I gruppo scende verso il ponte sud.
Intorno al ponte ci sono alcuni crateri, neve annerita e terra sparpagliata.
“Sembrano recenti” commenta Klaus.
Il capitano controlla la zona con attenzione.
“È tutto minato” commenta “devono essere rimaste delle mine interrate dai tempi del Risveglio”.
“Mine di 10 anni fa?”.
“Se sono tedesche, quegli affari non scadono mai, se sono romene…” e sorride a Klaus.
Quindi si gira verso Juhazs “Soldato controlla il lato sinistro, io controllo il destro, gli altri fermi qui”.
"Signorsì!"
Juhazs fa qualche passo, quindi si ferma vedendo affiorare qualcosa dalla terra smossa di uno dei crateri.
Prende un sasso e lo lancia.
Una detonazione terribile rimbomba per tutta la città e per i monti che le fanno da schermo.
Juhazs si rialza dalla neve intontito ma illeso.
Gli altri lo guardano preoccupati.
“Tutto bene” dice in un tedesco stentato.
Il capitano fa qualche passo verso di lui.
“Idiota! Potevi restarci secco!” quindi chiama gli altri “torniamo indietro, proveremo l’altro ponte questo è troppo pericoloso”.
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