Franco si affaccia sulla piazza del paese dove vive, armato di macchina fotografica. E’ una piazza insolitamente grande, ma la sua dimensione è mitigata dal parco che la riempie per la quasi totalità, dove torreggiano alberi imponenti che spezzano la visuale. Tutto attorno, nelle aree pavimentate, una strada di accesso e posteggi per le auto, circondati da qualche negozio e abitazioni a due piani.
Un timido sole pomeridiano fa capolino attraverso il cielo grigio.
Franco sbuffa. Giovanni l’ha incaricato di fotografare l’immondizia che rimane dopo il mercato cittadino, perché da molte segnalazioni pare che la nettezza urbana non faccia bene il proprio lavoro.
Non proprio un compito eccitante, ma in periodi di crisi meglio prendere tutto ciò che arriva.
Scatta noiosamente le foto mentre un netturbino lo guarda storto, ma dopo un poco nota nell’oculare uno strano segno, come un graffio, in un angolo della visuale. Gira la macchina, pulisce l’obiettivo, lo smonta e lo rimonta. Sembra tutto a posto ma il segno è ancora lì.
Il netturbino si avvicina minaccioso, Franco mette via l’attrezzatura e se ne va.

SCENA 4

Franco si affaccia sulla piazza del paese dove vive, armato di macchina fotografica. E’ una piazza insolitamente grande, ma la sua dimensione è mitigata dal parco che la riempie per la quasi totalità, dove torreggiano alberi imponenti che spezzano la visuale. Tutto attorno, nelle aree pavimentate, una strada di accesso e posteggi per le auto, circondati da qualche negozio e abitazioni a due piani.
Un timido sole pomeridiano fa capolino attraverso il cielo grigio.
Franco sbuffa. Giovanni l’ha incaricato di fotografare l’immondizia che rimane dopo il mercato cittadino, perché da molte segnalazioni pare che la nettezza urbana non faccia bene il proprio lavoro.
Non proprio un compito eccitante, ma in periodi di crisi meglio prendere tutto ciò che arriva.
Scatta noiosamente le foto mentre un netturbino lo guarda storto, ma dopo un poco nota nell’oculare uno strano segno, come un graffio, in un angolo della visuale. Gira la macchina, pulisce l’obiettivo, lo smonta e lo rimonta. Sembra tutto a posto ma il segno è ancora lì.
Il netturbino si avvicina minaccioso, Franco mette via l’attrezzatura e se ne va.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Uno strano segno nell'oculare della macchina, un particolare insignificante... per ora!

andrea ha detto...

Interessante come il giocatore venga distratto dall'elemento "strano" tramite un fattore esterno e contingente, il netturbino... ottima trovata!

Mr. Mist ha detto...

Hai ragione Andrea, ottima mossa Ale!

Ale ha detto...

@Mr. Mist: un particolare talmente insignificante che... guarda bene l'immagine del post in alto a sinistra... :D
Anche se per scelta le immagini sono tutte uguali, ci saranno dei piccoli dettagli rivelatori ogni tanto. Sfoderate il vostro spirito di osservazione! :D