
Heinz e Klaus sono a rapporto dal capitano mentre il resto del gruppo prepara il campo.
“Probabilmente si, non sembrano briganti, sembrano stanziali”.
“Bene, allora Kovacs, Varga, Nagi e i due soldati scelti andranno a parlamentare” ordina Otto.
“Signorsì”.
Otto fa una conta di quello che serve, principalmente cibo e medicinali, e di cosa si può separare, principalmente armi.
Il piccolo gruppo parte.
Raggiunge la deviazione dalla strada principale, un cartello arrugginito segnala Mănăstirea Cetăţuia Negru Vodă.
“Monastero delle acque nere” traduce Varga.
Risalgono la strada consci di essere tenuti costantemente d’occhio.
L'edificio in cemento appare dopo una mezz’ora di marcia.
Si inoltrano nel cortile con cautela.
Tre uomini escono dalla struttura, due hanno dei fucili, il terzo un accetta.
“Che volete?” chiedono in rumeno, le mani strette sulle armi.
L’interprete guarda verso la porta da cui sono usciti scorgendo il viso di due bambini che sbirciano di nascosto.
“Siamo di passaggio, abbiamo bisogno di cibo e medicinali, in cambio possiamo offrire armi e munizioni” risponde in romeno.
Gli uomini iniziano a trattare, è chiaro che hanno bisogno delle armi.
Alla fine si raggiunge un accordo: 6 fucili e 60 munizioni in cambio medicinali e diverse scorte di cibo.
Nagi controlla i medicinali scegliendo cosa serve, quindi carica tutto in due borsoni.
Prende con se anche degli antibiotici, sono generici ma potrebbero servire a Bohm.
L’interprete continua a parlare.
“Sapete qualcosa della zona qui intorno?”
“A sud ci sono dei banditi” dice uno dei tre.
“Si, ci hanno attaccati ma li abbiamo sconfitti”.
Gli uomini annuiscono.
“Erano un grosso problema”
“E a nord?”
“A nord c’è una grande città, Campulung, ci sono molti morti e anche altri banditi”.
“C’è modo di evitarli?”
“Forse, poco prima di Campulung c’è un piccolo paese, Valea Mare Pravat, li c’è una straducola che costeggia il fiume che divide Campulung in due, seguitela e eviterete il centro cittadino”
L’interprete ringrazia e il gruppo si congeda e riporta i rifornimenti a valle.
Commenti
Anche per questo gruppo c'era una storia nascosta sui motivi per cui stavano li ma i pg avevano fretta di rimettersi in marcia.
Solo per capire quanto le cose sono destinate a movimentarsi in futuro!
E per quel che riguarda la sottotrama, l'unica cosa che avrei cercato di sapere dai civili era l'origine del cibo soprattutto se nelle derrate alimentari era presente della carne... non si sa mai!
Ti posso dire che la prossima settimana ci sarà un post sul punto della situazione che hanno fatto i giocatori, li diventa un po' più chiaro quanta strada hanno fatto e quanta ne hanno ancora da fare.
Però se vi interessa la lunghezza della narrazione posso anche dirvi quanti post mancano ma è un po' spoileroso.
Infatti non mi riferisco al cannibalismo fatto coi corpi morti, ma coi corpi vivi, a meno che, anche una arto amputato, o una fettina di carne possano risvegliarsi, in tal caso allora meglio essere vegetariani! :D
La dritta su come evitare una città brulicante di morti e banditi vale oro!