“È durato pochi secondi, codice morse, crittazione tedesca, un certo comandante Barchs, sono bloccati a sud di Pitesti, chiedono soccorso”
“Ti hanno detto altro?”
“No, la comunicazione è caduta prima che potessi rispondere”.
“Dobbiamo andare ad aiutarli!” dice Heinz.
“Potrebbe essere utile avere altra gente con noi” dice Klaus.
“Bhe… Non possiamo certo lasciare dei camerati in difficoltà” commenta il capitano osservando pensieroso il camion radio “ma non dobbiamo correre rischi, il mio primo compito è riportare indietro questo gruppo”.
Si fa avanti Wolf “Capitano questo messaggio è molto strano, nessuno di noi ha mai saputo di un’altra missione nelle Terre Perdute”.
Anche Kovacs non sembra convinto, Varga traduce le sue apprensioni: cosa ci fanno dei tedeschi a centinaia di kilometri dal Reich? E se fosse invece una trappola?
“Una trappola?” interviene Heinz “Se fosse una trappola comunicherebbero in romeno, qui intorno siamo gli unici tedeschi da almeno 10 anni! Non ha senso! Non dovremmo nemmeno discutere! Ci sono tedeschi in difficoltà e vanno aiutati!”
La discussione va avanti ancora per qualche minuto.
Otto osserva la sua mappa, Pitesti è a sud, si tratta di una deviazione di almeno 50-60 km, col il rischio di finire il carburante, il cibo o entrambi.
“Non andremo…” dice.
“Li lasceremo morire così?!” lo interrompe Heinz.
“…non andremo senza qualche informazione più precisa, raggiungeremo la torre radio che abbiamo visto, se c’è qualche apparecchiatura ancora in piedi proveremo a metterci in contatto da li” conclude Otto.
Commenti
Se non altro ha guadagnato tempo, nonostante fermarsi in una città è sempre un grosso rischio.
Diciamo che hanno discusso molto prima di prendere una decisione ma intanto altre cose sono successe.