Il numero due.
Due incidenti in Germania allo stesso impianto.
Due aerei caduti alla stessa ora.
La sua ricerca inizia dai quotidiani nazionali, poi su quelli locali della Lombardia. Quasi non riesce a crederci quando trova la coincidenza che cercava.
Lo stesso giorno, alla stessa ora dell’incidente sulla tangenziale qui vicino, un altro mezzo pesante si è ribaltato sulla tangenziale Nord di Milano.
Franco è allibito ed elettrizzato. Non era una sua ossessione, né la sua immaginazione. C’è davvero un filo conduttore, non sono solo coincidenze, qualcosa di profondo collega tutti questi eventi. E forse questo spiega il comportamento dei carabinieri, che volessero insabbiare?
Riprende il telefono trovato sul camion, lo sblocca. Lo schermo è vuoto e anonimo come la prima volta che l’ha acceso. Muove il dito sul touchscreen, come per fare scrolling. Ad un tratto nota comparire una sorta di mappa in negativo: è come se avesse mosso lo schermo da quelle sezioni di mappa che non si caricano quando si apre Google Maps su una zona invece scaricata correttamente.
Esulta mentalmente.
Una indicatore segna un punto preciso che l’autista stava seguendo o si era memorizzato sul telefono. Controlla immediatamente sul web le coordinate: corrispondono al sito di un’azienda abbastanza anonima, ma che dopo alcune ricerche risulta niente meno che una controllata dalla società chimica del TPK!
Il camion proveniva da là o andava là.
Ed è là che anche Franco decide di dirigersi.

SCENA 26

Il numero due.
Due incidenti in Germania allo stesso impianto.
Due aerei caduti alla stessa ora.
La sua ricerca inizia dai quotidiani nazionali, poi su quelli locali della Lombardia. Quasi non riesce a crederci quando trova la coincidenza che cercava.
Lo stesso giorno, alla stessa ora dell’incidente sulla tangenziale qui vicino, un altro mezzo pesante si è ribaltato sulla tangenziale Nord di Milano.
Franco è allibito ed elettrizzato. Non era una sua ossessione, né la sua immaginazione. C’è davvero un filo conduttore, non sono solo coincidenze, qualcosa di profondo collega tutti questi eventi. E forse questo spiega il comportamento dei carabinieri, che volessero insabbiare?
Riprende il telefono trovato sul camion, lo sblocca. Lo schermo è vuoto e anonimo come la prima volta che l’ha acceso. Muove il dito sul touchscreen, come per fare scrolling. Ad un tratto nota comparire una sorta di mappa in negativo: è come se avesse mosso lo schermo da quelle sezioni di mappa che non si caricano quando si apre Google Maps su una zona invece scaricata correttamente.
Esulta mentalmente.
Una indicatore segna un punto preciso che l’autista stava seguendo o si era memorizzato sul telefono. Controlla immediatamente sul web le coordinate: corrispondono al sito di un’azienda abbastanza anonima, ma che dopo alcune ricerche risulta niente meno che una controllata dalla società chimica del TPK!
Il camion proveniva da là o andava là.
Ed è là che anche Franco decide di dirigersi.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Altro che Chtulhu ormai sembra un intrigo internazionale!

Ale ha detto...

Ma infatti TbE si ispira all'horror lovecraftiano, ma non per forza tratta i Miti!

andrea ha detto...

Le motivazioni che muovono i personaggi, comunque, sono le stesse: la curiosità e la necessità di sapere.