Mario vuole vederci chiaro, dopo cena saluta Sara e torna allo stabilimento, il cancello è socchiuso, la guardiola vuota ma la luce accesa.
Entra nel cortile.
Tutto è buio e silenzioso, intravede le forme delle bisarche cariche di nuove auto.
Un bagliore rosso attira la sua attenzione in un angolo del cortile.
Si dirige in quella direzione, a fianco al muro c’è una scala di cemento che scende fino a una porta di metallo con i vetri smerigliati, un locale sotto uno dei magazzini.
La luce rossa sembra venire dall’interno.
Mario afferra la maniglia.
Un ricordo lo colpisce, lui è già stato qui, ma non ricorda ben quando, molti anni fa...
Eppure si ricorda di aver già visto questo luogo.
È un luogo familiare.
Afferra la maniglia.
La porta è chiusa a chiave.
Batte sui vetri.
La luce rossa si spegne.
Entra nel cortile.
Tutto è buio e silenzioso, intravede le forme delle bisarche cariche di nuove auto.
Un bagliore rosso attira la sua attenzione in un angolo del cortile.
Si dirige in quella direzione, a fianco al muro c’è una scala di cemento che scende fino a una porta di metallo con i vetri smerigliati, un locale sotto uno dei magazzini.
La luce rossa sembra venire dall’interno.
Mario afferra la maniglia.
Un ricordo lo colpisce, lui è già stato qui, ma non ricorda ben quando, molti anni fa...
Eppure si ricorda di aver già visto questo luogo.
È un luogo familiare.
Afferra la maniglia.
La porta è chiusa a chiave.
Batte sui vetri.
La luce rossa si spegne.
Commenti
Bel post molto coinvolgente! :)