Franco ferma il maggiolone in una piazzola lungo la provinciale. Non ha ancora incrociato nemmeno una macchina. Deglutisce. Non c’è nessun posto dove può fuggire. Forse questa è la notte in cui tutto finisce. Forse durerà di più, ma è solo questione di tempo.
La sua vista segnata ne è testimonianza, il Male è anche dentro di lui…
Osserva i suoi occhi nello specchietto retrovisore, infossati e acquosi. Un secondo graffio giallognolo sta già comparendo nel suo campo visivo.
Forse… forse ha ingerito acqua quando ha fatto la doccia… forse è stato infettato ancora prima, il giorno dell’incidente…
Franco esce dal maggiolone e urla la sua disperazione prima di mettersi a correre sotto la pioggia battente.
Corre a lungo riprendendo coscienza di sé solo dopo un tempo indefinito. Fradicio fino alle ossa si rende conto di aver perso lucidità mentale.
Pensa alla sua vita, a Sara, a Giada, ma i loro volti sono nebulosi.
I ricordi frammentari.
Si dispera prima di un ulteriore oblio. Si dispera nella consapevolezza di non essere più padrone di sé stesso. Si dispera mentre diventa uno di Loro.

SCENA 33

Franco ferma il maggiolone in una piazzola lungo la provinciale. Non ha ancora incrociato nemmeno una macchina. Deglutisce. Non c’è nessun posto dove può fuggire. Forse questa è la notte in cui tutto finisce. Forse durerà di più, ma è solo questione di tempo.
La sua vista segnata ne è testimonianza, il Male è anche dentro di lui…
Osserva i suoi occhi nello specchietto retrovisore, infossati e acquosi. Un secondo graffio giallognolo sta già comparendo nel suo campo visivo.
Forse… forse ha ingerito acqua quando ha fatto la doccia… forse è stato infettato ancora prima, il giorno dell’incidente…
Franco esce dal maggiolone e urla la sua disperazione prima di mettersi a correre sotto la pioggia battente.
Corre a lungo riprendendo coscienza di sé solo dopo un tempo indefinito. Fradicio fino alle ossa si rende conto di aver perso lucidità mentale.
Pensa alla sua vita, a Sara, a Giada, ma i loro volti sono nebulosi.
I ricordi frammentari.
Si dispera prima di un ulteriore oblio. Si dispera nella consapevolezza di non essere più padrone di sé stesso. Si dispera mentre diventa uno di Loro.

6 commenti:

rocco ha detto...

oh non scherziamo...finisce davvero oggi??? e le indagini sulla tpk? e il cellulare col linguaggio in codice? e la fabbrica coi tubi che finiscono nel terreno? non può finire tutto così...sigh sigh...voglio un sequeeeeeel...aaahhhrgghh (urla di disperazione (in tema col racconto)) :D

Mr. Mist ha detto...

Beh dai Rocco, consolati col fatto che nella sua dimora di R'Lyeh il morto Cthulhu continua ad aspettare sognando... ;)

Ale ha detto...

Eh Rocco.... così è andata :)
Ci sono molte cose lasciate in sospeso all'immaginazione di chi legge (e di chi ha giocato). A prescindere dal fatto che per noi andava bene così e si era fatto tardi, le meccaniche del gioco non portano a far sì che nel racconto si spieghi tutto, ma che si lasci intendere che tutto è in qualche modo parte dello stesso Male. Come lo sia può essere chiaro o solo accennato.
Il bello di TbE secondo me è che porta in evidenza l'esperienza weird del protagonista, in prima persona. E questa visuale in prima persona permette di cogliere solo degli scorci della complessità dell'orrore che affronta, ma di provarne sulla pelle tutta l'angoscia.
E' il bello del gioco, fa ciò che promette.
Se uno legge Lovecraft, ben poco è "spiegato" e molto lasciato in sospeso.

MaxDZ8 ha detto...

Che taglio! Proprio monco; però a rileggerlo in effetti è proprio una fine e anche ben riuscita!

Alla prossima!

jamila ha detto...

Letto filato dal 14 a qui. :-) anch'io pensavo che il finale fosse un po' più in là, ma per inquietare, Inquieta!
Bravo Ale!
...
Qual è la prossima Storia??

Ale ha detto...

Eh eh, un sacco di roba bolle in pentola! Oggi nel primo pomeriggio avrete le news del caso!