Franco è sconvolto, non riesce nemmeno a pensare.
Sente un istintivo bisogno di aria, si avvicina alla finestra e la spalanca nonostante la stagione.
L’azione è provvidenziale, perché vede avvicinarsi dal fondo della strada l’auto dei carabinieri che procede a passo d’uomo a lampeggianti spenti.
Ha paura, si sente in pericolo.
Afferra le chiavi del maggiolone e si fionda fuori casa, senza chiudere la porta, incurante di Sara.
Sale veloce in macchina e mette in moto, riuscendo a partire prima che i carabinieri siano lì davanti. Deve andare a casa di Ettore, non sa esattamente perché, forse per cercare aiuto. E’ confuso e spaventato.
In pochi minuti è dall’amico che abita poco distante. Parcheggia in malo modo e corre al citofono. Sta per suonarlo ma si paralizza: i tasti sono sporchi di liquido giallo.
Sente un istintivo bisogno di aria, si avvicina alla finestra e la spalanca nonostante la stagione.
L’azione è provvidenziale, perché vede avvicinarsi dal fondo della strada l’auto dei carabinieri che procede a passo d’uomo a lampeggianti spenti.
Ha paura, si sente in pericolo.
Afferra le chiavi del maggiolone e si fionda fuori casa, senza chiudere la porta, incurante di Sara.
Sale veloce in macchina e mette in moto, riuscendo a partire prima che i carabinieri siano lì davanti. Deve andare a casa di Ettore, non sa esattamente perché, forse per cercare aiuto. E’ confuso e spaventato.
In pochi minuti è dall’amico che abita poco distante. Parcheggia in malo modo e corre al citofono. Sta per suonarlo ma si paralizza: i tasti sono sporchi di liquido giallo.
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