell’albergo vede qualche fugace movimento ma sul tetto individua due uomini armati di fucile che tengono d’occhio la strada.
“Che ne dici?” chiede al soldato scelto passandogli il binocolo.
L’uomo osserva per qualche minuto.
“Direi una piccola comunità, probabilmente potremmo ottenere qualcosa di utile”.
Restituisce il binocolo a Klaus che lo ripone nella custodia.
“Torniamo dal capitano”.

58 - CIVILI

Klaus e Heinz si inerpicano per la collina innevata.
Arrivati in cima si acquattano sulla neve per osservare la zona dinanzi.
Una strada si stacca dalla statale e sale a raggiungere quello che sembrerebbe essere un grosso albergo.
La struttura è discretamente conservata, le finestre sono intatte, il cortile è ingombro di casse, copertoni e vecchi mobili.
Una zona annerita è posta al centro del cortile, circondata da pietre con alcuni ciocchi di legna ammonticchiati vicino e diverse pentole molto larghe.
Il pilota prende il binocolo e controlla la struttura.
Dietro le finestre dell’albergo vede qualche fugace movimento ma sul tetto individua due uomini armati di fucile che tengono d’occhio la strada.
“Che ne dici?” chiede al soldato scelto passandogli il binocolo.
L’uomo osserva per qualche minuto.
“Direi una piccola comunità, probabilmente potremmo ottenere qualcosa di utile”.
Restituisce il binocolo a Klaus che lo ripone nella custodia.
“Torniamo dal capitano”.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

E qui scatta la "requisizione" anche se il termine più calzante è: "razzia"!

Nicholas ha detto...

La tentazione è stata forte, ma domani vedremo com'è andata.
C'è da dire che ogni opzione era ovviamente sul tavolo, la scelta era più etica che strategica (il gruppo dei pg era meglio armato e addestrato di un gruppo di civili), ma uno dei vincoli oltre la morale era "come l'avrebbero presa gli ungheresi?"

Mr. Mist ha detto...

In certe situazioni, decisamente rare, per compiere una scelta strategica occorre tenere conto di fattori etici, come ad esempio le ripercussioni sul morale dei soldati, e poi bisogna considerare, che per quanto in inferiorità numerica e con un equipaggiamento, all'apparenza inferiore, in uno scontro a fuoco non si sa come può andare a finire, il gruppo della colonna non ha bisogno di un nuovo combattimento se può evitarlo.

andrea ha detto...

La questione "etica" è effettivamente complessa e dipende tanto dallo stile del gruppo, oltre che dalle indicazioni del master.

In alcune avventure, da master ho spinto apertamente per il dialogo, lasciando comunque libertà di azione. E mi sono accorto che comunque c'era chi avrebbe tentato la via della forza bruta.
Alla fine si tratta solo di capire le conseguenze. Perché ci sono sempre delle conseguenze.