Franco si porta una mano alla bocca, l’odore che si spande dal rampicante spezzato è forte e fastidioso. Lo illumina con la torcia, notando che sembra uscire da dentro la casa cantoniera. La curiosità è troppa per desistere ora.
Franco si avvicina all’ingresso. La robusta porta di legno è socchiusa. La spinge, e questa s’incastra sul pavimento a metà della sua corsa, lasciando tuttavia spazio a sufficienza per entrare.
Nell’atrio anonimo e spoglio, Franco individua il ramo di rampicante, decisamente più spesso all’interno della casa, notando che proviene da una seconda porta interna.
Esita un istante: non sa nemmeno lui perché si sta infilando in questo posto a quest’ora della notte, ma vuole una risposta alle sue domande.
Spinge la seconda porta che si apre con un cigolio, rivelando una scala che scende nell’oscurità verso quella che sembra una cantina. Tenendo la pila ben puntata in avanti Franco la percorre con passi lenti e cauti, trattenendo il fiato.
L’ultimo gradino si apre su un ampio locale sotterraneo. A pochi passi da lui nello stanzone giace abbandonata la ruota di un camion.

SCENA 20

Franco si porta una mano alla bocca, l’odore che si spande dal rampicante spezzato è forte e fastidioso. Lo illumina con la torcia, notando che sembra uscire da dentro la casa cantoniera. La curiosità è troppa per desistere ora.
Franco si avvicina all’ingresso. La robusta porta di legno è socchiusa. La spinge, e questa s’incastra sul pavimento a metà della sua corsa, lasciando tuttavia spazio a sufficienza per entrare.
Nell’atrio anonimo e spoglio, Franco individua il ramo di rampicante, decisamente più spesso all’interno della casa, notando che proviene da una seconda porta interna.
Esita un istante: non sa nemmeno lui perché si sta infilando in questo posto a quest’ora della notte, ma vuole una risposta alle sue domande.
Spinge la seconda porta che si apre con un cigolio, rivelando una scala che scende nell’oscurità verso quella che sembra una cantina. Tenendo la pila ben puntata in avanti Franco la percorre con passi lenti e cauti, trattenendo il fiato.
L’ultimo gradino si apre su un ampio locale sotterraneo. A pochi passi da lui nello stanzone giace abbandonata la ruota di un camion.

2 commenti:

Rocco ha detto...

Oh ragazzi...leggendo trattenevo il fiato anch'io...che ansia...

Ale ha detto...

Bene! Vuol dire che sono riuscito nel mio intento, e che anche il gioco c'è riuscito!