
Dalla loro posizione si vede ancora la torre radio.
Heinz sta parlando con Otto poco discosto dai camion, l’uomo vuole convincerlo ad andare a Pitesti ma Otto è irremovibile.
I soldati ungheresi guardano con odio Wolf.
Varga è seduto con Racz e Nagi, i due stanno cercando di confortare la ragazza, Nagi però guarda davanti a se con sguardo spento, senza reagire.
A un certo punto Klaus si alza, attraversa lo spiazzo innevato, l’accetta in mano.
Wolf si gira sentendo i passi dietro di lui.
Klaus colpisce l’uomo al petto con la sua accetta.
Wolf barcolla indietro incredulo, portandosi una mano al ventre.
Tutti si alzano in piedi.
Il capitano si gira.
Klaus cala un secondo colpo colpendo Wolf al fianco.
L’uomo cade nella neve urlando.
“Fermi!” urla il capitano correndo verso di loro.
Klaus cala ancora un colpo prima che il capitano lo fermi spingendolo indietro.
La neve intorno a Wolf è lorda di sangue.
Il tedesco urla insulti, con le mani cerca di premere dentro gli intestini che gli escono dalla divisa squarciata.
“Klaus consegna le armi!” ordina Otto con la luger in mano.
Klaus lascia cadere l’accetta nella neve.
“Appena arriviamo in Germania sarai processato dalla corte marziale!” gli urla.
Quindi si gira verso Wolf.
L’uomo è sdraiato nella neve, i vestiti zuppi di sangue, le mani strette sul ventre, il sangue che continua gorgogliare tra le dita.
Respira affannoso, la testa reclinata all’indietro.
“Cosa facciamo di Wolf capitano?” chiede Heinz.
“Non abbiamo ne medicinali ne personale medico” dice il capitano guardando verso Nagi.
Quindi si gira e si dirige verso i camion mentre gli occhi di Wolf si fanno opachi e il sangue smette di colare.
Commenti
Ora in teoria è stato trovato un nuovo equilibrio, giusto?
Ed intanto un altro in meno...