
Davanti a loro appare la struttura in cemento grigio della torre radio, dal tetto si innalza un traliccio arrugginito con alcune antenne.
L’atrio della struttura è abbastanza ampio da permettere ai camion di entrare.
Il capitano guida un paio di soldati a una veloce ricognizione: l’atrio è ingombro di macerie ma la struttura è ancora solida.
Ci sono alcune stanzette, che vengono rapidamente pulite dai morti, e diverse altre porte chiuse che decidono di lasciare chiuse.
L’area centrale si sviluppa sotto la torre, ci sono alcune apparecchiature radio arrugginite.
Il marconista e Racz compiono una serie di controlli sui macchinari.
Heinz e Pecsi scalano la torre radio all’esterno per tener d’occhio la zona.
Gli altri fortificano la struttura alla meglio.
Dopo un’ora di controlli Marcus dichiara che si può provare a collegare la radio da campo al ripetitore e al generatore, e la cosa potrebbe anche funzionare, ma ci andrà un bel po’ di lavoro da parte di tutti.
Solo i due soldati sulla torre vengono lasciati di guardia mentre gli altri si mettono all’opera.
I soldati tirano i lunghi cavi di rame, cercano transistori e valvole intatte mentre Marcus e Racz aprono le macchine per fare le connessioni necessarie.
A intervalli regolari Pecsi si presenta nella sala dicendo che diversi morti stanno avanzando dalla città verso la torre, si muovono lenti tra i vicoli unendosi in piccoli gruppi e poi confluendo in una folla più ampia.
“Dice che saranno una cinquantina per adesso ma stanno aumentando” traduce Varga.
“Quanto tempo abbiamo?” chiede Otto.
“Venti minuti, mezzora, non di più”.
Il capitano si gira verso la sala “Sbrigatevi!”
Seduto in disparte Varga guarda il via vai di soldati, con una sola mano non è di molto aiuto.
Racz gli si avvicina “Hai visto Nagi?”.
Varga scuote la testa.
Il ragazzo si allontana.
Varga guarda lo stanzone dove tutti si muovono indaffarati, l’infermiera non si vede.
Qualcosa si forma alla bocca dello stomaco.
Guarda i soldati intenti nei lavori.
Wolf non c’è.
Commenti
Wolf non ha fatto niente di male, Nagi e' ungherese, lui un fiero tedesco...
Poi dovrebbe essere compito del capitano gestire la disciplina.
Molte aree i pg le hanno ignorate per due motivi, il primo è che combattere i morti è una cosa da fare solo se non si ha scelta (e hanno anche poche pallottole), secondo devono fare tutto molto in fretta perchè ormai sono in città da un po' e i morti della città si stanno svegliando tutti.
In realtà Varga aveva detto a Nagi di stare in zona Juhazs per evitare problemi, ma con la fretta, il via vai di soldati e la paura dei morti in arrivo nessuno ha realmente tenuto d'occhio la situazione (anche Varga se ne è accorto tardi e lui di solito un occhio a Nagi e Racz lo da sempre).