Klaus lascia cadere le armi nella neve e si avvicina a Varga e a Racz e Nagi.
Juhazs sostiene Kovacs, gli assalitori ordinano in ungherese ai due soldati di gettare le armi.
Juhazs guarda verso Klaus, l’unico tedesco rimasto, il più alto in grado.
Klaus annuisce.
I due lasciano cadere i fucili ai loro piedi.
Fanno qualche passo avanti.
Gli assalitori sparano quasi all’unisono.
I due soldati ungheresi cadono uno sopra l’altro nella neve.
Il comandante dei Lipovenii raggiunge i corpi, Juhazs ancora si muove, l’uomo estrae la Tokarev e gli spara in testa due volte.
Poi fa cenno ai suoi di gettare i cadaveri nel burrone prima che si risveglino.
Si gira e torna verso il gruppetto con la pistola ancora in mano.
Varga gli va incontro e inizia a parlare in ungherese.
“Klaus era uno dei vostri?” chiede l’interprete.
“No, solo Pecsi”.
“E cosa intendete fare di lui?”
L’uomo lo fissa, poi gli da in mano Tokarev.
Varga guarda l’arma nella sua mano.
Torna verso i suoi compagni.
“Aspetta!” dice Klaus.
Varga alza l’arma e gli spara in testa.
Klaus crolla nella neve.
Il sangue si allarga sotto la nuca.
Nagi si copre le orecchie con le mani.
Varga si avvicina al corpo del pilota e lo fruga alla ricerca di qualcosa di utile.
La sua espressione cambia all’improvviso.
Racz guarda incuriosito.
Varga ha in mano alcuni documenti di identità falsi e degli attrezzi sporchi di grasso.
“Mi sa che abbiamo trovato il sabotatore”.
Guarda il volto dell’uomo e il foro lordo di sangue sopra l’occhio sinistro.
Si alza.
“Non doveva finire così” mormora.
Apre la borsa di cuoio scuro che Klaus ha al fianco, dentro c’è la vecchia macchina fotografica con le lastre impresse.
La prende e torna dagli altri.

117 - VARGA

Klaus lascia cadere le armi nella neve e si avvicina a Varga e a Racz e Nagi.
Juhazs sostiene Kovacs, gli assalitori ordinano in ungherese ai due soldati di gettare le armi.
Juhazs guarda verso Klaus, l’unico tedesco rimasto, il più alto in grado.
Klaus annuisce.
I due lasciano cadere i fucili ai loro piedi.
Fanno qualche passo avanti.
Gli assalitori sparano quasi all’unisono.
I due soldati ungheresi cadono uno sopra l’altro nella neve.
Il comandante dei Lipovenii raggiunge i corpi, Juhazs ancora si muove, l’uomo estrae la Tokarev e gli spara in testa due volte.
Poi fa cenno ai suoi di gettare i cadaveri nel burrone prima che si risveglino.
Si gira e torna verso il gruppetto con la pistola ancora in mano.
Varga gli va incontro e inizia a parlare in ungherese.
“Klaus era uno dei vostri?” chiede l’interprete.
“No, solo Pecsi”.
“E cosa intendete fare di lui?”
L’uomo lo fissa, poi gli da in mano Tokarev.
Varga guarda l’arma nella sua mano.
Torna verso i suoi compagni.
“Aspetta!” dice Klaus.
Varga alza l’arma e gli spara in testa.
Klaus crolla nella neve.
Il sangue si allarga sotto la nuca.
Nagi si copre le orecchie con le mani.
Varga si avvicina al corpo del pilota e lo fruga alla ricerca di qualcosa di utile.
La sua espressione cambia all’improvviso.
Racz guarda incuriosito.
Varga ha in mano alcuni documenti di identità falsi e degli attrezzi sporchi di grasso.
“Mi sa che abbiamo trovato il sabotatore”.
Guarda il volto dell’uomo e il foro lordo di sangue sopra l’occhio sinistro.
Si alza.
“Non doveva finire così” mormora.
Apre la borsa di cuoio scuro che Klaus ha al fianco, dentro c’è la vecchia macchina fotografica con le lastre impresse.
La prende e torna dagli altri.

8 commenti:

rocco ha detto...

e altri 3 in meno...di soldati restano solo heinz e pecsi...si sono salvati più civili che militari alla fine...

andrea ha detto...

... salvati...

rocco ha detto...

dici che neanche i civili siano ancora al sicuro coi partigiani? ovviamente su pecsi e heinz non scommetterei un centesimo, ma gli altri ormai...la catarsi più completa si avrebbe con una bella slavina che seppellisce tutti sotto metri e metri di neve...e tra le valli ritorna la pace...eterna.

Mr. Mist ha detto...

Come direbbero a Roma: "Anvedi Klaus" uno di quelli di cui non avrei mai sospettato, diciamo che il fatto di aver perquisito solo gli Untermenschen, particolare che ha giocato contro i crucchi, poteva far pensare che il sabotatore fosse un tedesco, o sedicente tale.
In merito a Varga non conosco le sue motivazioni, anche se devo dire che mi è sempre sembrato uno col piede in due scarpe, la sua frase finale è un mezzo controsenso prima ammazza a sangue freddo Klaus senza manco lasciarlo parlare e poi se ne pente, vabbè...
Mi dispiace per Kovacs e Juhaz ma loro erano della parte perdente ed in guerra chi perde finisce spesso male.
@ Rocco: io mi aspetto che i morti non smembrati, Otto e Schmitz nella fattispecie, ci regalino ancora qualche macabra soddisfazione, ma in fondo anche l'idea della slavina purificatrice non è male! ;)

Nicholas ha detto...

Varga non credeva che Klaus fosse il sabotatore, anche perchè a lui il sabotatore stava simpatico, quindi si è pentito di averlo fatto fuori.
In ogni caso Mr Mist ha inquadrato bene Varga che però una volta fatta la sua scelta è andato fino in fondo.

Klaus ha sabotato mezzi durante tutto il percorso ma alla fine tutti si fidavano di lui, al punto che il capitano gli ha anche dato il comando ad interim mentre era ferito.
In ogni caso anche lui è finito come gli altri, ma con la soddisfazione di aver vendicato Debrecem ed è morto sapendo che la colonna era ormai condannata.

Klaus ha detto...

... siamo proprio agli sgoccioli!
Probabilmente sarei potuto fuggire con Heinz per poi sparargli e tornare indietro con Pecsi e l'ultimo mezzo rimasto, ma e' andata cosi' :) . Inoltre sapevo anche l'ubicazione di un deposito di oro che sarebbe tornato molto utile alla resistenza, lo sapeva anche Heinz quindi sarebbe stato davvero meglio fare fuori pure lui.
In ogni caso la missione e' deragliata, sono morti quasi tutti i tedeschi, Debrecem e' stata vendicata. Missione compiuta per quel che mi riguarda :D

ps.
mado' che soddisfazione essere rimasto insospettabile tutto il tempo :D

andrea ha detto...

Complimenti a Klaus per aver mantenuto così bene l'identità segreta! =)

Anche a me dispiace per questa morte... beh, sono cose che capitano. =P

Mr. Mist ha detto...

Eh già complimenti a Klaus, è riuscito a farla in barba a tutti! :)
Purtroppo quando si fa il doppiogioco si rischia di venire ammazzati da quelli di cui segretamente sei alleato!