La vita in città scorre placida, immersa nella foschia
autunnale attraverso la vetrina del bar in cui Franco attende Sara per la pausa
pranzo. La provincia è così, e contrasta con il rumore frenetico delle tazzine
di caffè servite al banco a bancari con i minuti contati.
Il profumo di piadine e panini vari che riempie
l’ambiente viene spostato dall’aria fredda che filtra dalla porta quando Sara
fa il suo ingresso indossando un inutile paio di occhiali da sole.
Collega, amante e attuale compagna. Nonché principale causa
del naufragio del suo matrimonio.
– Potevi dirmelo – esordisce indispettita.
– Cosa?
– L’incidente. Avrei potuto raggiungerti, fare interviste ai
testimoni, prendere l’articolo. E invece l’ho saputo troppo tardi. Dovevi
chiamarmi subito.
– Non ci ho pensato onestamente, Giovanni mi ha colto un po'
di sorpresa.
– Lo sai che sto cercando più visibilità al giornale, era
una buona occasione.
– Hai ragione, scusa. Ma non mi sembra il caso di fare una
scenata per un articoletto da poco. Non ho voglia di discuterne ora.
– E invece sarebbe il caso, perché mi sembra che tu a volte
sia perso, assente e che non pensi a noi come coppia.
– Lo sai che non è così. Sai anche che non è un buon momento
e che il divorzio mi causa non poche preoccupazioni.
– Dovrebbe togliertele le preoccupazioni, non fartele
venire.
– Ho capito. Meglio che vada ora. Ci sentiamo.
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XD