Juhazs riesce ad aggrapparsi con una mano al cassone mentre il suo fucile rimbalza sulle rocce dieci metri più in basso.
Il cassone da un forte scossone ma i soldati si tengono in equilibrio.
“Qualcuno lo aiuti!” urla Klaus e affonda l’accetta in un morto che prova a salire.
Marcus si avvicina camminando sui pochi centimetri tra il cassone e il bordo del ponte.
La schiena appoggiata al cassone, davanti a lui il vuoto e più in basso le rocce del fiume e le macerie del ponte.
Juhazs sta perdendo la presa, si tiene con una mano sola mentre il morto appeso all’altro braccio sta cercando i morderlo ancora.
Il marconista trattiene il respiro e si butta avanti, afferra il braccio di Juhazs mentre si tiene al cassone.
“Ce l’ho!” urla.
Tende i muscoli stringendo i denti per lo sforzo.
Sotto di lui Juhazs prende a calci il morto cercando di farli mollare la presa.
Lentamente Marcus riesce a tirare su il soldato, centimetro dopo centimetro.
A fianco a lui, sul cassone, gli altri colpiscono i morti per allontanarli.
Il capitano sale sul cassone e si unisce ai soldati colpendo le creature e cercando di spingerle giù dal ponte.
Klaus corre ad aiutare Marcus, anche Varga si arrampica sul cassone per cercare di tirare su Juhazs.
All’improvviso però il peso combinato sullo stesso lato fa scivolare una ruota del cassone oltre il bordo.
Il contraccolpo fa perdere l’equilibrio ai soldati che cadono rotolando sul lato del cassone.
“Cade tutto!” urla Klaus con la voce rotta dal panico.
Molla la presa sul marconista e si lancia dall’altra parte per cercare di fare contrappeso.
Ma è tutto inutile, il cassone si inclina e scivola oltre il bordo.
Heinz fa in tempo a saltare giù.
Klaus viene sbalzato fuori e cade verso il fiume.
Marcus molla la presa su Juhazs e cerca di saltare ma la gamba non ancora guarita lo tradisce e cade anche lui giù dalla campata.
Il cassone rimane sospeso sul vuoto tenuto solo dal perno che lo lega al trattore.
Otto e Varga attaccati al fondo con le gambe sull’abisso sottostante.
“Formate una catena! Tiriamoli su!” urla Heinz.
Civili e militari formano una catena umana verso il cassone.
Kovacs tenuto dagli altri si allunga verso il capitano.
Il cassone ondeggia, il gancio si storce con un lamento metallico.
“Sbrigatevi!”
Kovacs prende il braccio del capitano e gli altri lo tirano su.
Il gancio geme per l’ondeggiare del cassone.
Kovacs si cala di nuovo allungando la mano verso Varga.
Il ragazzo cerca di afferrarla, in quell’istante il gancio cede.

72 - LA CADUTA

Juhazs riesce ad aggrapparsi con una mano al cassone mentre il suo fucile rimbalza sulle rocce dieci metri più in basso.
Il cassone da un forte scossone ma i soldati si tengono in equilibrio.
“Qualcuno lo aiuti!” urla Klaus e affonda l’accetta in un morto che prova a salire.
Marcus si avvicina camminando sui pochi centimetri tra il cassone e il bordo del ponte.
La schiena appoggiata al cassone, davanti a lui il vuoto e più in basso le rocce del fiume e le macerie del ponte.
Juhazs sta perdendo la presa, si tiene con una mano sola mentre il morto appeso all’altro braccio sta cercando i morderlo ancora.
Il marconista trattiene il respiro e si butta avanti, afferra il braccio di Juhazs mentre si tiene al cassone.
“Ce l’ho!” urla.
Tende i muscoli stringendo i denti per lo sforzo.
Sotto di lui Juhazs prende a calci il morto cercando di farli mollare la presa.
Lentamente Marcus riesce a tirare su il soldato, centimetro dopo centimetro.
A fianco a lui, sul cassone, gli altri colpiscono i morti per allontanarli.
Il capitano sale sul cassone e si unisce ai soldati colpendo le creature e cercando di spingerle giù dal ponte.
Klaus corre ad aiutare Marcus, anche Varga si arrampica sul cassone per cercare di tirare su Juhazs.
All’improvviso però il peso combinato sullo stesso lato fa scivolare una ruota del cassone oltre il bordo.
Il contraccolpo fa perdere l’equilibrio ai soldati che cadono rotolando sul lato del cassone.
“Cade tutto!” urla Klaus con la voce rotta dal panico.
Molla la presa sul marconista e si lancia dall’altra parte per cercare di fare contrappeso.
Ma è tutto inutile, il cassone si inclina e scivola oltre il bordo.
Heinz fa in tempo a saltare giù.
Klaus viene sbalzato fuori e cade verso il fiume.
Marcus molla la presa su Juhazs e cerca di saltare ma la gamba non ancora guarita lo tradisce e cade anche lui giù dalla campata.
Il cassone rimane sospeso sul vuoto tenuto solo dal perno che lo lega al trattore.
Otto e Varga attaccati al fondo con le gambe sull’abisso sottostante.
“Formate una catena! Tiriamoli su!” urla Heinz.
Civili e militari formano una catena umana verso il cassone.
Kovacs tenuto dagli altri si allunga verso il capitano.
Il cassone ondeggia, il gancio si storce con un lamento metallico.
“Sbrigatevi!”
Kovacs prende il braccio del capitano e gli altri lo tirano su.
Il gancio geme per l’ondeggiare del cassone.
Kovacs si cala di nuovo allungando la mano verso Varga.
Il ragazzo cerca di afferrarla, in quell’istante il gancio cede.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ok, ok, post bellissimo, però io mi sono giocato un paio di coronarie per la tensione! ;D
A questo punto la speranza è che la neve attutisca la caduta di Juhazs, Marcus Klaus e (forse) Varga, in pratica che gli arcani giusti escano dal mazzo, e poi che il cassone cadendo giù non vada a finire addosso ai tre già precipitati!

Nicholas ha detto...

C'è stato un gran pescare di arcani maggiori in effetti.
E anche un paio di pescate per la distanza dalla morte.

andrea ha detto...

Ammazza, che post! =O

Hai reso veramente il dramma che il gruppo ha vissuto!

Nicholas ha detto...

Ci sono stati e ci saranno altri momenti drammatici e alcuni anche più sanguinolenti, ma la battaglia del ponte ha lasciato segni profondi nei giocatori... e nei loro pg.