Franco avanza rapito nel sotterraneo che si estende nell’oscurità ben oltre la superficie della casa cantoniera. Con la torcia elettrica illumina rampicanti aggrappati al soffitto da cui gocciola liquido giallo che riempie l’ambiente con il suo mefitico odore di decomposizione.
Qui c’è ben poco di normale, e non solo per la presenza della ruota di camion. Questo enorme scantinato gli ricorda un grosso magazzino, e il non vederne la fine gli provoca un senso di angoscia.
All’improvviso una voce alle sue spalle gli intima di fermarsi. Si volta. La luce della torcia che gli viene puntata addosso lo acceca e non può distinguere chi la impugna, ma riesce a notare chiaramente la pistola rivolta contro di lui.
Tuttavia l’accento meridionale è inconfondibile, sebbene il tono sia molto più fermo di qualunque altro in passato.
– Fermo, sei in arresto – gli intima Ciro avvicinandosi. Il suo aspetto è sciupato, gli occhi gialli e gonfi.
Franco non si muove di un millimetro mentre Ciro gli calza un paio di manette.
– Ora verrai con me in centrale.
Lo riporta su, dove vede Sara particolarmente provata già seduta sul sedile posteriore dell’auto del carabiniere. Ciro fa salire anche il fotografo, poi si mette alla guida e si dirige a lampeggianti spiegati verso la caserma.

SCENA 22

Franco avanza rapito nel sotterraneo che si estende nell’oscurità ben oltre la superficie della casa cantoniera. Con la torcia elettrica illumina rampicanti aggrappati al soffitto da cui gocciola liquido giallo che riempie l’ambiente con il suo mefitico odore di decomposizione.
Qui c’è ben poco di normale, e non solo per la presenza della ruota di camion. Questo enorme scantinato gli ricorda un grosso magazzino, e il non vederne la fine gli provoca un senso di angoscia.
All’improvviso una voce alle sue spalle gli intima di fermarsi. Si volta. La luce della torcia che gli viene puntata addosso lo acceca e non può distinguere chi la impugna, ma riesce a notare chiaramente la pistola rivolta contro di lui.
Tuttavia l’accento meridionale è inconfondibile, sebbene il tono sia molto più fermo di qualunque altro in passato.
– Fermo, sei in arresto – gli intima Ciro avvicinandosi. Il suo aspetto è sciupato, gli occhi gialli e gonfi.
Franco non si muove di un millimetro mentre Ciro gli calza un paio di manette.
– Ora verrai con me in centrale.
Lo riporta su, dove vede Sara particolarmente provata già seduta sul sedile posteriore dell’auto del carabiniere. Ciro fa salire anche il fotografo, poi si mette alla guida e si dirige a lampeggianti spiegati verso la caserma.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Credo che presto scopriremoche cosa è avvenuto nel Dark moment dalla testimonianza della diretta interessata, che tra l'altro diventa una leva per tenere sotto pressione il povero Franco.

andrea ha detto...

Che colpo di scena! =D (ok, il colpo di scena è nel post precedente... ma li ho letti di fila...)

Chissà com'è legato questo carabiniere a tutta la vicenda.