Franco arriva sul luogo dell’incidente nel primo pomeriggio. I dubbi l’hanno roso per tutta la mattinata, per cui sbrigate le altre faccende si è affrettato a tornare a dare un’occhiata.
Il sole della mattina è durato poco, lasciando spazio ad una nebbia fastidiosa e spessa che sale dai campi.
Si ferma al margine della strada, mette le quattro frecce, indossa il giubbino catarifrangente e si avvia a piedi in cerca della stradina notata un paio di giorni prima. Il traffico pesante gli ruggisce a fianco mentre percorre i pochi metri necessari. La stradina è sempre lì, ma niente tracce evidenti, né del camion né di altri passaggi. Più che una strada sembra un sentiero di delimitazione tra due campi. Se la ricordava più larga.
Franco torna sulla tangenziale, dove constata che non ci sono più tracce della sostanza gialla sull’asfalto, sebbene si senta nettamente quell’odore putrescente che aveva già avvertito la prima volta.

SCENA 7

Franco arriva sul luogo dell’incidente nel primo pomeriggio. I dubbi l’hanno roso per tutta la mattinata, per cui sbrigate le altre faccende si è affrettato a tornare a dare un’occhiata.
Il sole della mattina è durato poco, lasciando spazio ad una nebbia fastidiosa e spessa che sale dai campi.
Si ferma al margine della strada, mette le quattro frecce, indossa il giubbino catarifrangente e si avvia a piedi in cerca della stradina notata un paio di giorni prima. Il traffico pesante gli ruggisce a fianco mentre percorre i pochi metri necessari. La stradina è sempre lì, ma niente tracce evidenti, né del camion né di altri passaggi. Più che una strada sembra un sentiero di delimitazione tra due campi. Se la ricordava più larga.
Franco torna sulla tangenziale, dove constata che non ci sono più tracce della sostanza gialla sull’asfalto, sebbene si senta nettamente quell’odore putrescente che aveva già avvertito la prima volta.

1 commento:

andrea ha detto...

Adoro quando si gioca con tutti i sensi e non solo con vista e udito!